CAPITOLO 2

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"Mikey?"

"Sì?"

"Sono ancora lì fuori?"

Mikey sbuffò. "Me lo chiedi tutte le sere, Gee"

"Mi mettono ansia. Dai, guardaci, ti prego"

Mikey si alzò e scostò le tende dalla finestra, lanciando un'occhiata di sotto.

"Se ne stanno andando ora" disse vedendo le due macchine nere delle loro guardie del corpo lasciare il giardino.

"Grazie"

"Rompi palle" disse quello in tutta risposta rimettendosi a letto. "Come ti è sembrato questo Frank?" Chiese poi cambiando improvvisamente argomento.

Gerard si portò istintivamente una mano sul volto. "Non lo so" disse dopo qualche attimo di silenzio. "È... strano"

"Ti assomiglia"

"Che?! Ma che dici?"

"Ma sì, siete due diversi voi. Due ribelli. Due scombinati, insomma" ridacchiò il fratello.

"E avresti capito tutto questo con una sola occhiata? Non gli hai neanche rivolto la parola" si lamentò Gerard.

"Certo. Si vede lontano un miglio che andrete d'accordo. Vuoi scommettere?" Chiese Mikey tirando un leggero calcio al suo materasso.

"Certo che no!" Rise Gerard. "L'ultima volta che ho scommesso con te mi è costato un occhio della testa. Scordatelo" disse con un mezzo sorriso.

"Solo perché speri che vinca io" lo canzonò Mikey. "Ammettilo che ti è caduta la mandibola quando lo hai visto"

"E la vuoi piantare?" Rise il più grande.

"Dai, non riuscivi a staccargli gli occhi di dosso, a me non puoi mentire"

"Buonanotte Mikey" Gerard troncò la conversazione girandosi verso il muro.

* *

Un rumore gli fece aprire lentamente gli occhi. Qualcuno che bussava alla porta?

"Gerard, Mikey?"

Gerard si mise seduto. Era Linda? Di solito al sabato li svegliava loro madre.

"Vostra madre mi ha detto di svegliarvi alle 8:00. C'è la colazione, venite" disse dando un ultimo colpo alla porta.

Gerard rimase piacevolmente colpito da come la domestica li aveva svegliati. Di solito le governanti li chiamavano con ridicoli appellativi, come Signorini Way, cosa che lui odiava, invece quella donna sembrava quasi una seconda madre. In qualche modo lo trovò rassicurante e normale, come si Linda fosse lì con loro da tutta la vita.

Gerard indossò dei normali jeans e una maglietta, poi aspettò pazientemente il fratello prima di scendere e raggiungere la cucina.

"Vostra madre è uscita. Tornerà all'ora di pranzo" disse Linda con un sorriso e Gerard annuì, sedendosi poi al tavolo. Nonostante a colazione amasse bere solo una tazza di caffè, di solito nel weekend si lasciava andare a mangiare qualcosa in più, e quella mattina pensò che avrebbe mangiato quel fantastico bacon che Linda aveva preparato per loro anche se fosse stato lunedì o un qualunque altro giorno della settimana.

Proprio mentre stava per addentare il primo boccone, Frank comparve giù dalle scale con i capelli tutti scompigliati e con addosso soltanto i boxer. Lo sguardo di Gerard indugiò per qualche secondo di troppo sul corpo del ragazzo, tanto che alla fine Mikey gli diede una sonora pacca sulla spalla per farlo tornare dal mondo dei sogni, e il risultato fu che Gerard si strozzò con il bacon e iniziò a tossire come vecchio.

The Destroyer Where stories live. Discover now