Osservo Sam dall'angolo che ho occupato. Spero non si sia arrabbiato con me, non era proprio mia intenzione.
Continuo a chiedermi se dovrei essere sincera con lui, raccontargli tutto.
Lui non sa che io ricordo ogni cosa, che gli Atlantidei non mi hanno mai cancellato nulla.
Ricordo tutto.Eppure non so come la prenderebbe, magari inizierebbe a pensare che io sia una traditrice... No, è meglio che tenga questa storia per me.
All'improvviso mi viene in mente un ricordo.Avevo dodici anni, indossavo una felpa grigia e dei pantaloni neri attillati.
Le scarpe da ginnastica mi rassiuravano, erano le mie preferite; infatti, grazie ad esse avevo vinto una gara.Primo giorno in una nuova scuola. I volti erano a me estranei e nessuno ricambiava il mio sguardo.
Tutti i bambini erano stretti ai genitori, mentre il mio si preparava al discorso che avrebbe pronunciato un quarto d'ora dopo.Primo giorno alla Haldell.
Nuova scuola, per me, significava nuove avventure.
Potevo dirlo forte ripensando a tutto ciò che ho passato, ma questa storia la so oramai a memoria.Entrammo in classe e ci sedemmo ognuno ai propri posti, lanciandoci a vicenda qualche sguardo curioso.
Una bambina mora e dai capelli lunghi si girò verso di me. Aveva un sorriso smagliante e gli occhi pieni di emozione:<<Piacere, io sono Jena Stoll>> Allungò la mano verso di me e io la strinsi titubante. A primo impatto mi era sembrata strana, stravagante e pazza. <<Scusa, ti sarò sembrata una maleducata. È che sono fatta così! Quando sono emozionata parlo troppo e poi sono nervosissima! Come ti senti? Io elettrizzata... Sto parlando troppo?>>.
Scoppiai a ridere e anche lei. Così mi rilassai, con quella risata mi ero liberata di tutta l'ansia.
Ma mi continuava a sembrare strana e sempre più pazza.
Eppure ora è la migliore amica.Strano come la vita ti faccia incontrare le persone più strane, ma saranno proprio loro a stravolgertela.
<<Io sono Violet, piacere di conoscerti>> risposi.
Non sapevo quel giorno che lei sarebbe entrata a far parte della mia vita, ma soprattutto che lei sarebbe stata essenziale per me.
Senza di lei non sarei niente.Durante la lezione, invece di ascoltare le chiacchiere del prof (mio padre, appunto), parlammo delle nostre vite.
Io le raccontai qualche cosa, la mia vita non era poi così interessante.
Le raccontai della mia fissa per il Cappuccino: dovevo berne uno ogni mattina, altrimenti la giornata non iniziava molto bene.
Le raccontai che amavo correre, che avevo vinto una gara e che l'avrei portata a correre un giorno.Lei, invece, mi disse che aveva una sorellina appena nata.
Doveva ancora abituarsi, durante la notte piangeva spesso e si sentiva ignorata.
Mi spiegò che i suoi genitori si preoccupavano più della bambina che di lei, ma la rassicurai dicendole che non era affatto bene.Quelle quattro ore le passai insieme a lei.
Passarono in fretta, senza ansia. Mi dimenticai totalmente della paura che avevo, pensavo che non avrei trovato nessuna amica.
Ho un carattere difficile, che peggioró col tempo.Lei mi accettò fin da subito.
Rideva alle mie battute squallide e mi ascoltava mentre le raccontavo le cose interessanti e non della mia vita.Alla fine arrivò l'ora di pranzo. Ero davvero affamata e il mio stomaco reclamava cibo!
<<Conosco un posto nelle vicinanze, vuoi venire? Conosco Hauntown più delle mie tasche!>> propose.Accettai e mandai un messaggio a mio padre.
Insieme andammo in un posticino carino, che aveva un'aria accogliente.
I tavolini rossi e alti erano abbinati a sgabelli neri erano disposti in modo ordinato.In quel luogo c'era un fortissimo odore di pizza, infatti ne presi una, la solita: wurstel e patatine.
Non so perché ma amavo quella combinazione, ne andavo pazza!Jena, invece, prese una pizza identica alla mia tranne per il fatto che la mangiò senza mozzarella.
Mi disse che la odiava sopra lo pizza, che rovinava il gusto e non di poco.Chiacchierammo un po', finché in quel luogo non entrò un ragazzo.
Aveva i capelli color bronzo e i suoi occhi incontrarono i miei.
Rimasi pietrificata e Jena lo notò:
<<Hai buoni gusti>> commentò maliziosa <<Sam Stark, il ragazzo che ti sta divorando con gli occhi, è il tipo più misterioso che io conosca>>.Quando mi fissava mi sentivo... strana. Come se mi stesse leggendo dentro, come se stesse sbirciando nella mia vita.
Lui sapeva tutto.
Fu il mio primo pensiero, lui poteva capirmi: stesso sguardo, stessa curiosità... Ne rimasi affascinata.<<Violet, sta venendo qui>> Jena era nervosa, più di me.
Io lo guardavo avanzare con passo sicuro, non sentivo più la voce di Jena.
Sentivo il battito del mio cuore.
Ed era regolare.
Quel ragazzo mi aveva fatta sentire sicura di me, non avevo paura.<<Vi ho viste per i corridoi prima. Non conosco nessuno, perciò... È libero qui?>> Indicò uno sgabello libero e io e Jena ci scambiammo una serie di occhiate.
<<Certo>> rispose la mia amica.
Lui si sedette e sorrise.
Rimanemmo così.
Io che fissavo lui e lui che fissava me. E poi c'era Jena, che mangiava la pizza.Dopo dieci minuti in cui non facemmo altro che fissarci silenziosi, Jena si alzò: <<Credo sia meglio io vada in bagno>> disse a disagio.
Solo ora mi rendo conto di quanto possa essersi sentita a disagio.
Una specie di terzo incomodo.
Corse verso il bagno lasciando me e Sam da soli.<<Dunque>> parlò lui <<Questa gara di sguardi quanto durerà ancora?>>.
Scoppiai a ridere istericamente: <<Sì, hai ragione. Scusa>>.
<<Non scusarti. Io vado a prendermi da bere, vuoi che ti prenda qualcosa?>> domandò Sam.
Negai col capo: <<Grazie comunque>>.
Lui si allontanò, intanto io lo fissavo da lontano con sguardo sognante.
Com'è che si dice? Colpo di fulmine?
Ecco, avevo avuto proprio un colpo di fulmine.Qualcuno mi chiamò toccandomi la spalla.
Quando mi voltai, un uomo con un cappello nero e i capelli scuri mi sorrise: <<Ciao, Violet. Sei così sola, così triste... So cosa stai provando. Da oggi non più! Sarò il tuo capo, tieni>> Mi passò un biglietto <<Chiamami non appena sarai sola>>.Si allontanò e io rimasi senza parole.
Mi sentivo strana... Ma, non so perché, misi il biglietto in tasca.Sam corse verso di me: <<Violet? Cosa voleva quell'uomo?>> Sembrava... allarmato.
E solo ora posso capire perché.<<Tutto bene, non preoccuparti. Mi ha chiesto se avevo qualche spicciolo da cambiare>>.
Inutile dire che fu allora che cambiò tutto.
N/A
Pulciini♡1) Bello Wattpad che cambia logo e che mi ricorda che San Valentino è alle porte.
Ah, sì, e che sono single. :)2) Da oggi riprenderanno i due aggiornamenti a settimana!
Sopresaaa.
Ci vediamo martedì, spero vi sia piaciuto il capitolo!
Pio❤

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Mystery 3~The escape
Mystery / ThrillerAimee vuole solo dimenticare tutto, compresi gli incubi, e passare con Luna il resto della sua esistenza. Sam vuole vendicarsi, restituire tutto ciò che hanno fatto alla sua ragazza e poterla vedere sorridere nuovamente. Violet desidera essere umana...