Mi avvicino a piccoli passi. Ho ancora in mano il mazzo di chiavi. Maledetto! Se non fosse stato per lui non avrei mai saputo della famiglia Sol e mi sarei risparmiata questi dubbi sul loro conto. Continuo sempre a ripetermi che loro non c' entrano niente. Lo faccio ripetutamente per almeno altre 100 volte ma niente ... ancora non mi sono convinta del tutto. Sono in forte contrasto tra sentimento e ragione. Quello pero' che conta è la verita' e io so che loro non c' entrano niente.
Tutto d' un tratto non sento piu' niente. Avanzo di mezzo metro poi perdo i sensi e cado a terra. Mi risveglio dopo circa un' ora. Ci vuole un po' prima che mi riprenda del tutto e che prenda coscenza di cio' che e' realmente accaduto. Mi fa male tutto il corpo, testa compresa. Anzi quella é forse la parte in cui sento piu' dolore. Mi sento stordita. Ho paura di perdere i sensi di nuovo e non riuscire piu' a risvegliarmi. Ho le labbra unite da una striscia di scotch di color nero. Sono sigillate. Non riesco a parlare. Della mia faccia riesco soltanto a muovere gli occhi e le palpebre. Sono seduta su una sedia. Le mie gambe tremano e i miei piedi oscillano. Sono legati tra di loro con una corda. Lo stesso dicasi per le braccia. Quest' ultime pero' sono legate dietro la sedia. Non riesco a vedere le mie mani ma sono sicura che presentino scottature. Sento bruciare la pelle. Avverto di nuovo quegli strani rumori. Questa volta pero' li sento piu' vicini. Cerco di muovermi per sciogliere il nodo della corda, ma niente ... ogni tentativo e' inutile. Poi provo a dimenarmi con piu' forza e sbatto piu' volte i gomiti sulla sedia. Ad un tratto mi fermo e sento i passi di qualcuno. Cammina velocemente e sento che si sta avvicinando a me. Faccio finta di essere ancora svenuta. Chiudo gli occhi, lascio cadere la testa sulla mia spalla e aspetto che se ne vada.
L' uomo raggiunge il luogo dove mi trovo adesso. Si avvicina a me con molta cautela. È a pochi centimetri da me. Lo so! Sento il suo fiato sul mio collo. Inizia a perquotermi, prima piano, poi violentemente. Cerca sicuro di svegliarmi.
Non cedo. Cerco di resistere piu' che posso. Vede allora che non mi sveglio cosi' mi apre le palpebre degli occhi ancora chiusi e cerca di guardarmi l' occhio con una torcia elettrica. Fa lo stesso anche con l' altro. - Capo, la ragazza e' viva ma non ha intensione di svegliarsi. Che facciamo?
-Aspetta , adesso ci penso io. Inizio ad avere paura. Le mie mani tremano ma l' uomo non se ne accorge. Il secondo uomo ci raggiunge.
- Buonannulla ... ti ho detto tante volte che per far rinvenire qualcuno gli devi aprire le palpebre.
- Credi che non l' abbia fatto?
Le ho anche dato quattro ceffoni sul viso ma la ragazza continua a non svegliarsi.
- Ok , spostati idiota. Adesso ci penso io. Tu occupati della casa. Sento un uomo uscire dalla stanza, l' altro invece avvicinarsi a me.
Ha il passo pesante. É come se tenesse in mano un qualcosa di duro. Arriva a mezzo metro da me, poi si siede per terra. Sento che mi fissa e che squote violentemente qualcosa. Avverto lo spostamento d' aria vicino a me.
- Bene bene ,bella ragazza! Mi dispiace ma, visto che non potrai esserci d' aiuto in quanto svenuta, ti comunico che adesso è giunta la tua fine. Lasceremo un bel ricordino a mamma non appena tornera' a casa. Ah ... una cosa, mi dispiace!!!Dice ridacchiando e con aria beffarda. Apro improvvisamente gli occhi. La mia vista é offuscata, ma davanti a me riesco ad individuare la sua sagoma.
- Eri sveglia, lo sapevo!
- Dimmi dov' e'?
- Ma cosaaa?
- Non fare la finta tonta, stupida ragazzina. - Non capisco proprio a cosa vi riferiate!
- Parla o per te sara' la fine.
- Ma non so niente, glielo giuro!
- Parlaaaaaaaaaaa! Mi perquote violentemente.
- Mi lascii, la supplicoo! - Dimmi dov' e'?
- Ma cosa?
É quella mia domanda che lo fa andare in bestia. Cosi' prende in mano il suo bastone di ferro. Fa per lanciarmelo . Porto la testa in basso e chiudo gli occhi. So che questa é la fine. - Ehi capo, non possiamo permetterci vittime. Ricordi?
É questo quello che gli dice il suo scagnozzo convincendo a mettere giu' quel bastone di ferro. Lo aiuta a calmarsi, poi il capo riprende. - Se ci tieni alla tua vita dovrai aiutarci, altrimenti ... zaccc...! - Ma cosa volete da me?
- Soltanto sapere dove tieni la refurtiva?
- Ma quale refurtivaaaa? Io non sono una ladra! - Non mentire.
- Non sto mentendo. Non sono veramente una ladra. Magari vi siete confusi. - Confusi non esiste nel nostro vocabolario. Non ci siamo confusi, anzi siamo ben piu' che convinti che nascondi i soldi in questa casa e sappiamo pure dove. - Ma cosa dite?
- Quello che abbiamo detto. La nostra squadra non si sbaglia mai.
- Nessuno é infallibile! Ribatto io con tono adirato.
L' uomo a destra indossa il passamontagna. Poi fuoriesce dalla tasca un coltello. Ho paura che voglia puntarmelo contro o farmi del male. Invece no ... lo usa per slegarmi i piedi. Mi fa alzare con forza.
- Adesso tutto dipendera' dall' aiuto che ci darai. Dovrai condurci alla refurtiva. Niente colpi bassi o per te é la fine. - Non avrete niente da me! Avete capito, nienteeee! Lasciaaatemiii, lasciaaatemiii! Lo scagnozzo mi mette le mani sulla bocca e mi trascina di sopra. Le sue dita comprimono con forza i miei denti. Quasi sanguiano. Arriviamo di sopra. Giungiamo nel ripostiglio e vi entriamo. Il capo chiude a chiave la porta. Poi sposta i vestiti che mettiamo la a fine stagione. Li sposta dando calci agli scatoloni nei quali sono contenuti .Alcuni invece li lancia in aria e rischio piu' volte di essere colpita. - Finalmente! Esclama. Si sposta un po' e riesco a scorgere una parete sulla quale, in bella mostra é posizionata una tavola con dei numeri dall' 1 al 9. - Lo sai cos' é questa? Ribatte il capo.
- Lo saiiii?
-No! Rispondo convinta. In effetti è la prima volta che la vedo. Non ne conoscevo l' esistenza. Sembra strano, ma in un anno che sono qui non ho mai saputo ci fosse qualcosa di simile. Poi riprende:
- Se non lo sai te lo spiego io, faccia di bronzo: é una cassaforte. Non se ne vedono così tutti i giorni. É una cassaforte molto difficile da aprire. La sequenza numerica del codice prevede almeno 30 cifre.
- Tu adesso ci dirai come fare?
- Ma io non sapevo neanche che esistesse, figuriamoci sapere un codice di così tante cifre. - Capo, ma la ragazza non lo sa. Lasciamola in pace. - Stai zitto.
- Mettiti in ginocchio e promettilo.
Mi costringe a inginocchiarmi e a fare le mie promesse. Dopo averle ascoltate mi afferra con violenza e mi riporta in piedi.
- Per questa volta ti salvi.
Poi fa cenno all' altro di fare qualcosa che pero' non capisco.
Dopo qualche minuto lo scagnozzo gli porta lo scotch.
Lo usa nuovamente per sigillarmi le labbra. Prende poi un altro pezzo di corda e mi lega strette le braccia.
Apre poi la porta. Controlla che fuori non ci sia nessuno poi mi costringe ad uscire. Mi spinge sino in macchina. Mi fa salire, poi mette in moto e preme l' acceleratore.
Lo scagnozzo é dietro con me che mi tiene ferma. Non provo neanche a dimenarmi ... non vorrei che la situazione si aggravi ancor di piu' di quanto lo sia attualmente. Percorriamo mezzo isolato, poi l' auto su ferma. Il tizio davanti scende e apre lo sportello di dietro. L' altro accanto a me mi spinge, mentre il capo mi tira. Tutti e due vogliono che io scenda. Pongo resistenza, ma poi il capo, spazientito mi prende in braccio e mi porta giù dall' auto. Mi lascia a terra sul ciglio della strada, poi sale in macchina e si dilegua.
Mi porto ,con difficoltà, più indietro per evitare di venire schiacciata dalla macchina di qualche passante.
Mi guardo intorno.
Non c' é alcun' anima viva. Lo so ... ogni tentativo di chiedere aiuto sarà vano, ma io voglio provarci lo stesso:
-Aiutooooo! Qualcuno mi sente? Aiutooo!Ciao a tutti. Eccomi nuovamente con un capitolo del mio libro. La storia inizia a divenire complicata. La povera Clare é vittima di due malviventi senza alcuna pieta'. Se il capitolo vi è piaciuto lasciate 🌟e commenti. Un grandissimo abbraccio❤

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Aneliti sublimi (IN REVISIONE)
Mystery / ThrillerUno scenario pittoresco, caratterizzato da suggestivi scorci di campagna toscana, fa da sfondo ad un thriller intriso di suspense e colpi di scena. A Jolie Chapman, eccentrica e loquace sessantenne, è stato appena diagnosticato un principio di demen...