Capitolo 38 - Il bar

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Il bar di Pete era un locale trasandato, frequentato da studenti, squattrinati e perdigiorno.

Fermarono l'auto un centinaio di metri prima, dalla parte opposta della strada. Guardarono attentamente ma non videro nessuna persona ferma che sorvegliasse il movimento.

Miller scese dell'auto e cominciò camminare lentamente come se dovesse far passare il tempo. Fingendo di curiosare nelle vetrine cercò di capire se qualcuno li seguisse.

Si girò e, dopo aver guardato la strada in entrambe le direzioni, attraversò ed entrò nel bar.

Si sedette al bancone ostentando indifferenza a tutto ciò che lo circondava. Chiese una birra e cominciò a bere stancamente, la testa mestamente china.

"La toilette?" sussurrò al barista.

L'uomo non rispose ma si limitò a indicare con la mano una porta in fondo a locale. Miller si incamminò trascinando i piedi.

Appena entrato controllò accuratamente tutti i vani. Non c'era nessuno. Aspettò un paio di minuti poi uscì e si risedette sullo sgabello al bancone.

Finì di bere la sua birra, si girò e diede un'ultima occhiata. A parte due donne che parlavano animatamente a bassa voce, non c'era nessuno. Pagò e uscì. Si fermò sul marciapiede, mise la mano destra in tasca, attraversò la strada e si appostò vicino a una edicola per sorvegliare l'ingresso del bar.

Connie aspettò qualche istante, scese dall'auto ed entrò nel bar. Si sedette in modo da controllare l'entrata. Aspettò pazientemente.

Dopo un quarto d'ora l'impiegata della Brown & Farrell entrò, si guardò attorno, vide Connie e si sedette di fronte a lei. Rimasero un po' in silenzio, toccò a Connie rompere il ghiaccio.

"Sono l'ispettore Connie Santino lei è ..."

"Mi chiamo Ruth Ellis ... non voglio restare qui molto tempo ..." si guardò attorno, sembrava ansiosa.

"Di cosa voleva parlarmi" incalzò Connie.

"Ho saputo che Mark, il signor Teller volevo dire, è morto. Sono rimasta molto impressionata dalla sua morte. Poi sono arrivati i federali è ed successo un finimondo ..."

"Teller era coinvolto in qualche modo?"

"Beh ... io ero l'assistente di Mark quando veniva alla Brown & Farrell ..."

"Quindi sapeva cosa faceva, sapeva delle sue attività? Come è arrivato alla Brown & Farrell?"

"Fino a quattro anni fa la ditta aveva un altro commercialista, Earl Hobbs, un signore sui sessant'anni, una brava persona. Allora la Brown & Farrell, nonostante le apparenze, non navigava in buone acque. I debiti si erano accumulati e praticamente la società era al fallimento"

Ruth fece una pausa, fece un gesto per chiedere qualcosa da bere.

"Cosa beve acqua, tè, caffè, birra, cosa?" chiese Connie.

"Va bene un tè, freddo"

Connie si alzò, andò al banco e parlò con il barista. Tornò con un bicchierone di tè con dei cubetti di ghiaccio.

"Va bene? Può continuare?"

Ruth fece cenno di sì. Bevve un paio di sorsate di tè. Continuò.

"Un bel giorno comparve Mark Teller e chiese di parlare con i due soci. Non so cosa si dissero esattamente ma sono sicura che Mark proponesse loro di finanziare la società. Ci fu una riunione alla quale parteciparono Brown, Farrell, Hobbs e Teller. Fu una riunione burrascosa, sentii le voci alterarsi. Alla fine Hobbs uscì sbattendo la porta e se ne andò"

La Bambola - Un delitto per l'ispettore Connie SantinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora