11. Stay Strong.

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"Ogni amore, ogni scelta, ogni strada...Sono inevitabilmente legati al nostro passato."

#Justin

Ormai era più di mezz'ora che tenevo Demi stretta a me, e sinceramente non volevo muovermi, avevo il terrore di perderla, e forse sarebbe successo...Perdeva troppo sangue dal braccio, lei diceva di stare bene, che era normale. Normale, sapere che per lei era "normale" vedere del sangue uscire dal suo braccio, sentire dolore e bruciore, metteva i brividi, Dio solo da quanto aveva sofferto e non potevo peggiorare la situazione, no. - Devi farti vedere da un medico.- Dissi a bassa voce accarezzandole i capelli, adoravo farlo...Ricordavo che quando eravamo più piccoli ci sdraiavamo per terra ed io le accarezzavo i capelli, non sapevo neanche io perché lo facevo, ma amavo farlo. Sospirai e mi sollevai leggermente da terra, lei continuava a tenere la testa sul mio petto, non so se lo faceva per vergogna...Ma speravo di no, sarebbe stato orrendo pensare che si vergognasse per quello, non volevo che lo fosse...Non doveva esserlo. - Demi, ti prego...Stai perdendo troppo sangue.- Dissi preoccupato osservandogli il braccio, distolsi lo sguardo...Odiavo vedere quel sangue, odiavo sapere che era stat colpa mia, sapevo che era colpa mia. - Non...Non posso farmi aiutare, non posso.- Disse con voce flebile portandosi una mano sul taglio, scossi la testa e la guardai - Certo che puoi farti aiutare, devi.- Dissi serio, le sospirò e scosse la testa alzandosi dal mio petto - No che non posso, sono la figlia di uno degli uomini più ricchi e conosciuti nelle società, non posso rovinare questa sera...Lui,lui...Non me lo perdonerebbe, non questa volta.- Disse abbassando il volto cercando di nascondere le lacrime che ripresero a scendere lungo il suo viso, mi irrigidii a quelle parole - Cosa dovrebbe perdonarti? Lui è quello che deve chiedere scusa, lui mi ha allontanato da te, lui ti ha portata ad odiarmi...Lui ci ha impedito di vivere una vita insieme, non sei tu che devi scusarti...È lui, solo lui.- Dissi forse alzando un po' troppo la voce, lei mi guardò e in quel momento sembrò cambiare tutto, in una frazione di secondo, si sentiva la tensione tra di noi...- È vero, lui ti ha allontanato da me...Ma tu cos'hai fatto per impedirglielo? Cos'hai fatto Justin? Niente, assolutamente niente. Non sei rimasto, e non sei neppure tornato quando hai saputo del mio crollo, anche se sapevi che eri il principale artefice del mio dolore, tu non sei mai tornato da me, mai.- Disse quasi con disprezzo, mi alzai e chiusi le mani in due pugni - Credi che non volessi restare? Credi che non sarei tornato? Certo che l'avrei fatto. Solo che mio padre me lo impediva, ed ancora adesso lo fa. Dice di starti lontano, dice che riavvicinarmi a te non porterebbe a nulla di buono.- Dissi guardandola verso il basso, trattenne delle lacrime e sorrise con amarezza - Non sei neanche in grado di lottare per quello che vuoi, o forse sei in grado di farlo...Ma per me non l'hai fatto, forse anche perché non mi hai mai voluta realmente.- Disse tutto d'un fiato, quelle parole mi trafissero il cuore, lascia cadere a terra il blocco da disegni che ancora tenevo in mano, ed indietreggiai fino alla porta del bagno...- Hai ragione su una cosa...Non sono mai stato bravo a lottare per quello che voglio, ma ti assicuro che tu fai parte delle cose che voglio, e farò il possibile per averti.- Dissi guardandola prima di uscire dalla stanza...Appena fui in corridoio mi scontrai con qualcuno, imprecai e guardai di fronte a me, un biondino mi guardava con occhi lucidi...Lo fulminai con lo sguardo prima di passargli accanto con l'intento di andarmene - Dov'è lei?- Mi chiese con voce incerta, mi girai e lo guardai confuso...Come faceva a sapere chi ero? Come faceva a sapere che conoscevo Demi? Indicai la porta e, senza aggiungere altro, scesi al piano di sotto...Nella sala principale regnava uno strano silenzio, notai il coglione del ragazzo di Demi su un tavolo con accanto George, alla vista di quell'uomo mi si gelarono le vene, poi vidi mio padre accanto a lui e gli sorrideva, mi venne voglia di andare ad urlargli addosso, ma mi fermai non appena Lovato iniziò il discorso con il nome di lei - Demi, mia figlia...Un giorno prenderà il mio posto nella società - Iniziò sorridente, una morsa mi si formò nello stomaco, al solo pensiero di Demi dietro una scrivania, stavo male...Quello non era il suo posto, lei doveva disegnare...Non era la sua vita quella, come non lo era la mia. -...E sono felice che ad aiutarla ci sarà il figlio del mio migliore amico, Cole.- Continuò fiero indicando il ragazzo accanto che sorrise ringraziandolo, dovevo esserci io al posto di quel coglione...Io avrei potuto rendere felice Demi, solo io potevo. Poi la mia convinzione svanì quando George concluse il discorso guardandomi negli occhi - E sono lieto di annunciarvi il matrimonio di mia figlia e mio genero, il 6 Luglio dell'anno nuovo....Siete tutti invitati.- Disse sorridente per poi brindare, in quel momento mi sentii il mondo crollare addosso...Demi, la mia Demi si sposerà - No...- Sussurai con occhi lucidi, era troppo presto, non doveva succedere, non così presto, non ora che ero tornato per restare...Ma si vedeva che il destino non voleva che accadesse, forse io e Demi non eravamo destinati a stare insieme, e forse non lo saremmo mai stati. Pensai a lei, pregando che stesse bene, e alle parole di poco fa "Non sei neanche in grado di lottare per quello che vuoi" Era vero, aveva perfettamente ragione...Non ero in grado di lottare per quello che volevo, e forse avevo capito tutto troppo tardi. Mi ero reso conto di amarla ancora, mi ero accorto di voler vivere una vita con lei...Perché una vita senza lei, non era vita. Ma adesso...Tutto era svanito, lei stava per sposarsi, e anche se non era quello che lei voleva, io non potevo mettermi in mezzo...Probabilmente sarei scappato, come ero abiurato a fare, scappavo. Sarei scappato perché non potevo sopportare l'idea di vederla camminare all'altare, perché non potevo cambiare nulla, anzi forse potevo...Ma non ci sarei riuscito, e così sarei scappato, ma questa volta per sempre...Avrei iniziato una nuova vita una vita senza Demi, una vita che poi vita non sarebbe mai potuta essere sapendo che lei stava soffrendo, perché l'avrei abbandonata di nuovo, perché ero un codardo, un fifone...Perché avevo provato ad amare, stavo amando la persona giusta al momento sbagliato.

Take Me Away.(A Justin Bieber FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora