~SECONDO CAPITOLO~

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Dylan

Mi rialzo da dov'ero seduto barcollando mentre tengo in mano una delle tante birre scolate con il mio migliore amico e qualcun'altro invitato da lui. Bevo l'ultimo goccio di birra prima di andare verso la cucina per prendere qualcosa da mangiare e bere ma ad un certo punto mi ritrovo di nuovo a terra sovrastato da un corpo abbastanza grande e troppo muscoloso secondo i miei gusti.

《PER DIO!》urlo girandomi verso la causa della mia caduta.
《Ma salve checca - ridacchia un ombra scura vicino a me - Da quando uno sfigato come te da delle feste, mmh?》chiede ancora il ragazzo che ho identificato essere Maxuel, uno degli scagnozzi del mio caro bullo.

Mi rialzo velocemente posando la bottiglia su un ripiano qualsiasi. Inizio a fissarlo negli occhi mentre mi piazzo davanti a lui.

《Cosa c'è Max? Ti dà fastidio il fatto che lo sfigatello di turno da piccole feste? Oppure siete voi gli sfigati? Io ho un vero amico e sinceramente non sono neanche in astinenza come qualcuno di mia conoscenza, eh Max?》inizio a sparlare e sinceramente non so neanche perché sto dicendo queste cose, giuro che non berrò più nulla in vita mia. Subito dopo quella mia specie di confessione arriva Andrew. Il mio adorato salvatore decide di portami con sé in salotto con una scusa inventata li su due piedi e neanche tanto credibile ma intanto qui siamo tutti abbastanza sbronzi da non capire neanche una parola, almeno lo è quella sottospecie di bullo.

Appena arriviamo in salotto Andrew mi trascina verso un cerchio di persone, più o meno sconosciute, dove credo si giochi ad obbligo e verità.

***

Dopo neanche dieci minuti mi ritrovo a pomiciare con il ragazzo carino alla mia sinistra che da quello che ho capito il suo nome inizia per K quindi per me lui è K.
Mi stacco lentamente dalle sue labbra alla ricerca d'aria e successivamente divento rosso e inizio subito a pensare dove possa nascondermi senza essere trovato fino al giorno dopo oppure fino a che non mi viene fame quindi... Quasi subito.

Come programmato poco fa mi alzo con la scusa del bagno. Mi alzo velocemente per poi fuggire via da li dirigendomi verso il tanto bramato bagno senza accorgermi però della persona dietro di me.

Adrew POV

Appena Dylan se né andato mi avvicino al ragazzo che ha appena baciato con aria apparentemente tranquilla.

《Allora, ora che lo hai baciato cosa vuoi farci con il mio amico, mh?》chiedo mettendo su un sorriso abbastanza da psicopatico.

《Io, emh, nulla, credo, comunque è abbastanza carino, certo io non sono di qui e non lo conosco ma non sembra male come ragazzo》noto nel suo tono un non so che di menzogna che mi da fastidio, devo stare attento a non farlo avvicinare più di tanto a Dylan, non mi fido molto di questo ragazzo, non me la racconta giusta quindi meglio essere cauti e attenti visto anche il soggetto a cui sta andando dietro.

Mi alzo nel modo più composto che posso per poi andare verso il bagno per cercare il povero e piccolo migliore amico. Lo ritrovo in uno stato pietoso mentre rigetta nel water del bagno.

《Hey piccolo Dy.》Faccio un piccolo sorriso mentre cerco di sostenerlo. Appena Dylan finisce di rimettere lo pulisco guardandolo dall'alto mentre lui fa una smorfia di disgusto passandosi poi una mano tra i capelli.

《Allora piccoletto, come va il post-vomito?》Ridacchio abbracciando forte il suo corpicino mentre lui credo che stia facendo una faccia capace di uccidere chiunque gli si para davanti.

《Fottiti Andrew.》 Borbotta lui per poi darmi un pugnetto sul petto staccandosi un po' dal mio corpo.

《Devi sapere che sei adorabile quando fai questa faccia e questa cosa non va bene. Non voglio che il mio migliore amico possa rischiare di essere stuprato appena uscirà da questo bagno.》 Sorrido per poi bloccarmi nel sentire una voce familiare dietro di noi.

Matthew POV

Erano più o meno le otto di sera quando uno dei miei cosiddetti amici mi invitò ad una festa di uno dei tanti sfigati del mio istituto. Mi preparai il più velocemente possibile per vedere chi di era lo sfigato che aveva organizzato quella festa che secondo l'amico che mi ha invitato non è neanche tanto male.

Dopo neanche dieci minuti mi ritrovo sotto la casa del ragazzino che di solito prendo di mira a scuola. Marcus mi richiama poco dopo per entrare dentro la casa. Appena entro decido di scrivere a qualcun altro per mettere un po'di allegria a quella specie di festa fatta da Dylan, credo.

Dopo due/ tre minuti mi rendo conto che manca proprio il creatore di quella festa così decido di andare a cercare il cosiddetto festeggiato. Salgo al piano superiore e sentendo delle voci familiari provenire dal bagno decido di aprire la porta trovandomi davanti il ragazzo che stavo cercando insieme al suo amico.

《Finalmente ti ho trovato ragazzino.》 Ghigno per poi ripensare alle parole sentite poco prima dal suo amichetto. 《E tranquilli ragazzi che lo stupro e anche qualcosa di peggio può succedere benissimo dentro questo bagno.》 Dico prima di buttare fuori in un malo modo l'amico di quello stupido sfigato e chiudere a chiave la porta del bagno.

《Dove eravamo rimasti a scuola, sfigato?》 Dico avvicinandomi a lui in modo pericoloso mentre tiro fuori dalla tasca posteriore dei Jeans un coltello a serramanico.

:::Mini angolo me:::

Allora mi scuso per tutto questo tempo d'assenza ma detto sinceramente non avevo molta voglia e molte idee. Se c'è qualche errore o qualche frase non vi garba molto avvisatemi IMMEDIATAMENTE. Detto questo ci vediamo al prossimo capitolo

-Mluccicosa

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