Capitolo 11

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Il caldo dell'estate cominciava a farsi sentire.
Marinette era nel suo letto che si rigirava cercando di prendere un po' di sonno.
Era rientrata dalla festa poco prima delle 2:00, ma in quel momento il sonno l'aveva abbandonata.

I suoi pensieri tornarono a quello che era successo qualche ora prima. La sua dichiarazione.
Non sapeva perchè lo aveva fatto, aveva semplicemente seguito il suo cuore.
L'eroe era entrato nel suo cuore proprio come aveva fatto Adrien qualche tempo prima, solo che con Chat lei era molto più aperta, con lui poteva parlare liberamente.

~~~

La mattina seguente tutti tutti i social parlavano della sua serata con Chat Noir.
C'erano foto e video che mostravano i due ragazzi ballare e sotto di queste c'era gente che si chiedeva se quella storia era duratura.

La corvina spense il cellulare e si sdraiò sul letto, sospirando.
Non le piaceva essere al centro dell'attenzione, ma ormai, da quando era Ladybug, c'era abituata.

Sentì vibrare l'apparecchio vicino a lei e si accorse che Alya le aveva mandato un messaggio invitandola ad uscire.
Dopo aver risposto, si preparò le scese per raggiungere gli amici a Place des Vosges.

~~~

Adrien era seduto in una delle panchine a Place des Vosges assieme a Alya e Nino e stava aspettando l'arrivo di Marinette.

"Ehi bro, hai sentito di ieri sera? Chat Noir è arrivato alla festa." Cominciò Nino.
"Credo le lo sappia, dopotutto la festa era a casa sua" lo ammonì Alya.
"S-si ho visto" disse il biondo facendo una risatine nervosa "Marinette!" Chiamò l'amica che era appena entrata nel parco.
"Ciao ragazzi. Perchè questa uscita?" Chiese subito lei.
"Era solo per stare un po' in compagnia. Ora che è finita la scuola dovremmo pur andare un po' in giro." La informò la mora.

Adrien si spostò un po' per permettere a Marinette di sedersi.
"Ma ora passiamo alle cose serie" le disse Alya con tono di una che aveva intenzione di scoprire la verità "cosa c'è fra te e Chat Noir?"

Marinette arrossì di colpo. Sapeva che prima o poi qualcuno glielo avrebbe chiesto.
"D-di cosa stai parlando?" Balbettò lei nervosa.
"Di ieri sera" fece la mora, alzandosi per andare davanti all'amica per vederla meglio "ieri sera tu e Chat Noir avete ballato insieme, come mai?"
"N-non lo so" era più nervosa che mai e cercava di cambiare argomento, invano.
"C'è qualcosa fra te e Chat Noir?" La domanda fatidica provenì da Nino.

La corvina indugiò nel rispondere.
"N-no. Non c'è niente tra noi." Rispose ferma.
Le fece male dire così, molto.
Le sembrava quasi di aver tradito Chat.

Adrien impallidì di colpo.
"C-cosa?" Domandò.
"Marinette ha appena detto che non c'è nulla tra lei e Chat Noir" gli rispose Alya.
Non ci poteva credere. La sera prima entrambi si erano dichiarati e in quel momento sembrava che ciò che era accaduto quella notte era un ricordo lontano, una stupidaggine.

"Scusate. D-devo andare" disse Adrien. "Ehi, dove vai?!" Esclamò Nino.
Adrien non lo ascoltò e aumentò il passo.

Marinette rimase a guardare la scena non capendo. Era successo tutto dopo che aveva detto che non c'era nulla tra lei e Chat.
Ripensarci le faceva troppo male. Aveva detto di non amarlo quando in realtà era tutto il contrario. Stava quasi per piangere.

Finse di ricevere una chiamata al cellulare "si, arrivo Mamma" mentì. Voleva andarsene. Quei dialoghi l'avevano fatta troppo soffrire e a quanto pare non era l'unica.

Salì in camera sua e si mise a sedere sulla chaise longue.
Ora una lacrima rigò il suo viso. Ma cosa aveva fatto.
Per proteggersi dalle domande altrui aveva mentito, aveva mentito sui suoi sentimenti.

Il tempo scorreva, ma lei era ancora lassù, rinatanta nel suo rifugio, immersa nei suoi pensieri, pensando a Chat. Chissà se quella notte sarebbe venuto a farle visita.

Il pomeriggio stava lasciando posto alla sera, ma di Chat Noir non c'era l'ombra.
Marinette si stava tormentando dall'idea che lui non sarebbe più venuto. Credeva che in qualche modo avesse potuto sentire ciò che aveva detto quella mattina, in effetti aveva ragione.

La corvina salì sul balcone.
Appena aprì la botola notò subito una figura bianca risaltare nell'oscurità.

"Buonasera, Marinette " disse in tono freddo alla ragazza.
"C-chi sei?" Chiese spaventata.
Quella persona si girò veso di lei, rivelando la sua identità.
"C-chat Noir?!" Fece lei con le lacrime agli occhi "cosa ti è successo?" Domandò avvicinandosi sempre di più a lui.
Afferrò Marinette per un braccio, stringendolo.
"Bene, bene. La mia piccola Marinette." Ghignò lui.
"Lasciami andare" si ribellò lei, ma la stretta di Chat era troppo forte.
"Tranquilla, Chat Blanc non ti farà del male. Per ora." Si presentò parlando in terza persona.
La ragazza urlò.
"È inutile che urli, nessuno protrà aiutarti" le fece notare lui, facendo una risatina.
"Cosa vuoi da me?" Domandò lei, gridando.
Lui non rispose.
Con una mano le alzò la faccia, stringendo così forte che i suoi artigli le procurarono una ferita sulla guancia.
Quello non era Chat, non aveva i suoi occhi verdi, non aveva il suo sorriso, non aveva niente di lui.
Restò ad osservare la corvina che tentava di staccarsi dalla sua presa, la vedeva piangere, la vedeva soffrire. In quel momento non si rendeva conto di ciò che stava facendo, era come controllato, cercava di opporsi, ma colui che lo stava manipolando era troppo forte.

Lasciò andare Marinette che si accasciò a terra con gli occhi lucidi per il pianto, singhiozzando.
Questa volta non fu come qualche giorno prima, Chat non andò a consolarla, non poteva non era lui, lui non avrebbe mai fatto soffrire la sua principessa.

Chat Blanc restò fermo in piedi, impassibile, guardando la scena dall'alto in basso.
Chat Noir non era in quel modo.

"C-cosa ne hai fatto di Chat Noir" riuscì a dire Marinette.
"Chat Noir non è qui. Dopotutto, sei stata tu a dire che non lo ami, no?" Disse ghignando.
La corvina continuò a piangere, aveva ragione, lo aveva detto, ma questa era l'ultima cosa che pensava. Amava il suo gattino, lo amava troppo.

"Ti sbagli" ribattè lei "ti sbagli di grosso. Io lo amo."
Si avvicinò a colui che la aveva appena ferita alla guancia.
"Chat Noir, io ti amo, capito?" Sussurrò, piangendo, all'orecchio di Chat Blanc.

Si avvicinò la lui sempre di più e lo baciò, proprio come aveva fatto per San Valentino, ma quella volta era un bacio vero.

Una farfalla bianca volò in cielo e Chat riprese il suo colore naturale.
Restò ad osservare colei he aveva davanti. Era consapevole di averle fatto del male, anche se involontariamente.
"Ti amo principessa, non te lo dimenticare" le sussurrò una volta ripresa coscienza di se stesso.
"Scusa" mormorò lei ancora con le lacrime agli occhi "scusa se al parco ho detto quelle cose. La verità è che anch'io ti amo, troppo"
La abbracciò.

"Non permetterò che nessuno ci separi. Adesso, griderò a tutta Parigi che sei mia, griderò che ti amo" le disse facendo qualche passo verso la ringhiera del balcone "anzi, lo griderò a tutto il mondo."
Si girò nuovamente verso la ragazza e andò verso di lei.
"Ti amo" le sussurrò.
"Non dovevi gridarlo a tutto il mondo?" Domandò lei sorpresa.
"Tu sei il mio mondo" la informò, baciandola.

Ciao♡
Eccomi finalmente tornata!!
Nuovo capitolo finito e anche questo incentrato soprattutto nella MARICHAT💞

Grazie renee_piccolo che dopo la nostra videochiamata ho avuto qualche idea caruccia💘🐱

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

(In settimana cercherò di aggiornare pure l'altra storia)

(Scusate per eventuali errori)

Alla prossima❤😚

INNAMORATA DI TE || Miraculous   [Completa]Where stories live. Discover now