Care Each Other

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Henrik.

Venerdì, 22:30

"Ora tu devi spiegarmi," la mia voce è bassa, leggera, quasi si perde nell'aria mentre il mio pollice scorre sulla sua pelle morbida,
"com'è possibile che io rimanga sempre fregato."

Lo guardo mentre sono sdraiato sul suo divano, lui è seduto per terra sul tappeto mentre fissa il camino spento di fronte a lui.

Non riesco a vedere la sua espressione, così passo il dito sui suoi lineamenti.

"Da cosa rimani fregato?"

"Da te." faccio una pausa dopo aver risposto con troppa velocità, lui si volta. "Ti basta raggiungermi, ti basta guardarmi negli occhi e per me può andare a farsi fottere tutto, è come se fossimo in un'altra dimensione, solo io e te. Ed io mi sto abituando sempre di più a tutto questo."

Il suo sguardo è angelico, sembra quasi che stia ammirando la mia stessa voce.
Passo il mio dito sotto le sue labbra in questo momento socchiuse, sospiro leggermente al contatto.

"Io voglio solo che ti abitui a ciò che ti fa stare bene davvero. Non penso di costringerti.." abbassa di poco lo sguardo, gli alzo subito il viso dal suo mento costringendolo a guardarmi di nuovo.

"Tu mi fai stare bene." sussurro con sicurezza.

Non gli lascio il tempo di rispondere perché le mie labbra sono già sulle sue, il contatto è sempre lo stesso, delicato, lento, dolce. È degno di lui, lui che merita solo tanta delicatezza. È qualcosa che gli piace da morire ma allo stesso tempo lo tranquillizza, e lo sento.

Mi stacco leggermente lasciandolo senza fiato, sorrido mentre gli accarezzo il collo con una mano, sento quasi il battito accelerato del suo cuore e realizzo che non esiste ritmo più eccitante.

"Sei sempre da me, è come se ti fossi trasferito qua, e magari..qualcuno potrebbe..non so, tipo preoccuparsi.." mormora leggermente.

Mi allontano improvvisamente, lui sobbalza per lo stacco violento.

"Mi stai forse dicendo che non mi vuoi qui?" alzo la voce apposta per rendere la mia domanda drammatica.

Lui spalanca gli occhi immediatamente mentre le sue guance si colorano poco per volta di un rosso adorabile.

"No! Oh dio, no no!.. Cioè no non stavo dicendo quello, tu mi hai interrotto, i-io ti voglio qui. Cazzo se ti voglio qui!" esclama in panico.

Faccio fatica a trattenere una risata che non finirebbe più, "Stai forse insinuando che sono di troppo?" continuo, mi metto a sedere sul divano.

Lui si inginocchia davanti a me, scuote ripetutamente la testa.
"No, Henrik hai capito male.."

È chiaramente preoccupato tanto da tenermi fermo con le mani sulle mie ginocchia.
È un cucciolo che stringerei fino alla fine dei miei giorni.

Mi alzo in piedi, lui subito mi segue.

"Tu mi stai dicendo che me ne devo andare." ribatto sempre più deciso.

"Stai scherzando spero."

"No, tu stai esplicitamente dicendo che ti sei rotto di avermi tra i pie-"

you are art // Henrik&Tarjei [completa]Where stories live. Discover now