40~Nothing is impossible

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Perdo la cognizione di ogni cosa: del tempo, del luogo e persino della realtà. Non riesco più a distinguere ciò che è pertinente, da quanto invece è indiscutibilmente inesatto. Per me adesso questi due termini sono sinonimi, mentre in realtà giacciono agli antipodi. Non so più a cosa pensare e soprattutto come agire. La mano è rimasta immobile per tutto il tempo che sono rimasta ad osservarla, impedita di muovere anche un singolo arto del mio corpo. Indietreggio e con trepidazione cerco il cellulare nella tasca dei pantaloni. Una volta estratto, digito il numero di Liam. Tengo per più volte premuto sullo schermo il riquadro con la scritta " Chiama" , non accorgendomi che la chiamata è già stata inoltrata e che Liam è in linea.

<< Clare, perchè non sei ancora tornata?>> Mi domanda pregnante di rabbia.

<< Liam, ti prego ... raggiungimi. Sono ... sono al mare.>> Rispondo balbuziente e ancora incredula.

<< Ma cosa è successo?>> Mi domanda ancora, allarmato.

<< Non c' è tempo per le spiegazioni. Vieni e basta.>>

Sto per chiudere il telefono quando mi rendo conto che il mio precedente interlocutore, sempre lui, sempre Liam, ha dimenticato di mettere giù il telefono e adesso mi vedo costretta ad origliare ciò che sta dicendo.

<< Era Clare, sembrava davvero spaventata.>> Afferma lui.

Il suo antistante corrispondente non tarda a replicare, tanto da consentirmi di capire di chi si tratti: è Brian.

<< Sicuramente sarà una farsa. Lo ha già fatto con Richard tempo fa e lo farà anche con te.
Lo fa solamente perché sa di essersi cacciata nei pasticci e non vuole che qualcuno la aggredisca.
Una volta arrivato lì ti abbindolerà con i suoi frivoli pianti e tu, come uno sciocco, rimarrai a consolarla, trascurando i tuoi doveri. Vuoi cadere nella sua trappola? È questo quello che vuoi?>> Afferma Brian imperterrito.

<< Sarà pure così, ma se io non andrò in suo soccorso, lei lo riferirà ai piani più alti. Sai che si rischia il posto e io di certo non posso permettermelo.
Una somma parziale di ciò che guadagno serve per mantenere mia madre e mia sorella.>>
Lo contraddice Liam.

<< Tu comunque se non dovessi vedermi arrivare prima di un ora, massimo un' ora e mezza, vienimi a cercare e stai attento a non disseminare il panico tra gli escursionisti.>> Dice ancora a Brian.

<< Ma dov' è il mio cellulare?>> Domanda ancora.

Prima che possa accorgersi che sono ancora in linea ad ascoltare la loro conversazione, termino la chiamata e lancio il telefono nello zainetto.
Non avvisto alcun bagnante o semplice passante.
Questa parte di spiaggia da tutta l' aria di essere meno affollata o meglio per niente. Il vento spira, sollevando cumuli enormi di sabbia che si insidiano tra la mia folta chioma.
Il chiarore del crepuscolo rende l' atmosfera ancora più misteriosa e tutto mi riconduce ad un terribile incubo.
Vorrei scappare, ma la coscienza mi porta ad aspettare che arrivi Liam.
Mi accontenterei di sapere che alla fine tutto questo sia soltanto uno degli scherzi di cattivo gusto, organizzatomi da qualcuno a cui non vado a genio. Se li sotto si nascondesse un cadavere .... beh, è meglio non pensarci.
Vorrei qualcuno, qui, al mio fianco, in questo preciso istante e soprattutto vorrei che qualcuno mi proteggesse,  che mi dicesse che questo è soltanto illusione.

<< Liam, perché stai perdendo tutto questo tempo? Liiaamm .... >>
Questo è il messaggio che gli lascio in segreteria dopo l' ennesimo squillo.

Riprovo poi ancora.
Questa volta la linea è libera e non occupata come poco fa e presto si mette in contatto con me.

<< Clare >>lo aggredisco  prima che possa finire di parlare << Quale scusa hai da inventare stavolta? Ti ho detto che ho bisogno urgentemente di te e tu fai i tuoi comodi?>>
<<Sto arrivando, ho avuto una sorta di imprevisto. Tutto risolto adesso, aspettami.>>

Aneliti sublimi (IN REVISIONE)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن