C a p i t o l o 37.

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Quella notte si misero a nudo, spogliandosi delle loro paure, dei loro sorrisi spezzati, dei fallimenti e dei giudizi. Non pensando al domani, vivendo l'Adesso.
"Dimmi di te, muoio dalla voglia di sapere chi sei", disse Stiles, più sincero che mai, "anche se, a dire il vero, non ho ancora scelto se voglio conoscerti tutto d'un fiato o un passo alla volta. Per ora, finché non ne sarò certo, dimmi di te".
"C'è tutto e niente da saper su di me.", rispose con fare ammaliante.
"Ti piace essere enigmatico, questo è sicuro."
"Posso anche essere molto diretto".
"Dimmi una volta in cui lo sei stato, una sola", lo mise alla prova.
Non fece in tempo a dirlo che si trovò le labbra di Derek a mezzo centimetro di distanza dalle sue.
I fiati sospesi, tra il ritrarsi e l'esprimere un desiderio.
Gli occhi che si riallacciavano di nuovo, incatenandosi.
Verde nel nocciola, nocciola nel verde.
Derek in Stiles, Stiles in Derek.
Avvertì il respiro di Stiles farsi corto, il cuore battere sempre più velocemente, come se fosse appena stato risvegliato da un periodo di emozioni tiepide.
Ma questo non era Derek, lui non era per le mezze misure.
Lo guardò negli occhi intensamente.
"Questo è essere diretti, piccolo. È stata una prova sufficiente?"
"I-io, non ne sono sicuro"
"Ne vuoi un'altra?"
"Dipende di che tipo"
"Questo tipo può andar bene?", gli sorrise, carezzandogli i capelli.
"Oh, beh, si certo". In quel momento non riuscì più a ragionare.
Si avvicinò lentamente alla sua fronte, poggiando le labbra e baciandola. Una, due volte.
Poi scese.
"Chiudi gli occhi", gli sussurrò all'orecchio, e Stiles lo fece, mostrandosi più a nudo che mai. Si stava affidando a una persona della quale non sapeva nulla, ma non era teso. O meglio, non teso per colpa di Derek, semmai per le emozioni che gli stava creando.
Poggiò nuovamente le labbra sul suo viso, questa volta baciando gli occhi, delicatamente. Era un bacio impalpabile, di quelli che, una volta finiti, ci si chiede se siano davvero accaduti o se siano solo la proiezione di un desiderio represso. Ma era accaduto, Stiles ne era certo: Derek aveva appena fatto esattamente quello che voleva fare lui la notte in cui si erano conosciuti.
Proseguì sulla punta del naso, lecceandola teneramente, per poi scendere velocemente sul mento, poi sul collo.
Avrebbe voluto andare avanti.
Derek non aveva paura di correre.
Non più, perlomeno, ma sapeva che non era lo stesso per Stiles, che avrebbe preso il sopravvento l'emozione e che si sarebbero ritrovati a pentirsi. Così si ritrasse, delicatamente.
"Spero di averti dato una dimostrazione sufficiente."
"Stavolta si, puoi starne certo".

"Il Coraggio Di Amare", di Stiles Stilinski #Wattys2017Where stories live. Discover now