6. La visita

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Nella foto Adrien

Iniziai a piangere per la disperazione, lui non capisce quello che provo... non so se sarei in grado di uccidere  mio figlio anche se non è  nato dall' amore.

Ritornai nella camera da letto e la trovai tutta sottosopra, in questo momento Adrien stava buttando un vaso per terra che non avevo notato prima. Nel momento  in cui il vaso andó  in frantumi io saltai per lo spavento... Sono impaurita dal mio compagno, gli andai vicino e gli dissi << Non puoi capire quello che sto provando...da una parte ho te... che sei il mio compagno, d'altro canto noi non avremmo altra occasione per avere un figlio visto che->>provai a dire, ma venni interrotta bruscamente da lui. <<Sei tu che non capisci, io sono il capo qui e non posso accettare questo bambino visto che non potrà mai prendere il mio posto! E la visita la andremo a fare adesso, non voglio storie>> mi disse incazzato nero. Annuì silenziosamente, ho paura di lui in questo momento.

Mi portó  a Versailles subito come aveva detto prima,  li avremmo dovuto incontrare il ginecologo che ci avrebbe spiegato la situazione. L' ansia inizia a divorarmi viva, so perfettamente che lui non accetterà il piccolo. <<Io non voglio abortire>> bisbigliai sapendo perfettamente che lui può sentirmi. <<Se non vuoi abortire puoi anche andartene, troverò qualcun altra che può darmi un figlio>> mi rispose lui gelido. Questa frase ha fatto più male di tutte le violenze subite in questi anni, è mai possibile che nessuno mi voglia bene? <<Adrien, entrate>> disse un uomo basso e grassottello, deve essere il dottore. Iniziarono a parlare tra di loro escludendomi totalmente dalla conversazione tranne qualche rara volta per dirmi cosa dovevo fare. Mi misi nel lettino e aspettai che il dottore iniziasse la visita. Mi mise un gel nella pancia e iniziò a guardare nello schermo di una specie di televisore. <<Si, aspetta un bambino>> disse il dottore neutro, forse per paura della reazione di Adrien e non è il solo ad averne paura adesso, ma lui semplicemente uscì dalla stanza sbattendo la porta <<Dovrai prendere delle medicine per andare avanti durante la gravidanza, ma sembra tutto normale>> mi disse passandomi dei tubetti contenenti delle pillole. <<Prendine una al giorno, dovrebbero aiutarti>> mi disse continuando a guardare in modo spaventato la porta dalla quale era uscito Adrien. <<Cosa sono di preciso?>> chiesi. <<Sono vitamine>> mi rispose lui con uno strano sorriso, sembra teso, ma chi non lo sarebbe con una bestia incazzata dall' altro lato della porta..... Solo che non sarà lui a dover affrontare la bestia, ma io.

Tornammo a casa senza dire una parola, io per paura lui starà pensando a come insultarmi probabilmente. Io mi chiusi in stanza dopo aver preso una di quelle pillole e aspettai che Adrien arrivasse urlando qualcosa, ma stranamente non successe.... Entrò con calma nella stanza e si mise vicino a me.....  <<Senti non posso costringerti a perdere il bambino, ma sappi che non lo accetterò..... Se vuoi puoi portare avanti la gravidanza a patto che tu dica sin da subito alla bestiolina che non sono suo padre, ovviamente quando sarà in grado di capire>> mi disse prendendomi una mano. <<Non volevo essere troppo brusco con te, ma non mi andava giù il fatto che la mia compagna fosse rimasta incinta di un altro, non lo accetto tutt' ora.... Ma capisco che non sei stata tu a volerlo>> aggiunse subito dopo. <<Grazie>> dissi semplicemente abbracciandolo. Restammo così per un pò dopo lui uscì dicendo che doveva andare dal suo beta..... Provai ad aspettarlo ma mi addormentai per la troppa stanchezza.

Mi svegliai durante la notte perchè sentì un rumore proveniente dalla cucina. Decisi di alzarmi e andare a controllare cosa fosse successo, ma me ne pentì subito..... Adrien è totalmente ubriaco e ha fatto cadere delle pentole, cerco di tornare in stanza per chiudermi a chiave, ma vado a sbattere contro un mobiletto attirando l' attenzione della bestia. Iniziai a correre fino alla stanza seguita da lui, provai in tutti modi a chiudere la porta ma lui è molto più forte di me e riesce ad aprirla spingendomi ai piedi del letto. Mi sembra di rivivere il momento in cui mi hanno tolto la mia purezza...... Quei bastardi erano totalmente ubriachi, proprio come Adrien in questo momento.

Lui si avvicina a me e si inginocchia prendendomi il viso con le mani per costringermi a guardarlo. <<Non avere paura piccola, non ti farò male>> mi disse prima di far scendere le mani lungo il mio corpo. La paura si impossessa di me e gli do uno schiaffo per provare a scappare. Sfortunatamente riesce a prendermi un polso e a tirarmi a terra prima che possa raggiungere la porta. <<Te la sei cercata, puttana>> mi disse con uno sguardo di puro odio. Non riesco a parlare, non riesco a muovere le braccia bloccate dalle sue mani, non riesco a muovere le gambe bloccate sotto il suo peso, riesco solo a piangere. Adrien riesce a togliersi i vestiti e a strappare i miei per poi appropriarsi violentemente del mio corpo, provocandomi solo dolori lancinanti.

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