Capitolo 4

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Prendo dalla borsa la polaroid, fuori dal finestrino c'è un paesaggio bellissimo e voglio immortalare questo momento.

Appena Harry vede la Polaroid entra in panico.
Prima si alza, poi si risiede, si passa una mano tra i capelli, poi sorride e dopo diventa serio.

<<ehm, hai qualche fobia contro le polaroid?>> chiedo sconcertata.

Harry rimane un secondo in silenzio , poi fa un cenno del capo come se avesse preso la decisione della vita.

<<sai che ti dico? dammi qua>> prende la mia polaroid e si alza in piedi, lui mi guarda in attesa, così mi alzo pure io.

Jerry fa per alzarsi, ma Harry lo blocca con la mano <<no Jerry,tranquillo>>

Poi Harry si appoggia a un muro "di plastica" del treno, prende i miei occhiali da sole che avevo appoggiati alla testa e mi ridá la Polaroid.

Non ci sto capendo più nulla.

<<forza,scatta una foto>> mi dice. Ma è impazzito?

Avvicino la macchina all'occhio e scatto,siamo in una galleria, spero si veda qualcosa anche con la luce artificiale.

Quando la foto esce, Harry la prende e torna a sedersi, così faccio anche io.

Non so perché ma non riesco a smettere di sorridere.

Prende un pennarello a punta non troppo spessa e scrive al lato della polaroid, ormai schiarita, "HARRY STYLES" e me la porge.

<<ecco, così non ti dimenticherai mai di me>>

è il gesto più carino e allo stesso tempo ingenuo che un ragazzo mi abbia mia fatto.

Metto la foto dentro il portafoglio.

Passiamo l'ora successiva con Harry che mi racconta barzellette, mi ha addirittura detto che prima di fare il solista cantava in una boy band.

Gli ho chiesto quale era il nome, ma poi gli è squillato il cellulare, ha buttato giù e poi ha cambiato argomento.

Purtroppo,le ore passano anche se sei in compagnia di Harry, e arriva l'ora di scendere.

Mi ha detto che anche lui sta andando a Torino per il prossimo concerto.

Solo che si è messo d'accordo con quelli del treno che sarebbe sceso solo una volta che tutti gli altri passeggeri se ne fossero andati.

<<bene allora>> dice quando il treno si ferma.
Si alza e mi alzo anche io.
<<è stato un piacere conoscerti>> mi dice poco distante dal mio viso.

Il pensiero di lasciarlo mi fa venir male, ci ho passato poco tempo, ma è stato bellissimo.

Istintivamente lo abbraccio, lui rimane per un secondo interdetto, ma poi ricambia.

Come faremo a incontrarci di nuovo? non mi ha nemmeno lasciato il suo numero di telefono...

The Train ~H.S.Where stories live. Discover now