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"Alexis, io e tuo padre abbiamo preso una decisione." Annunciò mia madre, convocandomi nel salone.

Avevo lo sguardo attento, un briciolo di paura ed un pizzico di speranza che tornassi ad uscire.

"In queste settimane ti sei comportata bene, hai rispettato le nostre regole. Sei andata a letto presto, hai evitato di uscire o di stare a casa dei tuoi amici. Perciò..." fece qualche secondo di pausa.

Per poco non le scoppiai a ridere in faccia per il discorso che fece.

Mi consideravano brava, ed infondo lo ero, ma la vecchia me non sarebbe mai scappata dalla finestra per uscire con gli amici.

Ed ero consapevole che tutto ciò che stesse dicendo fosse una grande cavolata.

"Perciò Alexis, puoi ritornare ad uscire. Ma sta' attenta e se un giorno farai tardi, AVVISA!" Precisò infine mio padre.

Io, felice, corsi ad abbracciare entrambi. Dovevo almeno mostrare un minimo di gratitudine, no?

Così ora non ci sarebbe stato più alcun bisogno di mentire o chiudermi in stanza per poi uscire dalla finestra.

"Grazie mille, davvero! Quindi stasera posso uscire? Farò un po' tardi, ma non troppo." Dissi con tono di voce basso, sperando che non si sarebbero opposti.

"Certo tesoro, ma se arrivi più tardi della mezzanotte, avvisa per favore." Concluse mia madre.

Dopodichè tornai in stanza e mandai un messaggio felice a Brenda e Brianna.

"I miei finalmente mi lasciano uscire! Che facciamo stasera??" Scrissi più felice che mai.

"Festeggiamo!!!" Scrissero entrambe contemporaneamente.

La loro telepatia ogni tanto mi metteva paura, ma in fin dei conti era normale, si conoscevano da quando erano praticamente nate.

Dopo vari messaggi, decisimo di passare una serata tra ragazze a casa di Brianna.

Avremmo comprato vodka e tanto altro da bere, solo per tre ragazze. Che avremmo combinato?

"Mamma, io penso di dormire dalla mia amica Brianna. Va bene per te?" Chiesi in anticipo, così non si sarebbe lamentata.

Come previsto, si limitò ad annuire e a dirmi di stare attenta.

"Ci sarà anche la sorella di Miller?" Sbucò dal nulla Nate.

"Che differenza fa?" Risposi con un'altra domanda.

"Molta. Potrebbe portare quel delinq..." non lo feci finire, non gliene diedi il tempo.

"Tu non preoccuparti, è la mia vita questa, non la tua." Dissi infine, per poi chiudermi in stanza.

Non avrebbe rovinato tutto come sempre, non più.

Mi andai a fare una doccia e subito dopo mi preparai.

Essendo a casa di Brianna, solo noi tre, decisi di mettere una tuta dell'adidas e una felpa leggera. Il tutto accompagnato da un cappello, sempre Adidas.

Misi un filo di mascara, e presi i soldi per comprare da mangiare e da bere.

Dopodichè uscii di casa senza nemmeno salutare.

Mentre raggiunsi le altre al supermercato, decisi di chiamare Dallas. Non mi facevo sentire mai, e un po' mi sentivo in colpa.

"Amore, come stai?" Chiese felice di sentirmi.

"Bene tesoro, tu?" Domandai a mia volta.

"Bene ora che ti sento. All'uscita da scuola ero venuto a prenderti, come mai non c'eri?" Chiese curioso.

"Ehm, non mi sentivo tanto bene stamattina e quindi ho praticamente supplicato mia madre per farmi stare a casa. Avrei dovuto dirtelo, scusami." Dissi infine, lui era tanto gentile e premuroso, mentre io nei suoi confronti ero tutt'altro.

Mi disse di non preoccuparmi, dopodichè gli comunicai che stasera avrei passato la serata da Brianna e mi raccomandò di stare attenta. Infine attaccai e mi diressi dalle ragazze.

"Allora, potremmo prendere un po' di Sambuca, Vodka di vari gusti, e tutte le bevande che preferite. Ok? Per il cibo..." si fermò per qualche secondo Brianna.

"TANTE SCHIFEZZE!" urlò infine, facendoci scoppiare a ridere.

Girammo per il supermercato minuti o ore infinite, per poi uscire con sacchetti giganti.

"Stasera non voglio distrazioni! Solo noi e le nostre schifezze!!" Ci comunicò Brenda, facendoci annuire.

Dopo un paio di metri arrivammo a casa di Brianna e posammo tutto quanto sul tavolo della cucina.

Fortunatamente tutta la sua famiglia era in viaggio per motivi di lavoro, e lei era rimasta qui per proseguire gli studi e per stare con Alec ovviamente.

"Quindii... con Travis come procede, piccola Miller?" Chiedemmo io e Brianna maliziosamente.

Lei ci fissò male e dopodichè scoppiammo a ridere.

"Le cose procedono meravigliosamente, non ci siamo spinti ancora troppo oltre, lui rispetta i miei tempi ed è dolcissimo." Ne parlò con gli occhi a cuoricino, gli occhi di chi è realmente innamorata.

"Invece, carissima Alexis, vogliamo la verità." Annunciò Brianna, per poi far proseguire Brenda.

"È una coincidenza che mio fratello pochi giorni fa abbia litigato con la mia famiglia, e invece di cercare uno di noi, scompare improvvisamente e, pura coincidenza, tu la stessa sera non rispondi completamente al telefono?" Chiese con fare investigativo, continuando poi a parlare.

"Per poi tornare a casa sorridente e scusarsi con l'intera famiglia, cosa che lui non ha mai fatto in vita sua. Sarà merito di qualcuno?" Domandò ancora, e continuò ancora.

"Ed è sempre una coincidenza che ieri scompare nuovamente dal nulla nel pieno della notte, per poi lasciare l'ultimo accesso sul telefonino alle 5 di mattina, proprio come qualcuno che casualmente si assenta a scuola la mattina dopo?" Concluse il discorso, guardandomi curiosa, proprio come Brianna.

"Ragazze, sarà davvero una coincidenza. Ora perchè non beviamo un po'?" Proposi io, andando a prendere un bicchierino di vodka.

"Vogliamo la verità Alexis, per favore. Non ne parleremo con nessuno, promesso." Disse infine Brianna.

"Ok, va bene. Siamo stati insieme, ma non pensate male! La prima sera stava male e l'ho semplicemente fatto dormire a casa mia. La seconda abbiamo girato per le strade della California." Risposi sinceramente, mentre loro mi fissavano pronte a sclerare o forse ad uccidermi.

"Ripeto: non c'è stato niente. Gli ho detto che sto con Dallas e ci siamo semplicemente salutati." Dissi infine, riprendendo a bere.

"Hai fatto bene a dirglielo, Dallas non merita questo!" Rispose Brenda, forse per il mio bene.

Ma al tempo stesso, arrivò la risposta di Brianna.

"Quanto sei stupida? Quel ragazzo è preso da te, come da nessun'altra in vita sua."

"Non parliamone per favore, a me non piace Ashton." Conclusi il discorso, per poi mangiare e bere subito dopo.

Quanta pressione.

La serata procedeva alla grande, scherzando e giocando, ma ad un tratto sentimmo suonare il campanello.

Piccola sorpresina
LEGGETE TUTTI QUANTI:
Mi farebbe piacere se passaste a leggere la storia di alesstar , s'intitola "Come due spine-like two thorns."
Grazie a chiunque deciderà di farlo. Grazie da parte mia, ma soprattutto da parte sua!😘
Inoltre ci tenevo a RINGRAZIARVI. Ho notato che aumentiamo sempre più, giorno dopo giorno. Ciò vuol dire che la storia vi sta piacendo e ne sono davvero felice! Grazie mille a tutti quanti e continuiamo così!!❤❤❤

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