#69 - Anti Valentine's Confession

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Albus è esausto quando si ritira nel dormitorio dei Serpevede, al termine di una lunga giornata passata a guardare coppiette nauseanti che si sbaciucchiano in tutti i corridoi del castello, e a scansare gufi che volano dentro e fuori con lettere rosa o rosse tutte profumate. Odia questo periodo.

Ad ogni modo, il sospiro di uno Scorpius seduto sul suo letto, circondato da pile e pile di libri e pergamene, risveglia qualcosa in Albus. Quando il biondo si accorge finalmente della sua presenza, alza lo sguardo da uno dei suoi spessi libri e gli sorride, prima di ritornare ad immergersi nuovamente nello studio.

"Sei tornato, finalmente" osserva Scorpius, senza smettere di scannerizzare con lo sguardo il libro che ha tra le mani. Albus si sfila di dosso la divisa e getta via scarpe e calzini prima di gettarsi addosso a Scorpius.

"Albus Severus Potter!" sobbalza lui, agitandosi sotto al peso del corpo di Albus. "Stai stropicciando i miei appunti!"

"Mh, sai che me ne frega" risponde Albus, schiacciando il proprio volto contro la curva del collo di Scorpius.

"Albus, devo davvero studiare stasera. Dobbiamo davvero studiare."

"Smettila di fare il nerd una volta tanto."

"Abbiamo un test di Difesa Contro Le Arti Oscure questa settimana, ed è assolutamente necessario che io mi eserciti con le diverse maledizioni e-"

Viene interrotto dal tocco leggero delle labbra di Albus. Una parte di lui si sente in colpa per aver distolto Scorpius da un lavoro tanto importante, ma è difficile per lui sentirsi male mentre le labbra del biondo premono contro le sue. Una mano di Scorpius sale ad accarezzargli una guancia, mentre l'altra gli scompiglia piano i capelli scuri. Un gemito piccolo ma ben audibile sfugge dalle labbra di Albus quando la calda lingua di Scorpius viene accolta nella sua bocca.

è Scorpius a staccarsi per primo, paonazzo.

"Hai una terribile influenza su di me. Ti ricordo che abbiamo dei test per cui studiare e anche dei temi da scrivere." Dice il biondo, con un sorriso che Albus non può fare a meno di ricambiare.

"Davvero Scorpius, vuoi passare tutto il pomeriggio su quei libri vecchi e tristi?"

"Non sono tristi. Sono alquanto affascinanti, a dire il vero. Per esempio, tu lo sapevi che fatture, incantesimi e maledizio-" Albus lo bacia ancora.

"Stai di nuovo facendo il nerd" dice affettuosamente il moro quando alza di nuovo lo sguardo su di Scorpius, che sembra un po' confuso, con le guance di un rosa acceso.

"Nel pacchetto Scorpius è compresa anche la nerdaggine."

"Posso rispedirlo indietro allora?" lo punzecchia Albus, ghignando.

"Se hai intenzione di prendermi in giro tutta la notte per il mio essere nerd, allora penso proprio che tornerò a studiare."

"No!" risponde prontamente Albus.

"L'avevo immaginato."  Scorpius appoggia la sua fronte sulla spalla di Albus, mentre la sua mano è impegnata ad accarezzargli lentamente i capelli. Per qualche ragione, questo provoca una risatina da parte di Albus. Scorpius si volta a guardarlo, sorridendogli dolcemente, prima di lasciargli un bacio all'angolo della bocca.

"Mi racconti della sua giornata, sua nerdità."

Albus ascolta ogni minimo particolare della giornata di Scorpius. Tipo la sua chiacchierata con il professor Lumacorno riguardo l'esame ormai alle porte, i massacranti allenamenti di Quidditch, e lo studio per il test di Trasfigurazione.

"Rose ed io eravamo insieme in biblioteca, quando è accaduto l'inimmaginabile."

"Che è successo?" chiede Albus.

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