Capitolo 6

3.8K 232 35
                                    

P.O.V. Victoria

"Vado un attimo alle macchinette a prendere l'acqua." Dico a Nat
"Allora io torno in classe" risponde dirigendosi verso l'aula. Mi avvio alle macchinette. Sono ancora arrabbiata per colpa di quelli. Inserisco i soldi e digito il numero. Aspetto tre secondi che la bottiglia scenda ma all'improvviso si blocca. Ma porca miseria, tutte a me devono succedere? Basta mi sono rotta. Tiro un calcio cosi forte che nella macchinetta rimane il segno del piede. Ma come cavolo è potuto succedere? Non mi sono nemmeno fatta male. In più per rompere quella dannata macchinetta c'é né vuole. Non è che me lo immaginando? Vabbè lasciamo stare, ho altre cose per la testa in questo momento. Oltre alla bottiglietta, é sceso pure un pacchetto di patatine. Almeno quel colpo é servito a qualcosa. Me ne ritorno in classe. La prof. di inglese é già dentro.
"Signorina Miller, dov'era?" chiede con il suo accento britannico. Tutti mi stanno guardando, compreso il trio.
"Ero alle macchinette. Mi scusi il ritardo" le rispondo freddamente e vado a sedermi
"Chiudo un occhio solo perché é la prima volta che succede. E ora che ci siete tutti, iniziamo la lezione" dice la prof iniziando a spiegare. Mi nascondo dietro al mio compagno e mangio le patatine. Già non la reggo più, ho problemi nel concentrarmi a lezione ma se questa parla lentamente e senza entusiasmo, la situazione peggiora. Dopo mezz'ora di spiegazione la prof ci concede finalmente una pausa. Mamma mia, qui dentro non si respira e ho molto caldo. Mi alzo ad aprire la finestra per far cambiare aria.
"Oooh, ma vuoi chiudere? Fa freddo!" si lamenta Gabriella, ne ha sempre una.
"Mettiti quel giubbotto da barbie e non rompere le scatole " rispondo, non la sopporto ed è reciproco. Sta per ribattere ma qualcuno bussa alla porta.
"Avantiii!!" urla tutta la classe. La porta viene aperta dalla bidella e entra con un foglio.
"Scusate il disturbo ma domani non avrete la professoressa di matematica, ma la sostituisce il prof di ginnastica per tutte e due le ore" ci comunica e se ne va.
"Che ore sono?" Chiede la prof di inglese
"Mancano 15 minuti alla pausa pranzo" risponde uno dei miei compagni
"Allora vi assegno i compiti. Dato che sta per finire il trimestre, mi serve un voto per confermare la vostra media. Dovrete fare una recita a gruppi in inglese. Potete improvvisare o scegliere una parte di un romanzo da interpretare." Dice la prof. Tutta la classe incomincia a parlare. Ovviamente io e Nat staremo insieme come sempre ma ci servono altre persone...
"Ora passiamo ai gruppi... Ehm... facciamo cosi. Giratevi verso la fila che sta dietro a voi." Tutti si girano. Quelli davanti a noi si sono messi in gruppo con quelli della prima fila quindi io e Nat ci dobbiamo girare. No aspetta, cazzo dietro di me ci sono...

P.O.V. Jake

Mi sto annoiando, è solo il primo giorno di scuola e già la detesto. L'insegnante ci ha assegnato un compito. Dobbiamo fare una recita a scelta. Ma stiamo scherzando? Questa è una presa per il culo, non salirò mai su un fottuto palco solo per prendere un voto.
"Ora passiamo ai gruppi... Ehm... facciamo cosi. Giratevi verso la fila che sta dietro a voi" dice l'umana.
Mike si gira. Ma che coglione, non si è accorto di essere in ultima fila?
"Mike! dietro di noi abbiamo un cazzo di muro. Ma ti ripigli?" Gli dico io
Lui mi guarda e alza le spalle. Ogni volta ne tira fuori una delle sue, mi chiedo come faccio ad avere un amico cosi. Ma aspetta un attimo, dato che noi non ci dobbiamo girare allora vuol dire che... oh, finalmente la ruota della fortuna si è fermata su di me. Victoria e la sua amica si girano verso di noi e posso percepire il suo nervosismo da metri.
"Che si fa?" domanda Natasha
"Quello che volete ma niente scene smielate per favore" dice Dan.
"Esatto" concorda Natasha
"Ma almeno un colpo di scena si dai" dice Mike. Ora è partita una discussione tra Mike,Natasha e Dan. Invece tra me e Victoria è in corso una gara di sguardi. Nessun essere umano è resistito al mio sguardo. Non ha intenzione di abbassare gli occhi. Beh, nemmeno io. Come osa sfidare il figlio di Dracula? Stringo il sottobanco, lo sento scricciolare. Ora mi sto arrabbiando. Sento dolore alla schiena, le gengive che pizzicato, segno che i canini stanno per uscire. I miei occhi stanno incominciando a bruciare, a breve diventeranno rossi come il fuoco. Devo andarmene altrimenti ci sarà una strage di morti. Mi alzo di fretta e mi dirigo verso la porta della classe
"Signorino, dove crede di andare?" mi dice quella stupida professoressa. Mi giro e la fulmino con lo sguardo.
"In bagno" le rispondo. Lei mi fa cenno di uscire. Tanto sarei uscito anche se mi avesse detto di no. Cos'é, pensava che le avrei chiesto il permesso per andarmene? Stupida illusa. Apro la porta e vado in bagno. Devo sfogare la rabbia e riprendere il controllo. Cammino avanti e indietro, non ne posso più di quell'umana. Mi ha pienamente rotto le palle, non so come farò a mantenere la calma con lei nei prossimi giorni. Quanto vorrei rimetterla in riga. Cazzo che nervoso! Tiro un pugno contro lo specchio, si rompe in mille pezzi. Ops, questo attirerà l'attenzione. Mi appoggio al muro e faccio dei respiri profondi cercando di calmarmi ma non funziona. La mia mano sta sanguinando e ci sono delle schegge di vetro che dovrei togliere altrimenti non posso guarire. L'unica cosa che puó aiutarmi é il sangue. Devo solo trovare qualche preda. Esco dal bagno e nel corridio trovo la bidella che sta pulendo.
"Scusi ma il tubo del lavandino perde" invento una scusa per farla entrare li
"Oh accidenti, arrivo" dice andando in bagno. Questa é la mia occasione. Appena apre la porta la prendo per il braccio e la faccio girare verso di me.
"Non urlare e quando te lo diró, ti dimenticherai tutto quello che sta per succedere. Hai capito?" dico soggiogandola. Lei fa di si con la testa. Afferro il suo polso e lo mordo. Incomincio a bere finché non vedo che la bidella sta incominciando a sentirsi male. Mollo la presa e sospiro, ha una resistenza penosa.
"Ti sei tagliata mentre raccoglievi i pezzi dello specchio, ora medicati il braccio e dimentica tutto" dico, fosse per me l'avrei lasciata li a morire ma non posso fare vittime qui dentro altrimenti mio padre si incazza e non sarebbe bello per me. Mi pulisco la bocca, mi ha fatto leggermente schifo. Ma dopotutto non mi aspetterei del sangue buono da una vecchia. Ora si che mi sono calmato, i miei occhi sono tornati normali. Mi lavo la mano, le ferite sono guarite. Esco dal bagno, devo tornare in classe ma suona la campanella. È ora della pausa pranzo. Adesso si incomincia a fare sul serio.

The House Of Evil ●IN REVISIONE●Where stories live. Discover now