Capitolo 12

27 7 11
                                    

Oh-oh...
Le cose si mettono male...
Stava andando tutto benissimo finché non era venuto fuori il nome di mio padre.
Che accidenti c'entrava lui con quella donna?
《Se posso permettermi... Perché lo vuole... morto?》chiese, fra mille esitazioni, Nadja, allontanandosi impercettibilmente da Ellis.
L'Oracolo ci fissò a lungo con quegli occhi lattei prima di risponderci.
《Semplice. Ha osato abbandonarmi il giorno delle nozze.》rispose la donna, in tono rancoroso.
Eh?!
《Cosa?!》gridai, scioccata da quella rivelazione.
Ellis mi rivolse un'occhiata in tralice che mi fece rabbrividire.
《Dovresti essere più rispettosa nei miei confronti, Tenebra.》osservò freddamente.《Però... Risponderò alla tua domanda.》
L'Oracolo si girò e tornò a sedersi sul suo trono, come se fosse una regina, cosa che, probabilmente, rappresentava per quell'insolito Clan.
《Non so se ne siete al corrente, ma gli uomini sono banditi dal mio Clan. Il motivo di questo divieto è celato in una vicenda di cui poche persone sono a conoscenza.》iniziò a raccontarci Ellis, con lo sguardo perso nel vuoto, ricordando un passato accessibile solo a lei.《Ero giovane quando i miei poteri si manifestarono e mio padre decise di accompagnarmi dall'Oracolo dell'epoca, ossia il mio predecessore, perché mi aiutasse a controllare le mie visioni. Così ci mettemmo in viaggio verso l'accampamento, ma... Durante il tragitto fummo attaccati da alcuni banditi che uccisero mio padre e le due guardie che aveva ingaggiato. Io, però, riuscii a scappare nella foresta... Corsi per un tempo infinito finché i piedi non sanguinarono, finché i polmoni non scoppiarono, finché non finii fra le braccia di uno di quei banditi... Provai a liberarmi dalla sua presa, scalciai, mi dimenai, graffiai, ma lui era più forte di me e mi avrebbe... Se non fosse arrivato un giovane sconosciuto a salvarmi. Dovevate vederlo. Era bellissimo con i lunghi capelli castani, due occhi color nocciola ed un fisico... Beh... Lui uccise il bandito e sgominò l'intera banda in pochi minuti, prima di presentarsi; mi disse di chiamarsi Ike e di non appartenere ad alcun Clan.》
Fin qui la storia di Ellis non mi sembrava contenere un valido motivo per uccidere a vista gli uomini, ma forse il peggio doveva ancora arrivare.
《Io gli raccontai la mia storia e lui decise di accompagnarmi al Clan dei Sogni...》l'Oracolo continuò il racconto mentre il suo volto andava via via scurendosi.《Il dolore per la perdita di mio padre venne lenito dalla vicinanza e dal calore di Ike. Ma il nostro viaggio assieme finì molto presto, infatti, due giorni dopo giungemmo al Clan tanto agognato. Quando arrivammo, l'Oracolo ci offrì vitto ed alloggio ed Ike decise di fermarsi lì, con me, per qualche tempo. Tempo che passammo assieme a parlare, a ridere, a scoprirci... Però, un giorno, m'incontrai con l'Oracolo e lei mi disse che Ike non era la persona destinata a me perché quella persona non esisteva.》
Che crudeltà...
Ora riuscivo a capire meglio il punto di vista di Ellis, ma non comprendevo ancora il rancore che covava nei confronti di mio padre.
《Quando lo dissi ad Ike, lui concordò con le parole dell'Oracolo: lui non voleva fermarsi, non voleva rimanere con me, non voleva sposarmi.》La donna parlò con voce sempre più cupa e triste.《Così scappò... Lui semplicemente fuggì nel giorno più importante della mia vita... Io... Indossavo il mio miglior vestito... Mi ero persino acconciata i capelli per l'occasione, ma lui... Mi disse di fermarmi a pensare, di ragionare... Ma io l'amavo così tanto...》
A quel punto non sapevo più che pensare: secondo me, lui si era comportato in maniera giusta e coerente, dopotutto l'unica donna nel cuore di mio padre era Anya.
D'altra parte, però, Ellis aveva trovato in lui un amico, un confidente, un eroe.
Scambiai un'occhiata con Nadja, ma neppure lei sapeva che cosa dire.
《Quando divenni Oracolo decisi di bandire gli uomini dal Clan: erano persone  superficiali, cattive ed indegne di fiducia.》sibilò la donna, con astio, gongolandosi della sua splendida idea.《Ed ora che sapete la mia storia, voglio farvi io una domanda.》
Io e Nadja deglutimmo rumorosamente, spaventata dalle sue parole. Anche perché avevo una vaga idea di quello che voleva chiederci.
《Voi come lo conoscete? In che rapporti siete con quell'uomo?》domandò, accavallando elegantemente le gambe, facendo frusciare la lunga veste dorata.
Ecco... Appunto...
《Ehm... Beh... Noi...》farfugliò Nadja, torcendosi le mani nervosamente.
《Sole. Non puoi mentire all'Oracolo.》commentò Ellis con un sorriso da gatta.
E va bene...
《Vuole sapere in che rapporti siamo? Beh, Ike è mio padre.》affermai con orgoglio, pronta ad evocare una belva d'ombra. Nadja, invece, arretrò e, con sguardo deciso, si mise in posizione di guardia, in previsione di un eventuale attacco.
《Padre?!》urlò Ellis con voce acuta e stridula.
Ed io mi domandai in che cosa consistevano i suoi poteri visto che quella notizia l'aveva colta di sorpresa.
《Già. Non l'aveva previsto?》chiesi, rincarando la dose, tanto che ricevetti una gomitata da parte di Nadja.
《Le visioni arrivano a me nel momento più opportuno.》ci spiegò in maniera molto criptica.《Quindi Ike si è sposato alla fine...》mormorò fra sè e sé prima di riportare l'attenzione su di noi.《E tu, Sole?》
《Beh... Io... Sono solamente un'amica...》rispose quasi imbarazzata Nadja.
《Allora, io vi...》iniziò Ellis, ma io l'interruppi sul nascere: volevo sapere una cosa prima che lei ci condannasse a chissà quale punizione.
《Perché ci chiama Tenebra e Sole?》chiesi, curiosa da quel fatto.
Nessuno ci aveva chiesto il nome, ma tutte ci chiamavano con quei soprannomi assurdi.
Inaspettatamente l'Oracolo scoppiò in una risata cristallina, lasciando me e Nadja sconcertate.
《Io vedo l'aura delle persone, ragazze.》ci spiegò lei, con tono da docente.《Tu sei avvolta da un alone nero come la notte e forte come l'oscurità. La tua amica, invece, è semplicemente radiosa, un sole in miniatura.》
Ecco spiegato tutto!
《Ed ora che la tua curiosità è stata soddisfatta, torniamo a cose più serie...》disse Ellis con uno strano sorriso dipinto in volto. Prevedevo guai e, raramente, mi sbagliavo.《Io ho la risposta che cerchi con tanto affanno, ma tu... Cosa sei disposta a darmi in cambio?》

Sangue di Lupo Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang