Contenuti Maturi - Secretly, Unfaithful, Top Secret, Harry Ti Presento Sally

27. HARRY TI PRESENTO SALLY

«Sally», riesco soltanto a dire, la gola che si è improvvisamente secca.

Sally porta l'indice davanti alle labbra, invitandomi al silenzio, e poi sale sul letto sopra di me. I movimenti sono misurati, delicati, estranei a quelli che conosco di lei, sempre così irruenti.

Prende le mie mani e le posa sulle sue gambe. Le fa risalire lentamente fino alla vita e poi al seno, lasciandomi sfiorare quella pelle che sembra stia per andare a fuoco, come la mia. La tocco e la accarezzo come farebbe lei stessa, lasciandomi guidare. Ondeggia piano con il bacino sopra di me, la nostra pelle e i nostri corpi divisi soltanto dai miei boxer, e nient'altro. Mi sollevo per colmare la distanza che ci divide e la stringo tra le mie braccia.

Se potessi intrappolarla qui e fermare il tempo, lo farei senza pensarci un attimo di più.

«Ti voglio, Harry... non ho mai voluto nient'altro così intensamente», sussurra mentre si muove spasmodicamente contro di me; sta mettendo volontariamente sotto sopra il mio cuore agitato, la mia testa svuotata da ogni pensiero, il respiro accelerato. Poso le labbra sulla sua gola, mordendo e assaporandola senza avere più un briciolo di lucidità per pensare.

«C'è qualcosa che mi lega a te», mormora scendendo a baciare la base del collo, la linea della spalla, seguendo la via che io ho già tracciato sulla sua pelle, «e non pensare nemmeno per un istante che non mi importi di te, altrimenti ora non sarei qui a cercarti.»

Non riesco a parlare, a pronunciare nemmeno una sillaba... e anche se potessi, non lo farei di certo. Potrei rovinare il momento, questo istante rubato che Sally mi ha voluto donare, così la stringo di più e la assecondo, facendola scendere e infilarsi sotto di me.

Ed è come riprendere dalla notte che ci siamo lasciati alle spalle, come se in mezzo non fosse successo nulla; come se lei non mi avesse mai allontanato. Devo sentirla sotto le mie dita, la sua reattività al mio tocco, alla mia bocca che percorre instancabile la sua pelle e lascia i segni visibili dei brividi che le provoco. È in questi momenti che potrei fare a meno di tutti i sensi, lasciandomi soltanto il tatto come unico punto di legame con lei; non riesco a staccarmi dalla sua pelle, le stringo i fianchi con così tanta forza che potrei farle male, ma non riesco a trattenermi. Forse è la paura di vederla sfuggire via all'improvviso, di svanire, lasciandomi risvegliare da quello che in realtà potrebbe essere soltanto un sogno.

Ma non lo è, e il desiderio che trapela dalle sue labbra è così vero e reale, così aspettato e così desiderato, che scatena ancor di più il mio.

Vorrei fare tutto il possibile per lei, ed è così strano focalizzare l'attenzione su qualcun altro in un'esperienza così intima, così votata esclusivamente al proprio piacere. Vederla muoversi sotto le mie carezze, gemere quando finalmente entro in lei, sentire quel sospiro di accettazione, dolore e piacere improvviso nel sentire la mia presenza... è così intenso da essere quasi insopportabile.

«Shh...», le mormoro all'orecchio, «o ci sentiranno.»

I suoi gemiti si fanno più leggeri alle mie parole, ma non abbastanza, così riprendo a baciarla per intrappolarli nel nostro silenzio.

Ormai inizio a conoscerla, a vedere parti di lei che nessun altro ha mai nemmeno immaginato, e la sento irrigidirsi appena quando il piacere più intenso inizia a farsi strada in lei. «Posso continuare ancora, se vuoi», le dico. Forse sto mentendo, non so quanto ancora posso resistere, ma ci voglio provare. Per lei.

Sally mi sorride appena e, con una spinta leggera, mi fa rotolare sul letto, intrappolandomi sotto di lei ma senza staccarsi da me. Le libero i capelli dalla coda scompigliata e la osservo con muta e reverenziale attenzione mentre si muove lentamente sopra di me, a suo agio, dettando lei il ritmo con un appena accennato movimento del bacino, i capelli spettinati ma sensuali che le accarezzano i seni. Ed è l'ultima immagine che vedo chiaramente prima di chiudere gli occhi e lasciarmi andare nel buio che cala improvvisamente, facendomi perdere il contatto con tutto il resto.