Capitolo 62 "Portami a casa"

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Era ormai notte fonda e, a Gondor, i festeggiamenti avevano lasciato il posto ad un lento spostamento di persone che, per lo più ubriache, si facevano strada verso la loro dimora.

Re Elessar, essendo a conoscenza di tutto quel che era capitato durante l'intero arco della festa in suo onore, aveva deciso di non immischiarsi in affari più grandi di lui...
E, d'altra parte, Arwen gli aveva fatto notare che sarebbe stato il padre di lei a far ragionare il Re di Bosco Atro, non voleva che il futuro marito si preoccupasse di questioni che, da tanto, troppo tempo erano rimaste in sospeso.

Questioni che non avrebbe potuto comprendere pienamente, come nessuno del resto.

Perciò, libero da ogni preoccupazione riguardante quella faccenda, il nuovo Re di Minas Tirith poté riposarsi in pace.

***

Mentre il regno era sprofondato in un silenzio quasi irreale, in due aree distinte del palazzo continuava a regnare un discreto trambusto:

Al sovrano del Reame Boscoso la storia non era andata giù. Era stato ingannato, lo avevano raggirato con la favoletta del ritorno della moglie fin dall'inizio ma a nessuno era venuto in mente che, magari, lui avrebbe dovuto conoscere qualche dettaglio in più.

Quelli che lui considerava amici, lo avevano escluso dai piani che riguardavano la donna che amava. Non ci sarebbe passato sopra;

"Come avete potuto fare una cosa simile?!?" Scosse il capo con forza, "No Elrond, non ci sono scuse per quel che mi avete fatto patire in tutti questi anni... Non ci sono."

Elrond non ebbe il tempo di prendere la parola che il Re riprese a parlare "NON solo mi avete precluso di sapere quel che riguardava  l'incolumità di MIA MOGLIE... Ma l'avete abbandonata al suo destino!!!"

Sibilò e la conversazione assunse toni sempre più aggressivi "L'AVETE LASCIATA NELLE MANI DEGLI ORCHI! E io non ne sapevo nulla..." Thranduil abbassò il volume della voce e si voltò di scatto, dando le spalle all'amico che, invece, cercava in ogni modo di fargli notare il lato positivo dell'intera situazione...

"Thranduil, non puoi incolpare nessuno... Io non ho saputo niente fino a quando, due giorni fa, l'ho incontrata lungo la via di Gondor," notò che il Re, finalmente, si era calmato e che lo stava ascoltando perciò decise che valeva la pena continuare.. "Galadriel non poteva sapere, precisamente, quando Elithien sarebbe tornata fra noi" vide l'interlocutore infervorarsi e cercò di ritrattare quel che aveva detto ...

"Quel che intendo dire... È che una visione è una visione, io so meglio di chiunque altro quanto, alle volte, possano essere incerte e mutevoli certe cose" Elrond prese un lungo respiro e tentò di dare un taglio alla conversazione che si protraeva da ore oramai  "I disegni dei Valar possono essere contorti... Ma l'importante è che ora lei sia qui, non perder tempo dietro a dettagli inutili" cercò di strappare un sorriso all'elfo biondo dinanzi a sé ma tutto quello che ottenne fu uno sguardo gelido e privo di emozioni.

Il signore di Imladris, nonostante tutto, sostenne il suo sguardo: "Thranduil. Non perdere la tua occasione, lei è qui... Non voltarle le spalle." Sospirò profondamente sotto lo sguardo di pietra del Re... Ma continuò "Non gettare via anni di sofferenza e di affievolita speranza proprio ora... Proprio ora che tutto può tornare com'era una volta"
L'altro non sembrò essere, minimamente, scalfito da quel discorso "Niente tornerà come prima, Elrond."

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La Famiglia di Bosco AtroWhere stories live. Discover now