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"Non mi hai ancora detto perchè hai deciso di venire, dopo quella discussione." Disse Ash, mentre eravamo nella stanza dell'albergo.

"Tra poco hai un incontro e pensi al perchè io sia qui?" Chiesi incredula.

Io al posto suo avrei l'ansia a palla.

"Sarà come sempre, cambieranno solo gli sfidanti. Bravi o no, dovrò affrontarli lo stesso. Quindi è inutile pensarci." Rispose ridendo, per poi attirarmi a sè sul letto.

"Ora dimmi, cosa ti ha fatto cambiare idea mocciosetta." Rispose rilassato, ispirando il mio profumo sul mio collo.

"Avevo preparato la valigia per partire con la scuola, ma qualcosa mi diceva che stavo sbagliando. Poi ho riflettuto e ho capito che sono scelte tue. Se a te piace vivere così, allora dovrò imparare ad accettarlo per far parte della tua vita. Pensavo anche alla tua frase "sei proprio come lui", io non voglio esserlo Ash e mi dispiace tanto che tu l'abbia pensato." Risposi con sincerità, riprendendo fiato.

"Infine, i miei... loro, ecco, hanno deciso di separarsi. Mio padre starà in una casa accanto, e bho, io non volevo assistere alla separazione." Risposi quasi in lacrime.

"Ehi, andrà tutto bene. Lo capisco, io posso capirti. Ti sembrerà che il mondo ti stia cadendo addosso, ma non sarà così. Hai bisogno di aiuto, di distrarti e di qualcuno che sappia tirarti su. E per tua fortuna hai me, e questo non cambierà mai." Rispose sicuro, tenendomi sempre stretta a lui.

Era l'unica certezza di cui avevo bisogno, ed ero sicura che con lui al mio fianco avrei potuto superare qualsiasi cosa.

"Ash, ma hai mai detto Ti amo a qualche ragazza?" Chiesi curiosa.

"A dire la verità no. Sono stato fidanzato diverse volte, ma era un passatempo per me. Tu sei la prima Alexis, e sarai l'unica per me." Rispose guardandomi negli occhi.

Una delle tante cose che amavo di lui. Il contatto visivo, sempre e comunque.

"Ti amo Ash, ti amo così tanto." Dissi dal profondo del mio cuore.

"Anch'io mocciosetta, davvero tanto." Rispose per poi darmi un leggero bacio sulle labbra.

"Andiamo all'incontro?" Proposi poi, essendosi fatto tardi.

"Andiamo all'incontro. Ma tu starai sempre col Signor McCall, intesi?!" Disse con fare severo.

"Intesi." Risposi sbuffando.

Mi prese per mano e, facendomi strada, arrivammo dopo qualche minuto al capannone.

La sua presa era davvero possente, e non mi aveva mai preso per mano solo per camminare come una vera coppia. Tutto ciò mi scaldò ancora di più il cuore.

La cosa bella era che gli incontri si tenessero tutti nello stesso posto, il quale si trovava vicino al nostro albergo.

"Ciao Ashton, sei pronto?" Parlò il signor McCall.

"Sempre." Rispose lui serio.

"Questa era la risposta che cercavo. Crediamo tutti in te ragazzo mio. Ora va' sul ring, la tua ragazza è in buone mani." Disse trasmettendo fiducia ad entrambi.

"Sta' attento Ash, per favore." Dissi preoccupata, per poi dargli un bacio veloce.

"Benvenuti al TWS, The Winner Shark. Sarò diretto e veloce, senza peli sulla lingua. Capitemi bene bastardelli, non potete toccare le corde. Non potete toccare coloro che combatteranno, soprattutto non potete interrompere un match per nessun motivo al mondo. In caso contrario, non vi piacerà il prezzo da pagare!" Disse seriamente, facendo zittire tutti quanti.

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