Ti va di divertirti insieme a me?

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Alla super squad ship di twitter, che riesce sempre a migliorarmi le giornate.

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Claudio non sa esattamente quand'è successo.

Un giorno hai diciott'anni, hai tutta la vita davanti e tanta voglia di vivere, di divertirti, di amare, odiare, di provare tutto il possibile fino in fondo, di viverti la vita a centosessanta gradi e di godertela a pieno... poi all'improvviso diventi grande.

È così, non puoi farci niente, è una di quelle cose nella vita che non puoi evitare ma solo affrontare.

Arrivano le responsabilità, il lavoro, una casa da mantenere, le bollette da pagare, le prime delusioni importanti: un giorno hai diciott'anni, poi un altro ti svegli e sono passati dieci anni. Lo realizzi in questo modo, quando tutta quella voglia di vivere si affievolisce e lascia posto al bisogno di riposarsi, quando torni da lavoro e anziché prepararti e uscire con gli amici, preferisci restare a casa sul divano a guardare un film alla tv, quando hai mille cose importanti a cui pensare che non ti interessa più nemmeno così tanto di andare a divertiti.

Claudio Sona alla fine non può lamentarsi così tanto dei suoi ventinove anni: lavora come DJ in una famosa discoteca di Verona che si chiama Berfi's, ha fatto di una delle sue passioni il suo lavoro, ma il problema principale è che arrivato ad un punto in cui non riesce più a divertirsi. Lavorare gli viene automatico, e sarebbe ipocrita con se stesso se non ammettesse che certe volte vedere tutte quelle persone ballare, divertirsi e scatenarsi in pista, quasi lo infastidisce. Non riesce nemmeno a capirne più il senso, e si ritrova a lavorare, a guardarli e a chiedersi: trovate tutto questo davvero divertente? Non avete di meglio da fare?, ed è assurdo, perché anche lui quando era più piccolo ha attraversato questa fase, ma infatti non riesce a capire nemmeno più il ragazzo che era a diciott'anni. Ogni volta che ripensa a quel ragazzo si rende conto che il tempo non solo è passato, ma lo ha anche cambiato, lo ha visto maturare e spegnersi lentamente giorno dopo giorno.

Forse sarà che di anni adesso ne ha ventinove e i trenta sono sempre più vicini ogni giorno che passa, sarà che oltre al lavoro, agli amici e la famiglia non ha niente, non ha quell'amore folle che avrebbe voluto vivere, non ha il brivido, l'adrenalina, la sensazione di essere ancora vivo e giovane come se questi dieci anni non fossero mai passati. Non ha mai provato una cosa del genere ma ci crede, ci spera sempre, perché in tutta onestà è l'unica cosa che lo fa restare in piedi in questo momento. Sognare quel brivido.

Si dice che le cose accadono quando meno te lo aspetti, e Claudio di certo non si aspettava che quel brivido arrivasse durante un turno qualunque di una serata uguale a tante altre.

Arriva al lavoro in ritardo, perché mentre guardava la televisione si è addormentato sul divano e si è svegliato venti minuti prima dell'inizio del suo turno. Nessuno gli dice niente perché è una cosa alquanto insolita per lui fare tardi, si limita a salutare i suoi colleghi e a prendere posto vicino alla console.

Si infila le cuffie, le sue mani viaggiano sul sintetizzatore e si ritrova ad essere catapultato nel suo mondo. Il ritmo gli scorre nelle vene a una velocità allarmante eppure l'adrenalina non riesce più a sentirla, è tutto troppo automatico, tutto spaventosamente uguale a ogni sera. La musica gli scorre nelle vene eppure lui non la riesce a sentire, a percepire, ad amare come un tempo. Tutto questo è talmente triste per lui che ha sempre vissuto di sola musica.

"Cla, come al solito mi fai gasare tantissimo."

Una voce richiama la sua attenzione e non si stupisce affatto nel ritrovarsi dall'altra parte della console Paolo, il suo migliore amico da sempre, con un drink tra le mani. "Frequentare altri locali tu mai, vero?" gli chiede, scuotendo la testa divertito. Gli piace la compagnia di Paolo ed è ovvio altrimenti non sarebbero amici, ma quando viene al locale durante un suo turno è sempre una continua distrazione. Soprattutto quando comincia a bere.

Come musica - Clario (Claudio Sona e Mario Serpa)Where stories live. Discover now