Capitolo 15

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Capitolo: 15 Vegeta geloso!

Questa storia non si ruba! Salve gente! Ecco a voi il quindicesimo capitolo! Sono troppo emozionata da questa storia, mi sta appassionando e non riesco a farla finire... ho ancora tante cose da scrivere e da raccontare... spero solo che questo capitolo anche se non pieno di effetti speciali lo troverete bello comunque... un abbraccio e un grande bacio a tutti quelli che stanno seguendo la mia storia! Ho tante idee per adesso e non voglio certo rovinarvi la sorpresa! Mi raccomando commentate che mi piace un sacco leggere quello che scrivete!
Angelachichi96

Nella scorsa puntata Vegeta e Bulma si sono finalmente congiunti e lei andando a fare spese nei negozi incontra il suo ex fidanzato, Yamcha!

Capitolo 15
-Sai, ti ricordi che prima facevo il giocatore di Baseball?-
-Certo!-
-Ecco, avevamo vinto tutto, fino a quando il nostro allenatore non ha venduto la nostra squadra a un tizio di nome Caran, una persona ricca e diabolica! Ci ha fatto completamente smettere di giocare, e pian piano ha licenziato tutti i giocatori! Me per primo visto che ero il più bravo e quindi anche quello con lo stipendio più alto. Dopo che ci ha licenziati tutti ha formato una nuova squadra di scelti, erano tutti o suoi figli avuti con varie mogli o gente raccomandata che ha usato il nostro nome e la nostra fama per entrare in gioco, e adesso ci hanno rubato tutto. La mia ragazza quando ha visto che era senza lavoro mi ha lasciato e adesso mi trovo a sgobbare in un negozio di intimo il giorno e in un night club la notte.. Sono caduto in basso vero?-
Bulma lo guardò, aveva l'aria di un cane bastonato, aveva perso tutto e si vedeva.
-Vedrai Yamcha che ti rimetterai in carreggiata, è soltanto un periodo un po' così! Passerà presto vedrai!-
Lui sbatté forte il pugno sopra al tavolo. La sua faccia era diventata grigia e sembrava stesse piangendo.
-No Bulma, non passerà! Mi sono rovinato con le mie stesse mani!-
-Cosa intendi? Non è colpa tua!-
-Non capisci sono solo! Senza più un lavoro decente, se non ti avessi trattato così adesso tu saresti ancora al mio fianco!-
La faccia della ragazza divenne pallida. -Yamcha, non dire così!- chiuse gli occhi e abbassò la testa: -Tra noi è finita, ma di certo non è colpa di nessuno. Devi continuare a guardare avanti senza piangerti addosso!-
-Per te è facile dirlo! Hai sempre avuto tutto nella vita!-
La ragazza si alzò in piedi appoggiando le mani sul tavolo: -non ho mai avuto una vita facile Yamcha, e questo lo sai bene, ora solo perché la tua va a rotoli non puoi prendertela con il primo che incontri!- Lo guardò negli occhi -Vedi perché ti ho lasciato! Perché sei ancora un bambino e cerchi di incolpare tutti delle tue sventure!-
Yamcha fissava quella ragazza che stava prendendo la borsetta e si affrettava ad andarsene.
-Fermati Bulma!- Lei si fermò mentre lui la prese per mano. -Perdonami, ti prego! Sono solo un po' stressato.-
Lei gli accennò un sorriso e poi dopo aver pagato il conto si avviarono verso casa di lei.
Chiacchierarono molto lungo il tragitto, ma mai su la loro situazione sentimentale e quindi Yamcha non era sicuro che lei stesse con Vegeta, anzi, lo dava quasi per impossibile.
-Sai Bulma, domani mi toglieranno la casa perché non ho abbastanza soldi per pagare l'affitto. E molto probabilmente dovrò andare da Crillin o da Goku, visto che non ho un posto dove stare.-
-Puoi stare da me scemo! Lo sai che non ti lascerei mai per strada.-Poi Bulma si prese un secondo per riflettere su quello che aveva appena detto-Perché l'ho fatto!? Oh mio Dio, adesso Vegeta mi ammazzerà!-
-Ne sarei felice, grazie davvero! Vado a prendere la mia roba!-
Bulma gli sorrise ed entrò in casa mentre il ragazzo era andato a svuotare il suo vecchio appartamento.
Si stravaccò sul divano.
Non è che avesse camminato molto, ma quella mattina l'aveva distrutta, forse era anche merito della notte in bianco passata con il suo amante la sera prima.
Giocherellava con un ciuffo di capelli mentre rifletteva in che modo potesse riferire a Vegeta della sua decisione.
Dopo un quarto d'ora sentì il campanello suonare, era già tornato, non aveva molte valige, solo due borsoni.
-Spero ti troverai bene qui!- disse lei con un gran sorriso.
-Non ti preoccupare, starò benissimo, poi è solo fino a quando non troverò una sistemazione!-
Lei gli sorrise ancora, non aveva più nulla contro di lui e quindi non vedeva il perché non avrebbe dovuto aiutarlo, si conoscevano da tanti anni ormai. E poi, lui avrebbe sicuramente fatto le stessa cosa se fosse accaduto anche a lei.
Lo portò davanti a una stanza.
-ecco, tu dormirai qui, la conosci bene casa mia quindi non c'è bisogno che ti illustri nulla, se hai bisogno sono nella porta accanto, e fai pure come fossi a casa tua..-
-Grazie ancora Bulma, non so come avrei fatto! Sei fantastica- questa volta il suo sorriso fu un po' tirato ma in parte sincero. Gli stava iniziando a sorgere il dubbio che Yamcha ci stesse riprovando con lei. Squassò la testa per allontanare i cattivi pensieri e poi se ne andò.
Yamcha entrò in camera, appoggiò i borsoni per terra e fece un gran sospiro.
-è la mia ultima occasione per riconquistare Bulma, non devo fare lo scemo!-
Entrò in bagno e cacciò un grido disumano.
Sotto la doccia vi era Vegeta che si stava lavando.
-Vattene di qui terrestre!-
Yamcha uscì immediatamente chiudendosi la porta alle spalle. Si sedette per terra con gli occhi sbarrati. Dopo pochi minuti la porta si aprì e in una nuvola di vapore uscì un uomo che in vita teneva un asciugamano, con i capelli bagnati e l'aria molto arrabbiata.
-Scusa Vegeta non sapevo fossi lì! Ora me ne vado!-
-Aspetta..- Fece una pausa dove si appoggiò con braccio alla porta.- Ma tu cosa ci fai qui?- gli urlò.
-Bulma mi ha inviato a restare, sono senza casa e ha detto che potevo stare qui..-
-Sei in camera mia!- detto questo uscì con ancora l'asciugamano legato in vita dirigendosi nella stanza della ragazza.
-Bulma!-
-Dimmi?-
-Cosa ci fa quel Coglione a casa tua?!-
-Non aveva una casa e quindi l'ho inviato a stare da noi..-
-ma è in camera mia!!!-
-Credevo che te adesso volessi dormire con me allora gli avevo detto di occupare la tua stanza..-
L'espressione del Saiyan era cambiata, ora la guardava con un aria molto più docile andò di nuovo in camera sua e guardò il ragazzo con sfida.
-Puoi stare!-non disse altro, prese la sua roba e andò in camera di Bulma.
-Perché quei due adesso dormono insieme, non sarà che?-
Yamcha stava incominciando a mettere insieme tutti i tasselli.
Quando aveva incontrato Vegeta a negozio di vestiti.
La tranquillità di Bulma nell'invitarlo a casa.
E infine che adesso lei e Vegeta dormissero insieme.
Doveva essere successo qualcosa di molto importante tra i due. Era l'unica possibilità.
Arrivò la cena e insieme alla famiglia Brief al completo parlarono solo di Yamcha.
Gli fu fatta ogni tipo di domanda attinente al suo nuovo lavoro, al suo vecchio e alla fine della carriera.
Vegeta non aprì bocca, mangiava in silenzio mentre ascoltava i discorsi senza capo ne coda dei presenti.
-Poverino, chissà come dovresti essere giù in questo periodo.. ricordati che puoi rimanere qui quando vuoi! Nessuno ti mette fretta!- la madre della terrestre faceva tutta la mielosa con il poveretto che cercava solo di mangiare in santa pace.
-Grazie signora Brief, molto gentile!-
Vegeta si alzò in piedi e si diresse verso la camera senza dire nulla. I presenti lo guardarono andarsene attoniti.
-Ma fa sempre così?- disse Yamcha appena sentì il chiudersi della porta.
Fu però fulminato dallo sguardo di Bulma che lo pietrificò. Poi anche la ragazza lasciò la tavola per raggiungere il Saiyan.
Entrò nella stanza. -Cosa c'è adesso Vegeta?-
-Ma lo hai visto? Ti giuro che io non lo sopporto già più! Deve andarsene!-
La ragazza gli si avvicinò lentamente.
-Non fare così, non sarai geloso?-
Lui la guardò con uno sguardo malizioso che fu immediatamente ricambiato da lei, con le mani le prese la vita e cominciò a baciarla finché non si trovarono contro il muro.
Prese il suo fondo schiena e con un spinta la sollevò fino a che non si trovarono completamente attorcigliati l'uno con l'altro.
Si baciavano come se fosse la prima volta, si baciavano perché si volevano a vicenda, ma soprattutto perché il bacio è il verbo delle parole "Ti Amo".

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