Henrik

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Henrik.

Venerdì, 5:00

Da: Tarjei
No, magari domani ci vediamo. Ora preferisco cercare di dormire per qualche ora

Sospiro mentre i miei occhi ripercorrono le parole di quel messaggio, lettera per lettera.
Ancora una volta, mi sento inutile.

Io:
Va bene, allora a domani.
Ti amo

Ho aspettato tenendo aperta la sua chat, ho aspettato. Quando lo schermo si faceva scuro toccavo velocemente il display per illuminarlo di nuovo, ho aspettato. Poi per sbaglio ho controllato l'ora, erano le 2:30 e ho deciso di continuare ad aspettare.
Sapevo che non stava dormendo, e non volevo lasciarlo solo, quindi ho aspettato fino alle 3:00. Erano le 3:09 quando ho provato a scrivergli "Come stai?" ma non ce l'ho fatta, ho cancellato il messaggio e ho aspettato. Alle 4:00 mi sono fatto un caffè con la chat di Tarjei aperta ma non mi aveva ancora scritto e quindi, ho aspettato.

5:00 di mattino, nessuna risposta.

Il cellulare si è spento, ma non è sotto carica. È solo lì dove è rimasto per tutta la notte, mentre sentivo scivolare via Tarjei, mentre lo sentivo lontano.

Non riesco più a pronunciare il suo nome senza guardare il pavimento.

Il nostro rapporto è appeso ad un filo e ormai quello che tiene la corda sono solo io, lui non fa altro che tirare, e tirare, e tirare..
Mi sento a pezzi.

Mi rende fragile come nessuno sa fare, è così perfetto nel manipolarmi. Sa come scuotere i miei pensieri, sa come fermare le voci nella mia testa. Sa come far accelerare il battito del mio cuore, sa come farmi impazzire.
Non c'è nessuno quando sto con lui, non c'è niente attorno a noi se non quel che vogliamo vedere al momento, solo io, lui e il suo modo di fare, di scrutarmi con lo sguardo, di prendermi e lasciarmi di stucco, di amarmi. È una sensazione che non riesco a trovare con nessun altro e non sono pronto a lasciarla andare, perché quel che mi rende ancora più voglioso di questa sensazione è sapere che anche lui prova la stessa medesima cosa. Ogni volta con lui, sono montagne russe, e l'adrenalina, quella pazza voglia di rifare tutto senza tralasciare nessun minimo dettaglio, continua a non voler lasciare la mia mente e il mio cuore.
Ormai io ci convivo.
Vivo letteralmente di questa sensazione, e non mi importa di quante volte dovremo vederci di nascosto o se per riviverla dovrò fare i salti mortali.
Voglio sentirla di nuovo, voglio sentire lui ancora una volta.

Inspiro il fumo e chiudo gli occhi.
Mentre sento lentamente l'effetto dello spinello dentro di me immagino il volto di Tarjei che mi sorride ancora un'altra volta, ma non è un sorriso di quelli che sfoggia ultimamente, è quel sorriso che regala solo a me, è il mio sorriso.
Quando piega leggermente la testa di lato e crea una sottile curva sulle labbra mentre mi guarda con occhi sorridenti.
Quegli occhi che tanto amo, quel verde che mi fa tremare le ginocchia tanto è estremo l'effetto che mi provoca.

Creo una nube davanti al mio viso mentre espiro tutto il fumo.
All'improvviso mi ritrovo a ridacchiare mentre i miei occhi cadono sul mio telefono morto sul letto. Perché non l'ho messo sotto carica? Magari mi ha risposto.
Magari no.
Scuoto la testa leggermente mentre riporto lo spinello in bocca, non mi ha risposto.

Inspiro fortemente.
Sta scappando da me, lo capisco.
L'ho avuto, l'ho perso, l'ho desiderato, l'ho rincorso, e sono esausto anch'io. Sono esausto di ripetere tutto questo percorso che non ha fine, io ho bisogno di una pausa. Se mi fermassi a pensare per un momento, solo per poco, realizzerei che è quello che mi serve davvero, che sono arrivato anch'io al punto di mollare.
Passo le mani sulle mie gambe sentendole umide, sto sudando.

Così chiudo gli occhi, ed istintivamente torna in mente il suo viso. Stringo la presa sulle mie ginocchia.
E il cuore riprende a battere.
E l'eccitazione prende possesso del mio corpo. Non voglio smettere di amarlo, perché non sarò mai esausto di fare questo. Amo Tarjei, lo faccio così profondamente e fortemente da farmi male ma non mi interessa, ed è questo quello che mi spaventa. Lo amo sapendo che fa male, ma non riesco a smettere perché non voglio.
Io voglio lui, voglio Tarjei, voglio che sia mio e l'ho sempre voluto.
Espiro.

Da quando Skam è finito pensavo che tutto potesse finalmente ruotare intorno a me e lui, eppure ci siamo separati per giorni, non ci siamo parlati, non ci siamo preoccupati di noi. Quando ci vediamo lo facciamo solo per fare sesso, più passa il tempo più diminuiscono i sorrisi, e mi sono accorto troppo tardi di quanto sono stato superficiale.
Un altro tiro.

E mentre il fumo entra nei miei polmoni, scuoto ancora la testa negando qualcosa ai miei pensieri, anche se non so esattamente cosa. In pochissimo tempo e inaspettatamente cominciano a pizzicarmi le palpebre, e le guance si fanno più umide.
Un singhiozzo.

"Cazzo" mormoro a me stesso, prima di tossire cacciando fuori il fumo.

Passo velocemente una mano sul viso, cercando di ricompormi e di far finta di niente. Non voglio piangere, non posso permettermelo. Devo essere forte e devo farlo per Tarjei, fanculo a me e ai miei stupidi pensieri. Gli avevo promesso che sarei rimasto con lui fino alla fine, gli avevo promesso che non l'avrei perso di nuovo e così sarà.

Fa male, ma anche questo fa parte del programma, no?
Riporto lo spinello alle labbra.

Fa male guardarlo disinteressarsi, fa male vederlo felice con altri ragazzi mentre sa che io sono qui per lui, che farei i salti mortali per stargli vicino, sempre. Fa male desiderarlo fino allo sfinimento non sapendo quanto veramente importa a lui. Fa male amarlo non sapendo se continua a ricambiare.

Fa parte del programma.
Espiro.

Sorrido pensando all'amore.
A quello che provo io per Tarjei che è qualcosa che né la mia mente, né il mio cuore, né il mio corpo ha mai provato prima. È qualcosa di troppo forte che va oltre a tutti i pensieri, a tutte le negatività. È qualcosa a cui non posso rinunciare, perché io so che a lui fa stare bene ed io voglio tremendamente vederlo sorridere ancora. Voglio vederlo felice e spensierato.
Rivoglio quella sensazione libera e pazza di possederlo, di felicità, rivoglio il nostro mondo e voglio condividerlo con lui, adesso e sempre. Io ne ho bisogno, e lui scivola dalle mie mani.
Sfioro le mie dita tra di loro facendo su e giù.

Faccio l'ultimo tiro prima di lanciare lo spinello fuori dalla finestra.

Sono innamorato e mi sto consumando, sono innamorato e mi sto lentamente spegnendo. Sono innamorato, ed esserlo mi sta portando alla follia, ma non quella spensierata e divertente, quella dalla quale nessuno trova via d'uscita.

Scappa da me amore, ti capisco.
Espiro.

you are art // Henrik&Tarjei [completa]Onde histórias criam vida. Descubra agora