11. Sweet like marshmallows

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«Che sia chiaro, questa è l'ultima volta.» ammonì Louis in tono serio «Non voglio perdere la voce.»

«Boo!» esultò Doris, battendo le manine e colpendo accidentalmente Ernest, seduto al suo fianco sul bancone della fioreria.
Il bimbo si imbronciò per un momento, ma venne immediatamente distratto dalle finte mosse di karate di Louis, che si agitava ridicolmente davanti ai due gemellini.

«Il ritornello è la parte migliore» assicurò il ragazzo, allungando di scatto un braccio per colpire i nemici invisibili e iniziando a cantare. «E sarai veloce come è veloce il vento»
«Ha!» esclamò Ernest.
«E sarai un uomo vero senza timori»
«Louis, i gerani!» gridò Johannah quando la mano del figlio mancò per un soffio il vaso appoggiato sul bancone.
«E sarai potente come un vulcano attivo» Louis fece qualche altra mossa per far ridere i fratellini. «E sarai- No, non c'è un altro pezzo.»

«Boo!» si lamentò Doris, volendo che il fratello continuasse a cantare.
«Na-ah, piccola. Non puoi darmi ordini se non fai parte dell'Armata Cinese.»
La bimba agitò le manine per imitare le sue mosse, ma finì per rotolare all'indietro e sbuffare qualche versetto infastidito.
«A'mata!» esclamò invece Ernest, approfittando della vicinanza di Louis per colpirgli il livido viola ben visibile sul mento.
«Ohi!» sussultò il ragazzo, ritraendosi con espressione esageratamente offesa «Disonore su di te, disonore sulla tua mucca!»

Ernest scoppiò in una risatina bavosa, mentre Doris si tirava su e ridacchiava a sua volta per l'espressione buffa di Louis.
«Voi due siete il disonore della famiglia Fa. Non vi inviterò alle mie battaglie e vincerò da solo contro i cattivi.»
«No» s'intristì Doris.
«Oh sì, Super Tommo non porta con sè i due piccoli traditori.» replicò Louis, chinandosi sui fratellini e sommergendoli in un abbraccio che doveva sembrare minaccioso. «Vi userò come esche per attirare i cattivi nella mia trappola.» continuò facendoli ridere «E poi vi mangerò crudi.» Si caricò i bimbi sulle spalle e finse di mordere le loro gambe, mentre i due ridevano e si contorcevano per liberarsi. «Mmh, bambini innocenti, il mio spuntino preferito!»
«Noo!» rise Doris.
«Perchè no, ormai mi è venuta fame.» replicò Louis, voltandosi verso l'entrata della fioreria quando notò una sagoma davanti alla porta. «Hazza» sobbalzò.

«Ciao, mangia-bambini.» sorrise intenerito Harry «Come stai?»
«Ho fame. E questi due non sono nemmeno conditi.» rispose Louis, riportando i fratellini sul bancone e sporgendosi a mordicchiare il nasino di Ernest. «Ti manca un po' di sale, piccolo.» disse al bambino, che ridacchiò e si nascose dietro Doris.
Louis sorrise e tornò a girarsi verso Harry, che nel frattempo era entrato nel negozio e aveva salutato Johannah.

«Ho portato qualcosa per voi.» stava dicendo il riccio, frugando nello zaino appena appoggianto davanti alla cassa. «Per ringraziarti di tutte le cene che mi hai preparato.» aggiunse rivolto a Jay.
«Caro, non ce n'era assolutamente bisogno» sorrise lei «Aiutarti con quelle piccole sciocchezze non è mai stato un peso.»
«Non erano affatto sciocchezze.» ribattè Harry «Ecco, per voi.» disse porgendo alla donna un contenitore da cucina.

Johannah lo prese con espressione sorpresa e ne aprì il coperchio, rivelando tre file di cupcakes dall'aria deliziosa. «Oh, Harry, così mi farai morire» sorrise «Dovrò nasconderli prima che il resto dei miei affamati figli li trovino.»
«Ho fatto anche i brownies.» aggiunse Harry, prendendo un secondo contenitore dallo zaino e porgendolo a Johannah «Avevo la mattinata libera, quindi...»
«Wow, questo... Oh, caro, sei così gentile.» rispose emozionata Jay, facendo il giro del bancone per abbracciare il ragazzo e stampargli un bacio sulla guancia.

Solitary Run || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora