𝑻𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒑𝒂𝒓𝒐 𝒊 𝒑𝒂𝒏𝒄𝒂𝒄𝒌𝒆𝒔

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𝑰ntanto i giorni passavano, Paulo e Juan erano tornati a casa a Laguna Larga. Mía e Emma erano di ritorno dalla visita dai nonni, ovviamente il viaggio era stato stancante tanto quanto quello di andata.

Erano alla stazione di servizio nel piccolo supermarket quando a Mía vibrò il cellulare. Lo tolse dalla tasca e lesse il messaggio che apparentemente era di Juan.

Da Juan: sono Paulo, sono passati 5 giorni da quando sei lì e tuo cugino continua a non volermi dare il tuo numero, lo picchio

Mía si fece una risata

A Juan: hahahahah fa bene.. siete a calcetto?

Da Juan: esatto, il mister continua a richiamare il ragazzo che hai messo in ridicolo dicendogli 'ti tolgo dalla squadra e metto quella ragazza italiana

Mía rise di nuovo

Dopo diversi messaggi i due chiusero la conversazione. Il viaggio di ritorno era stato noioso tanto quanto quello di andata. Era stato accompagnato dalla musica di Emma e dai loro commenti inapropiati che riservavano ai passeggeri del pullman.

Erano finalmente arrivati alla fermata a Laguna Larga. Mía inviò un messaggio a suo cugino avvertendolo del loro arrivo, lui in risposta le disse che si sarebbero visti al parco vicino alla scuola. Lei non sapeva la strada così si lasciò guidare dalla cugina. Quindici minuti dopo erano al posto prestabilito. Emma si sedette sulla panchina. Mía invece salutò per primo Juan che la accolse con un 'mi sei mancata scemotta. Poi toccò a Paulo.

«Mi sei mancata» Mia gli saltò letteralmente addosso, lui la sorreggeva per le cosce.

«anche tu» lui aveva la testa nei suoi capelli mentre la stringeva forte a se, lei invece con le gambe attorno al suo bacino gli stava accarezzando i capelli. dopo questo breve saluto Mía gli chiese perché si erano incontrati lì e non a casa direttamente. Juan le rispose dicendole che Marcela e Ignazio volevano salutarli e che quindi avevano progettato di incontrarsi lì.

Emma quando sentì Ignazio alzò subito lo sguardo, gli era mancato e Mía lo sapeva benissimo poiché era lei che doveva fare la parte della cugina che la sosteneva dicendole che si sarebbero visti presto.

Dopo qualche minuto, infatti, erano arrivati. Dopo essersi salutati Paulo li informò che aveva casa libera per qualche giorno e che potevano tranquillamente andare lì.

Così si avviarono, ovviamente a coppie. Juan e Marcela, Emma e Ignazio, Mía e Paulo.

Il tragitto fu accompagnato dai ragazzi che si raccontavano a vicenda cosa avevano fatto in quei giorni che erano stati lontani, e ovviamente dalle loro risate. Quelle risate che Mía avrebbe voluto mettere come colonna sonora di quell'estate meravigliosa.

Una volta a casa Paulo disse alle cugine che potevano usare la doccia se volevano

«Paulo c'è un problema» disse Emma. Lui ridacchiò e si avvicinò a loro.

«che succede?»

«Non abbiamo un cambio pulito»

«ve lo do io» dissse per poi entrare in camera sua seguito dalle due ragazze.

Juan Marcela e Ignazio nel frattempo stavano cucinando qualcosa.

Paulo prese un paio di pantaloncini e una maglia per Emma che andò a lavarsi all'istante.

Paulo e Mía adesso erano di nuovo soli.

«vanno bene?» disse lui mostrandole Dei pantaloncini e una maglietta della Nike.

«vanno più che bene» disse lei.

Paulo si avvicinò a lei e la alzò in braccio facendole rilasciare un urletto. Paulo rise e la mise sopra il letto mettendosi di sopra, Mía lo guadava e gli accarezzava i capelli sorridendo. Lui le sorrise di rimando.

Si abbasso lentamente e sue mani sui fianchi di lei. Mía trattenne il respiro poi lui sempre più vicino a lei inizio a farle il solletico facendola ridere. Mía aveva la testa all'indietro lui colse l'occasione per farle le pernacchie sul collo.

«Basta Pau..» continuava a dire dimenandosi sotto di lui e al tempo steso facendo facce buffe che Paulo di conseguenza cercava di imitare ridendo.

«Sei bellissima» disse lui fermandosi. Si sdraiò accanto a lei e le spostò i capelli dal viso, guardava il sorriso che mano a mano cresceva sulle labbra di Mía.

Penso che fosse bellissima, veramente bellissima. in realtà lo pensava da un bel pezzo. Lo pensava esattamente da quando la vide al bancone di quel bar. Il primo giorno di Mía Còrdoba.

Aveva anche confessato a Juan quanto sua cugina lo attirasse, nel senso buono. Pensava che quella ragazza finalmente aveva portato colore nella sua vita. Gli aveva detto anche quante volte aveva avuto l'istino di baciarla.. poco come poco prima. In realtà la sua intenzione non era farle il solletico era baciarla. Ma quando aveva confessato questo piccolo desiderio al suo migliore amico Juan gli aveva risposto "non ha ancora dato il suo primo bacio quindi se sarai tu a baciarla fa che quello sia il bacio migliore della sua vita" Paulo non poteva credere che una così bella ragazza non aveva ancora dato il suo primo bacio e ne era felice. Era felice anche del fatto che Juan si fidasse di lui. Infondo voleva solo sfiorare quelle labbra, che sembravano morbidissime e succose, con le sue. Si promise che sarebbe stato il suo primo bacio, ma visto che sarebbe stato il suo primo non voleva che fosse banale e in una circostanza banale come quella. Voleva che fosse speciale. Quindi avrebbe organizzato qualcosa di speciale per lei.

Mía gli stava accarezzando i capelli cosa che lo fece mugolare.

«ti piace farmi impazzire?» disse lui lei sorrise e salì a cavalcioni sopra di lui continuando a massaggargli i capelli, Mía ridacchiò

«forse» Mía rise

«smetti di essere così bella?!» disse aprendo gli occhi, guardando quelli della ragazza che stava sorridendo.
«stupida ragazza italiana.. non sai cosa mi stai facendo» sussurrò accarezzandole il viso, spostandole i capelli dietro l'orecchio, lei sorrise baciandogli le guance.

Lui la abbracciò facendola appoggiare sul suo petto. Lei lo guardò dal basso segnando i contorni del suo viso. Lui la guardava dall'alto accarezzandole la guancia
«ti tengo qui con me per sempre» Lei sorrise arrossendo abbracciandolo

«non eri tu quello che non voleva avermi tra i piedi?» lei rise

SONO TORNATAAAAA ZUCCHINEEEEE!! Okay adesso la smetto. Stellinatemi i capitoli e commentatelliiiii love u.

𝑰𝒍 𝒎𝒊𝒐 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒐 𝒃𝒂𝒄𝒊𝒐 || Paulo Dybala [ⁱⁿ ʳᵉᵛⁱˢⁱᵒⁿᵉ]Where stories live. Discover now