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"Corri Ash, se dovesse vederci qualcuno della mia famiglia potrei considerarmi morta." Gli sussurrai, appena arrivati sul vialetto davanti casa.

Mi fissò ridendo ma quando capì che non stavo scherzando, mi prese la mano e, incappucciati, iniziammo a correre verso la sua moto.

"Tieni, metti il casco Lexi e tieniti forte a me." Disse porgendomi un casco gigante e fighissimo.

"Dove dobbiamo andare Ash?" Chiesi preoccupata, non potevo andare via senza una meta precisa. Giusto?

"È a circa un'ora da qui, hai altre domande da fare? Sei una rompipalle proprio come tuo fratello." Rispose alzando gli occhi al cielo.

"Ehi, non è vero! Se sono così rompipalle allora faccio prima a restare a casa, no?" Chiesi provocandolo.

"Sta' zitta, mocciosetta. Andiamo che è tardi. E ripeto: tieniti stretta a me e non mollare mai la presa." Disse, evitando la mia domanda.

Feci come disse lui, e non appena allacciai le mie braccia alla sua vita, partì come un razzo.

Era rilassante stare così, e come se non ci bastasse, provavo sensazioni strane. Ma perchè con lui? Io odiavo Ashton, sul serio.

Perchè non riuscivo a provare determinate cose con Dallas? Perchè?!

Dio... Dallas.
Se solo sapesse dove mi trovo in questo momento, che casino.

Dopo circa un'ora, proprio come disse Ashton, eravamo appena arrivati nel luogo dell'incontro.

Era un posto completamente isolato, non c'era anima viva, ed era tutto buio ovviamente.

"Senza parole, mocciosetta?" Ash mise fine alle mie riflessioni.

"Sono ancora scossa dal tuo modo brusco di portare la moto!" Risposi, acidamente.

"Brusco? È una moto Lexi, qualsiasi moto passi dalle mie mani dovrebbe sentirsi onorata. Proprio come qualsiasi ragazza." Disse fiero di sè e delle sue 'doti', mentre io lo guardai sconcertata.

"Ci passerai anche tu, sappilo." Sussurrò al mio orecchio, provocandomi altri brividi.

"Non sperarci, Miller." Risposi sicura di me, mentre lui mi fece un ghigno divertito.

Mi fece strada fino ad un capannone, ma prima di entrare si bloccò e si avvicinò sempre di più a me.

"Alexis, adesso ascoltami attentamente." Disse con voce bassa e roca, tenendomi le braccia con le sue mani.

Avevo capito da poco che il mio vero nome lo nominava solo quando diventava serio d'un tratto.

"Quando entreremo lì dentro, ci saranno un casino di animali. Non persone, ma animali. Assetati di sangue, vogliosi di soldi, sarai una delle poche ragazze lì dentro e qualche pervertito non manca mai." Si fermò qualche secondo, per poi continuare.

"Starai con me fin quando non dovrò salire sul ring. In quel momento, ti affiderò a Brian, il ragazzo che organizza sempre tutte le feste. Tu... ti prego, tu non staccarti da lui neanche per un secondo." Concluse il discorso, guardandomi dritto negli occhi.

Mi limitai ad annuire, ma non bastò a tranquillizzarlo.

"Promettimi che non ti caccerai nei guai, per favore." Sospirò infine.

"Lo prometto Ash, non hai di che preoccuparti. Ora entriamo, o faremo tardi." Dopo le mie parole sembrò rilassarsi un minimo, e dopodichè prendendomi per mano mi portò al suo camerino.

Iniziò a spogliarsi, mentre io presa dall'imbarazzo mi girai.

"Dovrei essere io a vergognarmi, Lexi. Che senso ha girarti?" Mi disse ridendo, prendendomi in giro.

"Sono fidanzata, penso sia sbagliato vederti mentre ti spogli." Risposi, sempre più in imbarazzo.

Lo sentì attaccato a me, la sua pelle contro la mia maglietta. Il suo fiato attaccato al mio collo.

"Che cazzo vuol dire 'sono fidanzata'?" Chiese alzando di poco il tono di voce.

Non ebbi il tempo di rispondergli e parlargli di Dallas, che il suo amico lo venne a chiamare.

"Ashton, tra 1 minuto annunceranno il tuo arrivo sul ring. Devi uscire." Disse semplicemente.

Mi presi di coraggio e mi girai, ci fissammo negli occhi ma non sapevo cosa dirgli.

Continuava a fissarmi insistentemente, in cerca di spiegazioni.

"Ash, devi andare ora!" Gli ripetè Brian.

Ash si arrese e sbuffò.

"Ne parleremo dopo. Ora ti prego, sta' con Brian e non muoverti. Promettimelo Alexis." Supplicò, prendendomi il viso tra le sue mani.

"Non farti fare molto male, ti prego. Vinci per me, e non combinarti male." Supplicai a mia volta preoccupata, evitando ciò che mi disse.

"Promettimelo Alexis." Ripetè lui.

"Promettimelo anche tu, Ashton." Risposi io, aspettando una sua risposta.

"Te lo prometto." Rispose semplicemente.

"Te lo prometto." Risposi a mia volta, fissandolo negli occhi.

Dopodichè mi lasciò con Brian, dicendogli di non perdermi mai d'occhio. Infine, scomparve.

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