yon

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"..."

"perchè non mi parli? è perchè ti ho fatto piangere?"

"..."

jaebum infilò le mani nelle tasche della sua felpa mentre passeggiava accanto al silenzioso youngjae.

"mi dispiace davvero tanto di averti messo a disagio, non volevo. dico davvero."

"non..importa" balbettò youngjae mentre girava la testa da un lato, rifiutando di guardare lui e la sua stupida, bellissima faccia.
prese dal suo zaino bianco il panino che gli era stato offerto dall'anonimo.
il viso di jaebum si illuminò quando lo notò, ma sapeva che doveva comportarsi come se nulla fosse.

"stai mangiando?" chiese, anche se si pentì immediatamente nel momento in cui le parole gli uscirono dalla bocca. non voleva sembrare insensibile o altro, specialmente dopo aver visto youngjae piangere così facilmente quel giorno a pranzo.

le mani di youngjae scartarono il panino ancora più lentamente quando glielo chiese, ma ciò nonostante lui non vedeva l'ora di mangiarlo. e questo era tutto quello che jaebum voleva vedere.
"è...una cosa che mi ha dato una persona. vuole che io mi rallegri dopo aver pianto o...una cosa del genere" mormorò il minore, dando un grosso morso al suo panino. le sue guance si alzarono in un sorriso quando si rese conto di quanto fosse buono; jaebum doveva soffrire in silenzio a quella visione cercando di non urlare.

"um... per quanto camminerai ancora con me?" chiese improvvisamente youngjae con il boccone di prosciutto e formaggio in bocca.

"oh- uh, non so. sono un po' annoiato, quindi..." jaebum si allontanò, sperando che l'altro capisse il suo intento e gli chiedesse di uscire.

"okay. divertiti allora" disse un po' troppo duramente, girando l'angolo senza nemmeno salutare jaebum. mentre il ragazzo che era appena stato rifiutato rimase in silenzio a fissare la schiena di youngjae che diventava sempre più piccola.

anche se era ferito dal freddo rifiuto che aveva ricevuto, la sua determinazione aumento ancora di più. si disse che i suoi trucchi stavano funzionando e si promise che entro la fine della scuola, lui e youngjae avrebbero passato le notti a messaggiare.
oh, come adorava questa idea.

jaebum controllò il suo portafoglio prima di avviarsi verso il solito supermercato.

¤

fu un caso che jinyoung stesse passando proprio dove stavano circondando youngjae contro il muro. un gruppo di tre belle ma arroganti ragazze stavano squadrando il povero ragazzo. jinyoung, interessato a vedere cosa stesse succedendo, si nascose dietro una porta e guardò come si svolgeva la situazione.

"non ti avevo detto di fare il lavoro per me?" sogghignò una di loro.

"l'insegnante ha detto che prendiamo una D se solo uno di noi fa il lavoro" disse youngjae a bassa voce mentre il suo corpo sembrava diventare un tuttuno con il muro.

"non gliene frega tu sei abbastanza intelligente da risolverlo da solo, non è cosí?" disse una ragazza più alta della precedente incrociando le braccia. jinyoung era piuttosto disgustato da quello a cui stava assistendo, ma sapeva che era meglio non interferire. dopotutto youngjae doveva essere in grado di trovare un modo per uscire dal guaio in cui si era cacciato.

la prima ragazza ghignó e si avvicinó all'orecchio di youngjae, sussurrando semplicemente poche parole. nonostante le sue labbra esageratamente lucide si mossero a malapena, quel poco che disse era stato abbastanza da farlo rimanere devastato. le ragazze se ne andarono subito dopo, ridacchiando tra di loro per farlo pesare ancora di più al timodo, introverso choi youngjae.

jinyoung notó che era il momento adatto per uscire allo scoperto. con le sue mani nascoste in modo figo nelle tasche dei pantaloni si pavoneggiò fino all'entrata dove incontró per caso youngjae. stavano camminando uno di fianco all'altro, l'atmosfera tra di loro era piuttosto strana.

"hey, tu" disse jinyoung. "stai cercando di fartela ronzare intorno? hai una strana cotta per lei?" youngjae scosse la testa violentemente.

"mh. come pensavo. allora perchè glielo lasci fare?"

"non posso farci niente..."

"ti ha minacciato con qualcosa, non é cosí?"

youngjae scosse di nuovo la testa, questa volta più lentamente. "non era una minaccia. lei mi ha solo... detto una cosa"

jinyoung inarcò le sopracciglia. "che cos'era?"

"non te lo dirò, non posso" continuava a scuotere la testa che a un questo punto era diventato un segno di rifiuto. prima che jinyoung potesse dire qualcosa, scappò improvvisamente e scomparve lungo il corridoio.

"..."

questa era sicuramente una cosa da dire a jaebum.

¤

youngjae entrò a disagio alla sua ultima ora della giornata: inglese. negli ultimi giorni era sempre stato impaziente di iniziare quella lezione (beh, più del solito direi). qualcuno che aveva deciso di restare anonimo era abbastanza gentile da lasciargli del cibo, notando che non aveva mangiato. solitamente, si sarebbe maledetto per aver dato un morso di carboidrati o zuccheri. ma non lo faceva quando si trattava di quel muffin o panino.

come si aspettava, ma non troppo, c'era qualcosa sul suo banco. si sedette sulla sua sedia, posò il suo zaino, e come prima cosa guardò di cosa si trattava. era un grosso pezzo di pane morbido con all'interno un ripieno di fagioli rossi. al cosidetto "raggio di sole" si formò immediatamente un sorriso quando prese il panino tra le mani. sinceramente non credeva al fatto che qualcuno stesse addirittura sprecando il suo tempo per fare questo per lui.

come le volte precedenti, c'era un biglietto che era stato strappato con non curanza da qualche quaderno, e ancora meno curata era la calligrafia. per qualche ragione era sempre scritto in inglese, forse era questo che lo rendeva ancora più coinvolgente.

youngjae mise il panino dentro lo zaino senza esitazione quando l'insegnante entró il classe. aveva ancora il pezzo di carta in mano e lo lesse, i suoi occhi si spalancarono. il messaggio era più lungo del solito e con ogni riga che leggeva rischiava sempre di piú di piangere.

whatever they told you,
don't listen to them.
they don't know you.
they aren't you.
they're liars and they're only trying to discourage you.
instead...
you should trust in yourself
and then...
eat :)

breakfast delivery - 2jae [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora