8.MOVIMENTI

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Erano circa le tre del pomeriggio quando Draco aprì la porta della stanza di Hermione. A dire la verità non si aspettava di udire anche la voce di Ginny all'interno della camera vera e propria perché di solito i suoi amici andavano da lei la sera, dopo i compiti, ma si diresse comunque verso le due ragazze.
Appoggiò la mano sulla maniglia, quando una parola lo fece bloccare: bambino.
Stavano parlando del loro bambino.
Spiazzato rimase immobile e poi arretrò sedendosi sul divano poco lontano.
Ascoltare quello che le due stavano dicendo sul suo bambino, o aspettare che sia Hermione a parlare di tutti i suoi problemi?
Il suo spirito puramente Serpeverde prevalse e con un incantesimo aumentò la sua sensibilità uditiva.
-..non fraintendermi Ginny. Io adoro già questo bambino, solo che non so se sono pronta. Non so se Draco è pronto.
-cosa c'entra Malfoy adesso? Devi essere tu pronta, non lui.
-io.. non vorrei che mi lasciasse..
-se non vuoi che ti lasci, smettila di farti tutte queste paranoie!
-Ginny, io non sono pronta.
-Herm, sai di essere al sesto mese si?
-me ne sono accorta.. – sbottò ironica la riccia.
-Non puoi tornare indietro ormai.
-lo so, solo che non me la sento..
-beh dovevi pensarci prima!
-come?
-si, dovevi pensarci prima. Se non volevi questo bambino, avresti potuto abortire, o meglio ancora avresti potuto prendere precauzioni. Ancora meglio, guarda: avresti potuto non andare a letto con Malfoy!
-io lo voglio questo bambino..
-e allora reagisci accidenti! È inutile stare qui a pensare se sei pronta o no. Devi esserlo, punto. Non puoi più tirarti indietro.
-lo so, Ginny. – le rispose l'amica sull'orlo delle lacrime.
-Hermione non piangere.. lo sai che ti voglio bene.
-mhm mhm..
-e poi non vedo di cosa tu ti debba lamentare! Hai amici che ti vogliono bene, un ragazzo da paura che è pazzo di te e un figlio dal ragazzo più bello del mondo! – Ginny riuscì a far ridere l'amica e l'atmosfera si alleggerì.
Succedeva spesso che Hermione avesse dei crolli e Ginny era sempre stata lì con lei, per lei. Era emozionata all'idea di diventare zia ed era felicissima che il bambino fosse di Malfoy perché li aveva sempre visti bene insieme. Non si era affatto stupita quando Hermione aveva annunciato a lei e ai suoi amici quasi sei mesi prima, che il padre era lui.
Abbracciò l'amica che pianse le sue lacrime e che poi con le maniche della felpa di Ron si asciugò gli occhi, mentre la accompagnava fuori.

Draco nel frattempo era rimasto seduto nella medesima posizione come frastornato da quello che stavano dicendo le due ragazze.
Quando aveva sentito Ginny aprire la porta non aveva fatto nulla per nascondere di aver sentito tutto, si limitò, con un incantesimo non verbale, a togliere l'incanto dalle proprie orecchie.
Alzò lo sguardo e si trovò di fronte un' Hermione con gli occhi spalancati e rossi di pianto. La guardò e lei abbassò la testa.
-ciao Malfoy.
-Weasley. – rispose incolore.
-ok, allora io tolgo il disturbo. Ci vediamo, ciao.
In fretta si dileguò, lasciando Draco e Hermione a guardarsi negli occhi. La ragazza si sedette sul divano accanto a lui, senza tuttavia toccarlo. Sapeva che lui aveva ascoltato tutto e si sentiva maledettamente in colpa per quello che le era uscito della bocca.
-Draco.. – provò a scusarsi, ma lui la interruppe subito.
-perché non me l'hai detto?
-Draco..
-dovevi dirmelo. Dovevi dirmi che non vuoi un figlio da me.
-non è così, Draco, lo sai.
-ma in fondo ti capisco, sai? Chi vorrebbe un figlio da un.. com'era? Ah si, un lurido, schifoso, figlio di Mangiamorte? – Draco si era alzato e la guardava dall'alto, con occhi di impenetrabile e freddo ghiaccio.
-non è così.
-certo che lo è! L'ho appena sentito!
-non è così ti ho detto! Io lo voglio questo bambino ma..
-ma cosa?!
-ma ho paura cazzo!! – il grido di Hermione si tramutò in pianto e Draco abbassò i toni.
Si sedette accanto a lei e allungò una mano per accarezzarla, ma la riabbassò. Non era ancora pronto.
-di cos'hai paura Granger?
-ho paura che tu mi abbandoni, perché non siamo pronti per sposarci, e non voglio che il mio matrimonio sia fatto per coprire una gravidanza inaspettata..
-io non ti lascio... Per il matrimonio non c'è bisogno di farlo subito. Possiamo aspettare quanto vuoi. Anzi possiamo aspettare che il nostro bambino cresca un po' in modo che sia lui a portarci gli anelli, ti va? – le disse con una luce negli occhi come se fosse quello che desiderava di più, e Hermione annuì.
-era solo questo il problema?
-no..
-di cos'atro hai paura?
-e se non sarò una buona madre? E se non mi vorrà più bene? E hai visto i miei fianchi?! Sono troppo piccoli! E poi deve passare una testa così da un buco che non è per niente grosso così!
-Granger, calmati. – le disse stringendola, mentre lei appoggiava la testa al suo petto – Andrà tutto bene, vedrai. Ci sarò io lì con te, d'accordo?
-d'accordo.
Rimasero abbracciati per tanto tempo.
-scusami per prima.
-non importa, non ti preoccupare.

-Ahi!
-Cosa?
-Ha scalciato..
Draco la guardò un attimo con un strano luccichio negli occhi.
-posso? – le chiese, facendo il gesto di alzarle il maglione.
-certo..
Il ragazzo appoggiò entrambe le mani sulla pancia nuda di Hermione, accarezzandola piano mentre un sorriso nasceva spontaneo sul suo viso.
La giovane madre rise tra le lacrime di commozione per quel gesto dolce e goffo, assolutamente non appartenente al carattere chiuso e freddo dell'uomo che aveva di fronte.
Il bambino, come se sentisse la presenza del padre, scalciò di nuovo ed Hermione, accarezzando una guancia del ragazzo, gli asciugò una lacrima che gli aveva rigato il viso.

Our Baby||DRAMIONE #WATTYS2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora