15. Photos and weird pancakes

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Quando Harry si svegliò, alle quattro e mezza di venerdì mattina, si rese conto solo confusamente di alcune cose un po'... insolite.
Primo, era nudo.
Secondo, Louis era abbracciato a lui - e c'era il lenzuolo a coprirgli la visuale, ma era piuttosto sicuro che fosse nudo anche lui.
Terzo... Oh Dio, stava per vomitare.

Cercando inutilmente di reprimere un lamento si mise a sedere sul materasso, districandosi con fatica dall'abbraccio di Louis e scivolando sul pavimento. Merda, non sarebbe mai arrivato in tempo. Il bagno era troppo distante.
Ma il solo pensiero di vomitare lì vicino a Louis lo fece sentire ancora peggio, perciò raccolse tutte le sue (poche) forze e strisciò fuori dalla camera, aggrappandosi alla porta del bagno per aprirla e infine trascinandosi fino al water.
Vomitare faceva schifo.
«Merda» biascicò stremato, tenendosi alla tazza e sentendo un altro conato risalirgli la gola.
Vomitare faceva davvero schifo.

Gli ci vollero dieci minuti buoni prima di sentirsi un pochino meglio, e allora si fidò a sedersi sul pavimento freddo. Centinaia di brividi gli percorsero immediatamente il corpo, e solo in quel momento si ricordò del perchè fosse nudo.
E... oh. Oh merda, aveva fatto sesso con Louis?
Oh no, oh quello era terribile.

Terribile?, si chiese poi, passando ad analizzare velocemente le proprie condizioni fisiche.
A parte il dolore martellante alla testa e la nausea da post-sbornia, non si sentiva "terribile". Anzi. Si sentiva da Dio. Si sentiva così bene che avrebbe potuto iniziare a volare, o a correre sull'acqua. Percepiva una sorta di lieve indolenzimento lungo tutto il corpo, ma era di un bel genere: come quando si nuota troppo a lungo e poi i muscoli iniziano a formicolare per la stanchezza. E adesso quella sensazione era molto più forte, ma anche molto più piacevole. Sì, decisamente sì.
Come era riuscito a sopravvivere fino a quel giorno senza avere Louis in quel modo? Cristo, aveva sprecato un sacco di tempo senza accorgersi di chi aveva nel proprio letto. Era definitivamente tonto.

«Hazza?»
Harry si risvegliò dai propri pensieri alla voce arrochita di Louis, e dimenticò totalmente di respirare quando il ragazzo si presentò davanti a lui nudo. Tipo, completamente nudo. Cioè, proprio... nudo.
«Styles, la mia faccia è quassù» lo prese in giro Louis «E ti ho fatto una domanda.»
Nonostante i suoi sforzi, tutto ciò che uscì dalla bocca di Harry fu un «Uhm?»

Louis roteò gli occhi. «Lo prendo come un sì. Ti porto l'acqua.»
Il riccio perse di nuovo contatto con la realtà non appena Louis si voltò, perchè il suo culo era... Wow. Solo, non c'erano parole per descriverlo.
A quel punto capì di dover fare qualcosa per continuare a vedere tutta quella meraviglia e «Non vestirti!» gridò dietro al maggiore, facendolo scoppiare a ridere. La sua testa martellò tremendamente forte, ma era sicuro che ne fosse valsa la pena.

«Mai pensato di farlo» replicò Louis, tornando con una bottiglietta d'acqua e sedendosi sul pavimento accanto a lui. Rabbrividì al contatto con le piastrelle gelide, e si appiccicò al fianco del riccio per avere un po' di calore. «Ecco, bevi» lo esortò poi, aprendo la bottiglietta e avvicinandogliela alle labbra.
Harry la prese e mandò giù un sorso, prima di fermarsi e controllare che non risalisse. Fortunatamente il suo corpo sembrava molto ben disposto a ricevere acqua, così svuotò velocemente il resto della bottiglietta.

«Meglio, adesso?» domandò Louis, accarezzandogli il lato della coscia con aria premurosa, e Harry annuì. «Torniamo a letto o ti viene ancora da vomitare?»
«No, il letto va bene» assicurò il riccio, schiarendosi la voce terribilmente rauca. «Perchè tu non stai male?»
«Reggo l'alcol meglio di te.» ammiccò il più grande «Inoltre, tu hai bevuto come una spugna.»
«Non voglio più farlo» lamentò Harry, lasciandosi aiutare per alzarsi in piedi.

Louis lo sostenne finchè non fu sicuro che non avrebbe vomitato di nuovo, poi tirò lo sciacquone e aprì la finestra per far passare un po' d'aria fresca nel bagno. A quel punto riaccompagnò Harry in camera e lo fece distendere, coprendolo bene prima di sistemarsi al suo fianco. «Tutto bene?»
«Mh-mh» annuì il riccio, rannicchiandosi vicino a lui e appoggiando la testa sul suo petto.
Louis sorrise e se lo strinse addosso per accoccolarsi in quel calore piacevole, e in poco tempo entrambi si erano già riaddormentati.

Solitary Run || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora