Capitolo 20

55 4 0
                                    

Sembrava avere tutto sotto controllo aveva stabilito un equilibrio interiore che non credeva di poter sviluppare.

L'uomo davanti a lei non sembrava spaventato o aver paura ma piuttosto sorpreso, pensò che fosse un'altra specie di alieno.

Ne aveva incontrata solo una: quelli che l'avevano torturato sin da ragazzo ed ora vedere lei...gli scaturì quei ricordi che per anni aveva tentato di dimenticare.

La guardò e afferrò il pugnale che aveva in tasca con tentativo di pugnalarla ma non ci riuscì perché venne scaraventato dall'altra parte del sotterraneo.

Velocemente la Nephilim indossò il ciondolo sentendosi meglio. Si era appena giocata una possibilità dell'usare i suoi poteri, non avrebbe rischiato nuovamente.

-Che cosa vuoi da noi?-.

-Dopo ciò che mi ha fatto Jack, gli porterò via tutto ciò che ama-.

Deve odiarlo così tanto.

-Ascolta ...-.

-Grey, suo fratello -.

Guardo l'uomo con espressione stupita e del tutto sorpresa, lui se ne accorse non capendone il motivo.

-Grey, perché non parliamo un po'?-.

La voce di suo padre l'attraversò, suscitandole un senso di angoscia e felicità nello stesso momento.

Jack guardò il fratello per poi scivolare sulla figura della figlia che non vedeva da tempo.

-Sei tornata-.

Lei sorrise.
-Non me sono mai andata-.

Grey li osservò quasi campendo, ma non era sicuro e non poté non chiedere a suo fratello se la sua teoria fosse giusta. Dopo tutto si somigliavano abbastanza...più o meno.

-È tua figlia?-.

-Vieni con me, Grey-.

Appena si furono allontanati, le prigioni vennero aperte lasciando liberi i tre prigionieri. Tessa non riuscì a trattenersi, avanzò velocemente raggiungendo John e gli diede un pugno. L'uomo non ebbe il tempo di comprendere, ma fu sorpreso.

-Sei un lurido bastardo, è tutta colpa tua! Tu l'hai portato qui, tu avrai sulla coscienza, sempre se ne hai una, la morte di Tosh.

Si stava agitando ma non provava nulla, la collana funzionava.

-Tosh?-.

-Gwen, sta morendo-.

Si allontanò lasciando il sotterraneo e salendo il più velocemente le scale. Rimase in silenzio mentre osservava suo padre che abbracciava Grey. Quest'ultimo la guardò con occhi famelici di vendetta.

Non aveva perdonato il fratello di quel gesto. Era più che certo che l'avesse abbandonato che gli avesse lasciato la mano quel giorno. Non aveva minimamente pensato o creduto che il perdono di Jack fosse reale, contava solo la sua sete di vendetta. Non ebbe il tempo di portarla a termine perché un colpo secco al collo lo fece cadere a terra.

Tessa urlò avvicinandosi a lui, si aggrappò alle sue spalle guardandolo in volto.
-Mi dispiace tanto-.

Gli accarezzò una guancia per poi piegarsi su di lui fino al suo orecchio destro.

The Nephilim [IN REVISIONE]Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon