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Appena fu giunto il momento, Hoseok si diresse verso il luogo prestabilito e andò finalmente da Yoongi.

Fin da quando era venuto a conoscenza della sua partenza era incredibilmente agitato, ma adesso, rendendosi conto che ormai solo pochi minuti lo dividevano da lui, era più ansioso che mai.

Sentiva dentro di sé un'infinità di emozioni, che purtroppo non era in grado di controllare.

Felicità, impazienza, paura e scompiglio prevalevano.

Nonostante quella non fosse la prima volta che il ragazzo lo incontrasse, non aveva idea di come dovesse comportarsi o di cosa fosse più adatto fare per colpirlo.

Avrebbe dovuto presentarsi con un regalo per lui, per esempio un mazzo di fiori?

Doveva vestirsi in modo più elegante del solito per l'occasione?

Avrebbe dovuto prenotare un ristorante in cui dopo lo avrebbe portato a pranzare?

Il giovane non aveva fatto nulla di tutto ciò, per cui, quando se ne ricordò, fu preso dal panico e pensò che magari avrebbe fatto ancora in tempo a sistemare qualcosa e organizzarsi però, una volta che si accorse che ormai era arrivato a destinazione, si sentì come svenire.

Aveva le gambe che gli tremavano e il cuore che gli pulsava forte.

Il desiderio di incontrare l'altro era grande quasi quanto la preoccupazione che in quell'istante lo stava divorando.

-Devi stare calmo, devi stare calmo.-

Si ripeté allora, consapevole che non avrebbe potuto farsi trovare dal fidanzato in quelle condizioni.

Quindi, prima di scendere dalla macchina, prese un bel respiro profondo e si fece coraggio, convincendosi che ogni cosa sarebbe andata per il meglio.

Successivamente, con gli occhi che gli brillavano, camminò verso il bar in cui aveva detto a Yoongi di aspettarlo e si iniziò a mordere il labbro per il nervosismo.

Cercò di immaginare l'espressione del ragazzo non appena lo avrebbe visto, ma non ci riuscì.

In fondo era imprevedibile, non sapeva mai cosa poter aspettarsi da lui.

Avrebbe tanto potuto sorridergli e avvicinarglisi, quanto far finta di non vederlo e continuare a camminare per la sua strada, per poi corrergli in contro.

Pensando a tutto ciò, Hoseok istintivamente fece comparire un enorme sorriso sulle sue labbra, fin quando non sentì una voce chiamarlo.

Ma non una qualunque, quella era la sua voce.

L'avrebbe riconosciuta ovunque, anche a chilometri di distanza.

Immediatamente si voltò e, poco lontana da lui, scorse la figura del maggiore in piedi, rivolta verso quest'ultimo.

Allora Hobi, non riuscendo improvvisamente a fare più un singolo passo, rimase lì immobile, coprendosi il volto con le mani, poiché convinto che da un momento all'altro sarebbe scoppiato a piangere.

Provò ad avanzare, ma fu tutto inutile; i suoi piedi parevano incollati al suolo.

Quindi, restò in quella posizione per un paio di minuti, con lo sguardo basso rivolto verso terra.

Non aveva la forza di guardare la persona davanti a lui; si sentiva terribilmente in imbarazzo.

Poi ad un tratto, due braccia gli cinsero la vita e lo strinsero con forza.

Subito il ragazzo riconobbe quel calore familiare, che tanto gli era mancato, e quel profumo di vaniglia intenso che gli invadeva le narici.

Allora, nonostante inizialmente si fosse irrigidito a quel contatto, un secondo dopo alzò finalmente il viso e ricambiò l'abbraccio del ragazzo, nascondendosi tra l'incavo del suo collo e inzuppando la sua spalla di calde lacrime.

Ce l'avevano fatta, ancora una volta erano stati più forti della distanza che cercava di separarli, senza alcun risultato.

-Mi avevi promesso di non piangere.-

Esclamò ad un tratto Yoongi, senza smettere di tenere fra le sue braccia l'altro.

-Mi dispiace, giuro che non volevo.-

Affermò di tutta risposta Hoseok, cercando poi di asciugarsi il viso bagnato, ma venendo interrotto dal fidanzato che lo anticipò.

-In fondo me lo aspettavo.-

Farfugliò questo, mentre passava delicatamente il pollice su quelle guance paffute.

Una volta fatto, sorrise al ragazzo e successivamente gli afferrò il mento, lasciandogli un lieve bacio sulle labbra.

-Mi sei mancato fin dentro le ossa, hyung.-

Proseguì poi, continuando a tenere il suo volto fra le mani.

Allora il più piccolo si decise a guardarlo bene, siccome non aveva ancora trovato il coraggio per farlo, e perse cento battiti.

Yoongi era così bello che gli aveva tolto il fiato.

Non era cambiato affatto dall'ultima volta che si erano incontrati, a parte il colore di capelli, che da castano scuro era passato a nero.

-Anche tu, troppo. Mi hai fatto sentire così solo.-

Hobi afferrò le mani del ragazzo e dopo se le mise sul suo petto, dicendo -Li senti i miei battiti come sono accelerati? È tutta colpa tua.-

A quelle parole, l'altro scoppiò a ridere divertito, e ciò non fece che far sentire peggio che mai il suo uomo.

Sarebbe riuscito a tornare a casa sano e salvo?

-Sono felice di sapere che riesco ancora a farti sentire così.-

Esclamò soddisfatto Yoongi e poi lasciò un piccolo bacio sulla punta del naso di Hoseok, che preso alla sprovvista, indietreggiò.

-Ti ricordo che siamo pur sempre in pubblico.-

Disse successivamente, cercando di nascondere il rossore comparso sulle sue guance.

-Non saranno un paio di persone a impedirmi di fare questo.-

Rispose deciso l'altro, e in un secondo afferrò il suo polso, per poi lasciargli un altro lungo bacio, questa volta più passionale, che senza esitazioni fu ricambiato.

Una volta che si separarono, i due si guardarono negli occhi e poi, senza dire nulla, intrecciarono le loro dita, dirigendosi verso la macchina di Hoseok.

A loro bastava uno sguardo per capirsi, nient'altro.

🌱

Lo ammetto, ho sofferto scrivendo questo capitolo.

Comunque, il prossimo sarà l'ultimo, get ready.

A diary for you; yoonseokTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon