5.

8.7K 272 7
                                    

Salgo un camera per prepararmi, e Cristel come sempre mi fa da braccio destro.
«Susan, calmati. Non è ancora il momento per prepararsi. Saranno più o meno le dodici, ora di pranzo. Non vorrai di certo prepararti adesso per poi restare immobile fino a quando non verrà a prenderti?» dice Cristel
«No, non voglio prepararmi fin da adesso. Sono solo molto agitata perché sinceramente è da un po' di tempo che un ragazzo non mi invita ad uscire e quindi non so quale impressione darò sta sera con Jack» dico molto agitata
«Il fatto che tu non venga invitata da ragazzi non è assolutamente vero. Il mese scorso ti ricordo che il ragazzo del quartiere accanto ti ha invitato ad uscire e tu hai rifiutato»
«Cristel ma stai scherzando? Quello era un bambino. Due anni più piccolo. Non vorrai mica prendermi in giro vero?»
«No no, ahahahahah. Come mai quest'agitazione per Jack? Non è che sotto sotto ti piace o cose del genere? Cose di cui io non ne sono a conoscenza?» dice con tono malizioso
«No no assolutamente. Sono agitata perché comunque Jack è un ragazzo molto carino e non so se uscendo con lui possa essere considerata alla sua altezza. Non so come spiegarlo..» dico preoccupata
«No Susan. Non dirlo nemmeno per scherzo. Tu sei una bellissima ragazza. Hai un bel fisico, e appunto, sei oggetto di invidia per molte ragazze. Non basarti su queste stupidaggini. Ma pensa solamente che con Jack potresti trovarti bene, in fondo è un ragazzo molto simpatico.»
«Spero vivamente che tu abbia ragione. Preciso che è solo un amico. Sottolineo prima che tu possa farti inutili film mentali ok?»
«Ahahaha ok. Dove andrete?»
«Non lo so. Mi ha solo chiesto se avessi impegni questa sera, io gli ho detto di no, e lui mi ha semplicemente chiesto se mi andava di uscire con lui, ho accettato e mi ha detto che sarebbe passato alle sette.»
«Bel problema»
«Perché problema? Quale?»
«Non sapendo la destinazione sarà alquanto difficile scegliere l'outfit»
«Forse qualcosa di elegante ma non eccessivamente. Così sarà adatta per qualsiasi luogo»
«È facile a parole. Il bello sarà decidere»
«Oddio Cristel. Io non ci vado. Non sono adatta per queste cose, adesso lo chiam..» mi interrompe
«No, No no. Nulla di tutto questo. Adesso scendiamo a pranzare. Dopo saliremo e sceglieremo in tutta tranquillità un qualcosa da indossare, così come hai detto tu. Non eccessivamente elegante, ma raffinato. Ok? Prometti che non rimanderai tutto semplicemente perché sarà difficile scegliere cosa metterti. Non è da te essere così vero?»
«Hai ragione» dico sbuffando, e passandomi una mano tra i capelli.
«Adesso scendiamo giù»
Senza rispondere mi dirigo al piano di sotto.
C'è solo la mamma.
«Mamma dove sono Nash e papà?»
«Sono andati a vedere una partita e pranzeranno fuori con degli amici»
«Bene bene. Quindi puoi aiutarci» interviene Cristel
«Aiutarvi in cosa?»
«Vedi mamma, un ragazzo mi ha invitata ad uscire questa sera, però non mi ha detto quale sarebbe stata la nostra destinazione, di conseguenza non so completamente cosa indossare» dico.
Io e mia madre andiamo molto d'accordo. È una donna che rispetta i canoni della nostra generazione e sa perfettamente capire me e Cristel quando abbiamo un problema o in qualsiasi altra situazione. Con lei parlo come se fosse un'amica oltre che la seconda mamma che mi ha permesso di ricominciare la mia vita fin da piccola, e mi ha trasmesso una forza che per me è stata fondamentale.
«Chi è questo ragazzo?»
«Jack. Jack Gilinsky. L'amico di Nash» Affermo
«Aaah Jack. Si certo. Un bravissimo ragazzo e anche molto carino. E come mai quest'invito?»
«Nulla di che. Ci siamo incontrati questa mattina al centro, e mi ha invitata ad uscire. Sono molto agitata perché è da molto che non frequento ragazzi e..» dico tutto velocemente ma mia madre interrompe
«Tranquilla ok? Troveremo dopo, noi tre, qualcosa di opportuno. Intanto tranquillizzati, Non ti ha mica chiesto di sposarlo» dice ridendo
«Hai ragione» le dico sorridendo
«Dai ragazze, pranziamo e dopo ci mettiamo all'opera»
Io e Cristel scoppiano in una leggera risata, «Sii»
«Prima il cibo però» puntualizza Cristel. E si. Sempre la solita. Non capisco come non faccia ad ingrassare visto l'enorme quantità di cibo che mangia ogni santo giorno.

Durante il pranzo, quando di solito siamo noi tre, io mamma e Cristel, parliamo spesso di cose piacevoli, e non solo. Di qualunque cosa ci capiti.
«Come hai conosciuto papà?» chiede Cristel
«Ma te l'avrò raccontato un sacco di volte» risponde mia madre
«Sai che mi piace sentir parlare di queste cose»
«Sai che ci siamo conosciuti quando eravamo ancora due adolescenti. Avremmo avuto si e no diciotto anni circa. Eravamo ad una festa. Precisamente al diciottesimo di un amico in comune, e quando ci siamo visti per la prima volta è stato come un colpo di fulmine. Ai tempi tuo padre era un ragazzo molto carino, anche se comunque molte ragazze gli andavano dietro, lui non mancava rispetto a nessuna di loro, né tanto meno se ne approfittava. Mi è piaciuto proprio questo: il suo essere rispettoso e gentiluomo. Abbiamo iniziato a frequentarci e a uscire in segreto dei miei genitori, perché loro non volevano che frequentassi ragazzi di qualche anno più grandi. Ci siamo innamorati e dopo anni abbiamo deciso di unirci in matrimonio con il consenso dei vostri nonni ovviamente. Poi qualche anno dopo abbiamo avuto te e Nash, e poi il destino ha voluto che tempo dopo arrivasse in questa casa un' altra perla, a far parte delle nostre vite, Susan.»
«Sai mamma è una storia davvero bella. Non smetterei mai di ascoltarla, perché sembra così pura, quella purezza dell'amore vero. Un giorno vorrei anch'io raccontare ai miei figli come ho conosciuto il loro papà» esclamo io
«Certo Susan. Penso proprio che voi due sarete delle bravissime mamme, ed io una bravissima nonna» dice sarcasticamente
«Racconterai che il loro papà si chiama Jack, e che vi siete innamorati uscendo una sera sotto le stelle» dice ridendo Cristel
«Non prendere in giro tua sorella. Sta solamente uscendo con un amico» aggiunge mie madre.
«Grazie mamma per aver preso le mie difese» rispondo soddisfatta
«Ragazze a parte l'ironia. L'amore non ha una spiegazione. E non vi innamorerete nel momento in cui lo deciderete voi oppure di chi sceglierete. Puoi innamorarti anche della persona più inaspettata. Anche di chi odi prima, tanto da odiarla fino ad amarla. Oppure chissà in quale altro modo. Quando ho conosciuto vostro padre non sapevo di certo che me ne sarei innamorata e che ci avrei costruito una bellissima famiglia.» dice mia madre. Eh si, tutti dicono che è una donna saggia. Vorrei essere tanto come lei.

«Dai ragazze. Andiamo in camera e prepariamo la piccola Susan all'evento» dice mia madre
«Ahahah grazie grazie» rispondo.
Saliamo in camera e mia sorella inizia ad aprire l'armadio e a vagare all'interno di esso.
«Hai così tanta roba da poterci perdere dentro» esclama Cristel
«Che ne dici di quest'abitino?» dice mia madre mostrandomi un abito aderente e tutto brillantinato, e lungo fino alle ginocchia
«No. Non mi piace»
«E questo?» dice Cristel mostrandomi invece un abito sempre della stessa lunghezza del precedente ma a differenza largo con una cintura in vita
«No no. Non mi convince»
«Questi?» dice mia madre mostrandomi dei jeans strappati e un top nero
«No. Se andassimo in un luogo elegante non sarebbe opportuno»
«Questa?» dice Cristel mostrandomi una tutina intera, color bordeaux, con una cintura nera in pelle in vita
«Si, si è fantastica. Elegante ma non troppo» rispondo
«Potresti abbinarci questa borsetta nera e scarpe con tacco nere» propone mia madre
«Si si. Si abbinano perfettamente. Non ricordavo nemmeno di avere questa tutina»
«Perfetto allora. Vai a lavarti. Poi indossi il tutto e dopo di che tua sorella ti aiuterà col trucco»
«Grazie ad entrambe. Scappo a lavarmi.» dico correndo sotto la doccia.

Ricomincio con te ||Cameron DallasWhere stories live. Discover now