3.SFORTUNA..

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-Accidenti! Possibile che non mi stia più niente?!
-Herm è normale sai?
-certo che lo so Harry ma che cavolo! Nemmeno i miei pantaloni preferiti!
Harry sbuffò divertito, mentre Ron, seduto sul letto, rideva sottovoce per non irritare ancora di più la sua amica.
Hermione si guardò ancora allo specchio della sua stanza e sospirò. Non era ingrassata tanto, la pancia era ancora piuttosto piatta, ma tutti i pantaloni che aveva nell'armadio facevano fatica ad entrarle e l'unica cosa che le andava ancora perfettamente era la divisa scolastica per fortuna. La gonna elasticizzata non le stringeva mentre la camicia le era lievemente aderente sul seno ma il maglione, leggermente abbondante, copriva tutto.
In fondo era incinta di solo un mese e mezzo, non era cambiata un granché!
-e dai.. al massimo ti metterai quelle enormi salopette di jeans che si mettono tutte le mamme!
-se mai mi metterò quella cosa Ron, schiantami! – gli rispose Hermione con un sorriso divertito.
In quel momento entrò Ginny, con un sorriso da un'orecchia all'altra.
-che succede Ginny? Come mai quel sorriso? – le chiese l'altra ragazza sospettosa.
-Oh Herm! Questa mattina mancavano due professori e quindi avevo quattro ore di buco e..
-e per questo sei così contenta? – la interruppe Harry.
-no, fammi finire! Sono andata da Silente e gli ho chiesto se potevamo andare a Hogsmade perché avevo urgente bisogno di una cosa, e mi ha lasciato andare!
-e Silente si è accontentato di sapere che avevi bisogno di una cosa? – la guardò stupito Ron.
-no scemo, gli ho detto che era un regalo per una mia amica e che siccome avevamo quattro ore di buco, non avrei perso niente. Ha fatto chiamare la mamma e lei mi ha dato il permesso!
-e perché a me mamma non lo lascia mai fare?!
-perché io sono più affidabile di te, caro fratellino!
Ron mise il broncio e Ginny sorrise ancora di più, se possibile.
-aspetta – intervenne Hermione – per chi hai detto che era il regalo?
-per te ovvio! – le venne il sospetto che fossero..
Ginny si girò e appoggiando la sua borsetta sul letto vi frugò dentro. Iniziò a tirare fuori un sacchetto dopo l'altro e ad Hermione venne in mente Mary Poppins, quando dalla sua valigia tirò fuori tutto l'arredamento.
-Ginny cosa sono? – le domandò la ragazza, sperando di essersi sbagliata.
La rossa non rispose e aprì una busta: ne uscirono tre salopette di jeans chiaramente pre-maman.
-Ginny cosa sono? – Hermione era allibita.
-ehm.. vestiti. Per te..
-cosa?
-sai, i tuoi vestiti prima o poi non ti andranno più, e allora ho pensato..
Hermione si sedette sul letto tra le risate ormai aperte di Ron e Harry. Guardò Ron, poi i vestiti, poi Harry e scoppiò a ridere. Tanto da tenersi la pancia.
Ron era in terra, Hermione sdraiata sul letto e Harry si teneva con la schiena al muro per non cadere.
-beh, che avete da ridere?
Ginny era l'unica, che non avendo sentito i discorsi prima del suo arrivo, non capiva il motivo di così tante risate.
Erano stati tanto rari in quel periodo i momenti di spensieratezza così e ridevano tutti di gusto che anche Ginny si lasciò contagiare.

Passò un altro po' di tempo e lentamente la sua pancia iniziava a gonfiarsi, era ingrassata un po' e il seno era più abbonante: era già al quarto mese. La gente iniziava a guardarla o almeno così pensava lei. Era ossessionata da questa cosa. Le sembrava di essere osservata, e che le persone facessero continui commenti su di lei.
E poi aveva paura. Aveva una paura fottuta che Malfoy lo scoprisse.
Erano quattro mesi che lo evitava come la peste: aspettava che si sedesse in classe per poi mettersi il più lontano possibile da lui, nei corridoi camminava veloce, rasente al muro e con la testa bassa per non vederlo, a pranzo gli dava le spalle.
Ma per ironia della sorte lui le stava sempre intorno: nei corridoi le passava sempre accanto, attaccava briga più del solito, la fissava.
Per questo decise, due settimane dopo di andare dal preside.
-avanti, Hermione. Entra pure.
-buona sera Professore, volevo parlarle di una cosa.
-accomodati.
-grazie..
-allora, di cosa volevi parlarmi?
-ecco.. io volevo chiederle se fosse possibile non frequentare le lezioni per qualche mese – il preside non disse niente per questo continuò – Harry e Ron potrebbero darmi i loro appunti, e penso di essere in grado di studiare anche da sola, le prometto che i miei voti non cambieranno!
-non ne dubito, Hermione. Ma toglimi una curiosità, perché questa decisione?
-io ho un.. problema e non riesco ad affrontarlo stando in mezzo alla gente che mi fissa o mi giudica.. io non credo di essere così forte da sopportare una situazione del genere.
-oh, io penso di si invece. Sei una ragazza forte, non vedo cosa ci possa essere di così grave da farti rinunciare a vivere con gli altri.
-sono.. incinta..
Il preside non rispose e le vennero le lacrime agli occhi. La guardava da dietro i suoi occhiali a mezzaluna con un leggero sorriso. Che sapesse già?
-io.. professore.. mi dispiace.. io non volevo.. io..
-shh, non ti preoccupare, succede spesso alle ragazze..
-la prego, mi risparmi l'umiliazione di essere presa in giro.. la prego, le prometto che i miei voti non subiranno alcuna alterazione..
-d'accordo. Se è così importante per te, credo si possa fare.
-grazie! La ringrazio professore. – sospirò sollevata.
-ad una condizione. – sorrise furbo.
-certo, mi dica!
-che i suoi voti non calino.
-certo, mi farò portare gli appunti da Harry o Ron, non..
-credo sia meglio che teli porti il signor Malfoy. E che tu ti faccia spiegare da lui le lezioni – le si fermò il cuore.
-perché proprio Malfoy?
-dopo di te è sicuramente lo studente più bravo.
-ma..
-e poi credo ti possa aiutare molto. – le fece l'occhiolino e Hermione capì. Lui sapeva tutto.
Accidenti, pensò, con tutta la gente che c'è in questa scuola proprio lui?
Ma see quella era la condizione per non essere guardata da tutti..
-d'accordo.
-penserò io ad avvisare tutti, Hermione. Da domani non frequenterai più le lezioni.
-grazie, arrivederci professore.
-arrivederci.

Uscì dall'ufficio del preside sotto shock.
Si appoggiò al muro e lo vide. Era lì, di fronte a lei e la stava fissando.
Si può essere più sfurtunati?

Our Baby||DRAMIONE #WATTYS2017Where stories live. Discover now