Capitolo 17

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CAPITOLO 17

Eravamo in macchina da dieci minuti e né io né Zayn avevamo ancora aperto bocca così mi decisi a parlare per prima.

<< Quanto manca? >> non avevo la minima idea di cosa dire perciò optai per una domanda

<< circa quaranta minuti Ali... >> rispose lui serio senza degnarmi di uno sguardo

<< ah ok >> non sapevo che dire sinceramente

<< perché? >> domando lui notando che per il nervosismo avevo preso a torturarmi le mani

<< così >> risposi girandomi verso di lui che ancora non mi degnava di un minimo sguardo

<< dimmi il perché Ali?! >> continuò Zayn alzando di poco la voce. Non capivo perché si stava arrabbiando. Che avevo fatto? Decisi comunque di non rispondere e di girare la testa per guardare fuori dal finestrino il paesaggio che scorreva veloce. Poco dopo sentii una mano stringersi sulla mia gamba in modo prepotente. Mi girai subito verso Zayn che ancora non mi degnava di uno sguardo mentre avevo un espressione confusa in viso.

<< mi vuoi rispondere! >> disse con tono incazzato e stingendo ancora un po' la mia coscia mentre io mi ostinavo a non rispondere. Resistetti per altri cinque minuti senza rispondere fino a quando il dolore alla gamba dovuto alla morsa della sua mano non fu troppo forte da poter resistere oltre.

<< ho semplicemente sonno... anche se ho riposato un po' in aereo >> mi affrettai a dire. Finalmente la sua presa diminuì fino a fargli togliere la mano da sopra la mia gamba.

Per tutto il resto del viaggio rimasi in silenzio. Zayn continuava a guidare e sembrava ancora molto incazzato anche se non ne capivo il motivo e forse non lo avrei mai capito.

Verso le otto arrivammo davanti ad una casa molto carina situata a circa dieci minuti di camminata dalla città. Il posto era fantastico nessun vicino indiscreto e soprattutto un enorme giardino con tanto di gazebo con tavolino e sedie in vimini e una piscina dove poter fare il bagno d'estate. Beh non potevo aspettarmi chissà cosa dalla casa di un colonnello di marina militare ma pensavo che vivesse in modo più modesto e non così. Da fuori la casa sembrava davvero molto bella e si poteva capire benissimo che aveva due piani più mansarda.

Zayn iniziò a incamminarsi verso l'entrata così io lo seguii. Salimmo le scalette che ci separavano dalla porta e ci ritrovammo sotto un porticato. Lui bussò e subito una bambina di circa sette anni ci venne ad aprire.

<< ciao Zay!!!!! >> lo salutò la bambina saltando al collo del moro tutta sorridente

<< ciao piccoletta >> disse stringendo la piccola creatura tra le sue braccia e rivolgendole un sorriso caloroso

<< e tu chi sei? >> domando la bimba sorridendomi cordialmente

<< io sono Alice >> risposi sorridendo appena alla piccola davanti a me

<< ahhhh... piacere Alice io sono Safaa >> rispose prendendomi per mano e portandomi con lei dentro casa

<< piacere tutto mio >> dissi seguendola senza opporre resistenza

<< mammaaaaaaaa!!!!!!! >> urlò Safaa a Trisha

<< che c'è piccola?! >> urlo la donna entrando di corsa davanti alla porta

<< mamma è arrivata la ragazza di cui parlava papà >> disse Safaa iniziando a saltellare

<< e tu hai urlato per questo? Mi hai fatta spaventare piccola pensavo ti fossi fatta male >> disse Trisha con un sospiro di sollievo mentre la bambina rideva << comunque sono felice di averti in casa mia Ali... è tanto che non ci vediamo >> continuò la donna rivolta a me

Army - Zayn Malik[z.m.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora