C a p i t o l o 67.

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Lo aiutò a rialzarsi, portandolo al suo petto, per poi far scontrare le labbra.
"Derek"
"Dimmi", disse distratto, concentrato su un neo posto vicino all'orecchio di Stiles. Quel ragazzo sembrava davvero un cielo stellato.
"T-tu, tu hai composto qualcosa per me?". Decise di essere diretto: il cuore palpitava troppo per lasciarlo ancora in bilico sul filo di quel dubbio.
"No, non l'ho fatto"
"Avrò capito male allo..."
"Ho scritto di te. E credimi: ciò che ne è uscito è un capolavoro, modestamente. Mi dispiace che tu lo sia venuto a sapere così, avrei voluto dirtelo in un modo migl..."
Senza che se ne rendesse conto, si ritrovò contro la parete, le labbra di Stiles premute contro le sue mentre con le mani gli teneva il viso. Affondava le dita nei capelli scompigliati, avvicinando Derek ancora di più a sè. Voleva farlo suo, fargli capire quanto quel gesto lo avesse fatto sentire bene, sentire amato. Stiles era amato, e lo sarebbe stato. Gli occhi serrati, i respiri affannati, legati l'uno all'altro. Stiles indietreggiò leggermente, portando l'altro con sé. Derek staccò la bocca un istante per fermarsi a guardarlo.
"Dio, quanto sei bello". La bocca semiaperta, il fiato corto, gli occhi che  penetravano quelli dell'altro. Ricreò quel contatto, riallacciando le labbra. Ribaltò la situazione, prendendo Stiles per le spalle e sbattendolo con violenta delicatezza contro il muro. Iniziò a baciarlo: prima sul collo, poi sul petto, per poi scendere su tutto il corpo. Stiles era nudo, ma non c'era nessuna vergogna. Non dopo quello che era accaduto la notte stessa, non davanti a quella persona. Lo faceva sentire giusto ogni secondo e in ogni contesto. Niente era sbagliato, se fatto con lui. Derek usò quella pelle come fosse la sua tela, segnando ogni centimetro. Si inginocchiò, rendendo Stiles incapace di reagire, completamente sottomesso ai brividi provocati. Tastò il muro in cerca di un appiglio, invano. Si appoggiò alle spalle dell'altro, accarezzandogli i capelli con la destra. Fu quando iniziò a non capire più nulla, a sentire ogni singolo atomo impazzire in preda al piacere, che Derek si alzò. Lo fece lentamente, percorrendo il suo corpo: tornarono viso contro viso.
"Vorrei che fosse chiaro che tutto questo non era la canzone che ho scritto per te", gli sussurrò all'orecchio. La voce roca gli perforò l'anima.
"Hai detto che è un capolavoro, e questo  lo è stato. Avrei anche potuto confondere le due cose"
"Allora vieni con me, così non avrai più dubbi"

"Il Coraggio Di Amare", di Stiles Stilinski #Wattys2017Where stories live. Discover now