CAPITOLO 6

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Stavo sotto l' acqua, alzai lo sguardo... Ero dentro una piscina. Ritornai all'ossigeno.
Respirai.
C'è sempre una via di uscita... O forse no...

Mi svegliai.

Mi ritrovai sdraiata sul pavimento.

Ero sempre dentro la cella.

"Non è un sogno..."
Dissi a me stessa

"... Non è un sogno!"
Urlai più forte piangendo.

Notai, asciugando le lacrime, delle scritte sul muro.

Le scritte contavano le settimane, come in qualsiasi cella crudele, ma... Una delle scritte attirò particolarmente la mia attenzione...
Diceva:

"I biondi sono quelle persone così fredde da far pensare a tutti che siano calde"

Cosa voleva dire?
Non ha senso...

La frase era firmata da un certo Ronald Miskul.

"Il prigioniero prima di me era biondo?"

Continuai a pensare fin quando una guardia, diversa dalla precedente, scese le scale raggiungendo la mia cella.

Piangevo ancora.

"Liberami ti prego"
Lo supplicai in ginocchio.

Vidi che portava delle cose in mano... Era del cibo!

"Questi sono gli avanzi della signora... Mi ha ordinato di portarteli per non dover bruciare il tuo corpo puzzolente dopo"

Rabbrividì alla frase immaginando il mio corpo bruciato.

Non credevo ai miei occhi.

Finalmente potevo mangiare.

Feci uscire le mani attraversando le sbarre e prendendo il cibo.

La guardia se ne andò.

C'erano del prosciutto e delle patate.

Mangiai velocissimo per la gran fame.

Avevo finito tutto.

"Che sciocca"
Pensai

"Non ho lasciato nulla per i giorni seguenti"

Sospirai con le lacrime agli occhi.

Passarono circa sette ore.

Le calcolai dalla luce.

C'era una piccola finestra, fuori dalla cella, che illuminava... Ma ormai era sera.

Era buio.

Non ho mai avuto paura del buio... Ho sempre avuto paura delle cose che ci si possono nascondere dentro.

Tremavo.

Avevo freddo.

Indossavo una semplice maglietta bianca e sporca con dei pantaloni larghi e neri.

"Quanto desidero una doccia"
Pensai.

Mi addormentai immaginando di stare nella mia bellissima stanza... Sopra il materasso rialzato sul letto e sotto le coperte viola con disegnati gli orsetti.

Invece dormivo sopra il pavimento sporco.
Con gli insetti che mi camminavano a fianco.
Senza coperte.
Senza buoni sogni.

Mi addormentai.

Arrivò il giorno seguente.

Era mattina.

Mi svegliai.

Avevo sete.

Si sentivano le altre persone fuori parlare, camminare e molte lottavano come feci io.

Avrei fatto qualsiasi cosa pur di non morire dentro la cella.

Passarono circa otto ore.

Uno scarafaggio passò davanti a me.

Lo catturai.

Piangevo.

"Devo ucciderti piccolino... Scusa se ti sacrifico per una persona come me"

Lo spezzai uccidendolo.

Che schifo.

Lo mangiai.

"In altri paesi mangiano gli scarafaggi... Dicono che sono ricchi di proteine... A me fa solo schifo"
Dissi parlando da sola.

Ho sempre odiato uccidere gli animali...
Persino le formiche...
Mi ricordo che da più piccola, quando uscivo all'aria aperta, facevo attenzione a non ucciderle...
Hanno sempre una famiglia ed una vita come noi...
Allora i giganti dovrebbero ucciderci?
Tanto siamo piccoli ed insignificanti per loro... No!
Anche noi abbiamo una vita!

"Anche se... Io non ho più una vita"
Continuai a pensare.

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ANGOLINO AUTRICE

*appare*

Sciau a tutti maddi miei!
Come state?❤

Per voi gli insetti sono insignificanti?🍁

Fatemelo sapere in un commento!❤

Sono andata al romics e finalmente ho visto di persona All3gr4 ...
È UNA PERSONA FAVOLOSA!❤
LA ADORO TROPPOOO.
Poi gli piace il Joker😍
Vi consiglio di seguirla perchè è bravissima!❤
Un bacione Allegra❤

CIAU A TUTTI MADDI MIEII❤❤

*evapora*



LA STANZA BIANCADonde viven las historias. Descúbrelo ahora