Capitolo 5 - "Tu quoque, laurea, mea?"

151 7 5
                                    

Finalmente è passato il primo anno, i primi esami, i primi amori, soprattutto quello tra te e la macchinetta del caffè della facoltà. Hai sofferto per tutti quegli esami ostici che non sei riuscito a dare, nonostante tutto l'impegno che ci avevi messo, ed hai gioito, invece, per tutti quelli che sei riuscito a superare, anche se non ci avevi creduto neanche tu di potercela fare. Hai visto la moria di compagni di corso tutta intorno a te e, adesso, che frequenti gli ultimi esami del tuo corso di laurea in classi con un quarto degli studenti al quale eri abituato al primo anno, guardi con soddisfazione i pochi spazi vuoti sul tuo libretto universitario. Tu sei un sopravvissuto. -Forte! Sono passati ventordici anni ma finalmente ce l'ho fatta! Faccio gli ultimi esami, passo in segreteria e chiedo che mi droppino il pezzo di carta che mi spetta, bro!- Frena, frena giovane. Ma non ti sei minimamente informato neanche su questo? -E tu che ci stai a fare?- In effetti non hai tutti i torti.

1) The Laurea After Tomorrow

Cominciamo con il dire che, come tutti i laureandi sanno, non basterà semplicemente aver dato tutti gli esami del piano di studio per laurearsi magicamente, ma dovrai prima dimostrare la tua purezza d'animo davanti alla Santa Inquisizione della Segreteria, dimostrando l'adempimento di tutti i tuoi obblighi amministrativi. -Devo sta' a posto con i documenti e le tasse?- Sì, se vuoi rovinare tutta l'enfasi teatrale del momento, sì, devi essere in regola con le tasse universitarie e, soprattutto, con i CFU accumulati durante gli anni: meglio controllare anticipatamente di avere "tutte le carte in regola", invece di sudare per preparare una laurea che poi dovrai posticipare perché mancano solo i 3 crediti che il professore di Teologia delle Piante si è dimenticato di confermare. -Assicurarsi di avere tutti i documenti in regola prima di partire: segnato!- Che c'entra adesso Trump e il divieto di entrare negli USA? -Come? Io mi riferivo alla laurea!- Scusa, errore mio.

Ciò premesso, ti consiglio vivamente di cominciare a "interessarti" alla tesi molti mesi prima rispetto alla data prevista di proclamazione/discussione della tesi, sia perché la realizzazione della tesi è un lavoro che ti porterà via molto tempo e sia perché alcuni professori avranno specifiche "restrizioni" per fare la tesi con loro. -Yo, bro. Ferma un attimo! Molto tempo? Io ho anche gli ultimi esame da dare! E poi che c'entra il prof?!- Vedo che sei un po' confuso, amico, e non solo per via della laurea! Ad ogni modo, la tesi si realizza, di solito, nell'ultimo semestre dell'ultimo anno accademico, dove in teoria il numero di materie da dare è minore. In pratica, però, tra esami posticipati perché troppo difficili e quelli non superati negli anni precedenti, l'ultimo periodo all'università è quello più teso e complesso dove allo studio spasmodico delle ultime materie si aggiungono altrettante ore da dedicare allo sviluppo della tesi. Quest'ultima dovrà, di solito, essere svolta assieme a un professore con cui si è dato almeno un esame del proprio piano di studi e il quale dovrà seguirti per tutto il progetto. Va da sé che la scelta del professore per la tesi, che prende il nome di Relatore, è fondamentale se non si vuole passare i mesi prima della discussione con un professore latitante o, viceversa, troppo opprimente nel come scrivi la tesi. -E allora cosa faccio?- Abbiamo già dimenticato la prima regola del Fight... ehm, dell'università? Informarsi, informarsi sempre e comunque: vecchi reduci dell'università che ora fanno i lavavetri ai semafori, tesisti prossimi alla discussione o quello strano quarantenne che hai sempre visto alla biblioteca della facoltà, ognuno di loro potrebbe essere il giusto oracolo di Delfi che potrà illuminare il tuo sentiero che... -Serve per forza tutta questa enfasi teatrale?- Sì, mi dà un'aria catartica. -Catra... cratacata? Una cosa?!- Lascia perdere, passiamo al punto 2.

2) La foresta delle assegnazioni volanti

Dopo aver consultato colleghi studenti, ex compagni di corso, uno sciamano del Borneo, una cartomante e i fondi del caffè, pensi ormai di essere sicuro nella scelta del tuo relatore, ma stai pur tranquillo che non è così. Questo perché, proprio come in amore, non c'è bisogno dell'interesse di una sola parte ma della comunione d'interessi di entrambi. -Bella questa, non sembra neanche tua!- No, infatti, l'ho rubata a Fabio Volo. Ad ogni modo, una volta che hai scelto la materia in cui voler fare la tesi, non è sempre detto che il professore sia disponibile a farla con te. Molti, come detto, pongono determinati requisiti a poter fare la tesi con loro, come una media minima da avere o il voto preso nella loro materia; oppure assegnano di loro iniziativa un numero massimo disponibile di tesi. -Cioè? In che senso assegnano loro?- Nel senso che, oltre ai professori che ricevono passivamente l'argomento da parte dello studente e cercano di lavorarci sopra con lui, ci sono anche alcuni docenti che pubblicano (sul sito del loro corso, di solito) un numero limitato di argomenti più o meno correlati con la materia trattata nel corso, con tanto di riferimenti di partenza per iniziare le ricerche e così via. -Forte! Così non devo nemmeno sbattermi per trovare un argomento!- Non so cosa tu voglia fare con l'argomento, comunque questo sistema è molto utile sia per gli studenti che non hanno ancora trovato un argomento e sia per il professore che così può sapere (e gestire) anticipatamente quanti tesisti avrà nella prossima sessione.

Guida (poco seria) per sopravvivere all'universitàWhere stories live. Discover now