ichi

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"oggi mangerai?"

"no."

"non fa bene alla tua salute."

"lasciami solo."

¤

"defsoul, amico mio!" qualcuno incredibilmente biondo colpì la schiena di jaebum mentre stava pensando ai fatti suoi e si godeva il pranzo al suo solito tavolo.

"quante volte ti ho detto di non chiamarmi cosí in pubblico? cristo" jaebum sbuffò, roteando gli occhi. diede un piccolo morso al suo sandwich mentre il precedentemente menzionato ragazzo biondo si avvicinò a lui. accanto a lui c'era qualcuno di più carino e maturo di lui. era un mistero come quei due potessero essere amici.

jinyoung diede improvvisamente una gomitata a jaebum, una persona che aveva passato tutto con lui. lo ying al suo yang; il sale al suo pepe. ma non in un modo romantico, ovvio. loro sono solo amici gay.

"hey. quello non è il ragazzo di cui stavi parlando? chan doyoung o quel che è?" sussurrò urlando jinyoung. jaebum ingoiò il suo boccone e girò la testa. vide un ragazzo seduto con i suoi due amici, che parlava ma che non aveva niente da mangiare davanti a lui.

quello doveva essere per forza choi youngjae.

"dio, sul serio non sta mangiando niente? lo sta facendo da ormai un mese. qual è il suo obiettivo?" jaebum scosse la testa in disapprovazione anche se in fondo era preoccupato. guardando la sua restante metá del panino, non poteva far a meno di pensare quanto dovesse essere affamato quel ragazzo.

"sta cercando di perdere peso?" propose jackson, il ragazzo biondo.

"magari ha avuto una colazione abbondante?" suggerì il ragazzo seduto accanto a jackson, anche conosciuto come mark.

"a meno che tu non voglia fare qualcosa al riguardo, dovresti semplicemente ignorarlo" borbottò jinyoung facendo spallucce, mandando via delle ragazze che sghignazzavano mentre passavano accanto al loro tavolo. "non ti importa di lui, vero?"

"no... non credo" disse jaebum mentre dava un altro morso al suo pranzo, le sue guance si gonfiarono per la quantitá di cibo. questa era una bella bugia, comunque; lui sperava davvero di poter almeno parlare con youngjae e scoprire quale fosse il suo problema. "ma sto cercando di avere il suo numero."

gli altri tre fissarono jaebum in totale shock, ognuno di loro si fermò da quel che stava facendo, spalancando gli occhi.

jackson fu il primo a riprendersi e a parlare. "aspetta aspetta, ci stai provando con lui?" chiese senza pensarci molto, il che gli causò uno schiaffo da parte di jaebum.

"no, non è quello che intendo. credo solo che lui sia...tipo... carino" ammise finalmente parlando più lentamente. abbassò il mento dopo quella sconfitta e nascose il suo viso, sperando che gli altri non vedessero il suo evidente imbarazzo.

"jaebum sta per trovare l'amore dopo tutti questi anni? clicca qui per scoprirne di più--" scherzò mark ridendo del suo stesso umorismo. jackson si unì a lui, ma ad essere sinceri, trovava ogni battuta di mark esilarante.

"non ti aiuterò in questo" dichiarò jinyoung alzando entrambe le mani in aria, segno che ne voleva stare fuori. (2 out, 3 out, etc.) (la frase sarebbe"i'm out" e non credo di dover dare spiegazioni lol)

jaebum aggrottò le sopracciglia e dovette pensarci per un attimo.

era stato uno dei ragazzi più popolari da quando era al primo anno di liceo, era principalmente per il suo aspetto e per i suoi amici ricchi che aveva guadagnato questo titolo, ma quegli amici erano davvero importanti per lui. le dichiarazioni amorose ormai erano diventate noiose per lui, dal momento che ne riceveva così tante, e qualche pettegolezzo che diceva che se la facesse con questa o quella ragazza circolavano per il campus. ovviamente, chi aveva fatto partire quei pettegolezzi non poteva sapere che lui fosse etero quanto il fattore esponenziale. ("he's as straight as exponential growth" non sapevo come tradurla perchè in italiano non ha molto senso, ma per farla breve, jaebum è gay)

d'altra parte, poteva dire che choi youngjae era uno di quei ragazzi di cui ogni tanto di dimenticavi della sua esistenza in classe.

come lo avrebbe gestito?

cercò nel suo zaino e trovó un muffin impacchettato.

¤

"mi sono ricordato che ho una cosa da fare, torno subito."

jaebum si precipitò nella sua classe di inglese, con lo zaino che per poco non cadeva dalla sua ampia spalla. una volta arrivato lì, controllò la porta e ringraziò dio del fatto che fosse aperta. camminò fino al banco che sapeva essere di youngjae alla quarta ora, ovvero quella subito dopo il pranzo.

"quaderno..." mormorò a se stesso mentre rovistava di nuovo nel suo zaino, cercando un pezzo di carta. ma dato che non riuscí a trovarne uno lo strappó dal suo quaderno. scrisse in modo disordinato in inglese:

have class and then... eat :)

mise il biglietto sotto il muffin e lo lasciò sul banco.

sperava sul serio che l'avrebbe mangiato.


ho iniziato questa traduzione perchè ho amato questa storia e mi ha fatto anche emozionare ad essere sinceri, e nnt enjoy~

this story belongs to @jaeholics

breakfast delivery - 2jae [italian translation]Where stories live. Discover now