Capitolo 24

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Allison pov's
Bussano alla porta e vado ad aprire.
Ma che ci fa qui?
"Ciao Ali"
"Ciao Nick" dico sorridendo timidamente.
Mi sento in imbarazzo a stare davanti a lui in pigiama.
"Bel pigiama" dice sorridendo.
Ecco,come non detto.
"Come mai qui?" Domando.
"Volevo andare a prendere dei cornetti,ma siccome mi sentivo solo...pensavo ti andrebbe di venire con me? Anche in pigiama se vuoi" dice con un sorrisetto,grattandosi la nuca con fare nervoso.
In pigiama? Non è una brutta idea,infondo è un tutone con stitch.
Quindi è bello.
"Va bene,mi metto solo le scarpe" dico facendo un sorriso.
Vado nell'armadio,prendo le Stan Smith e le metto.
"Allora pronta? O devi aggiustarti il trucco e il parrucco?" Dice ridendo.
"Nhaa,tranquillo. Andiamo forza" dico andando verso la porta.
Usciamo dalla villa,ed è strano perché questa strada non la conosco proprio,non so neanche dove mi trovo.
Dopo un po passiamo dall'hotel dove alloggiavo quasi tre giorni fa.
Ad un tratto noto Sam seduta ad una panchina e Alexander gli da dei fazzoletti per asciugarsi gli occhi,perché sta piangendo?
Abbasso il finestrino senza farmi notare.
"Ragazziiiii" dico gridando e salutandoli.
Alzano gli occhi verso di me e mi vengono contro,ad un tratto Nick mi mette la mano sulla bocca e chiude i finestrini e mette la sicura.
"Cosa cazzo fai?" Urlo.
"Non devi..."
"Non devo cosa,Nick?"
"Parlare con loro..."
Adesso sta andando piano e accosta.
"Perché non posso,sono miei amici! Non sei tu che puoi impedirmi di abbracciarli e salutarli." Dico urlando ancora più forte.
Mi mette una mano sulle labbra e mi dileguo dalla sua presa.
"Fai silenzio o la gente penserà che stiamo litigando"
"Ah,perché non lo stiamo facendo? Eh Nick?"
"Io non posso farti avvicinare a loro"
"Perché,cazzo!?" Dico spazientita.
"Il capo non vuole...Io potrei anche lasciarti con loro,ma poi come farei se mi dicesse dove si è cacciata? Mi potrebbe licenziare...e..." dice tutto d'un fiato.
"...E potrei fare anche una brutta fine."dice aggiungendo all'ultimo dopo aver ripreso fiato.
"Posso almeno salutarli,abbracciarli ti prego..." dico abbassando lo sguardo dal suo.
"Non so..."
"Ti prego,Nick"
"Va bene,ma io non scendo." Dice.
Toglie la sicura e apro lo sportello.
Scendo dall'auto e vado verso Sam che è in ginocchio in mezzo alla strada.
Inizio a correre verso di lei gridando il suo nome.
Alza la testa e mi guarda con gli occhi gonfi e arrossati,il naso rosso e le guance rosee.
"Ali..." dice quasi in un sussurro.
Si alza e viene verso di me e mi abbraccia.
Sembra che sono mancata per un'eternità.
Alle sue spalle sulla panchina di prima c'è Alexander con i gomiti sulle ginocchia e la testa fra le mani.
Sciolgo l'abbraccio e la guardo.
"Ti sono mancata?" Dico facendogli un sorriso.
"Fanculo Allison" dice abbracciandomi.
"Mi hai fatta stare in pensiero,dove sei stata,chi era quello nella macchina? Ti hanno fatto del male?" Chiede prendendomi a braccetto e andando verso Alex.
"Sto bene,quello che era in macchina con me è diciamo un conoscente e vivo in una casa non molto distante da qui,anzi è una villa grandissima.
E mi hanno fatto lottare contro un maschio,credo che si vedono dei segni" Dico scoprendo la pancia.
Mi guarda quasi con le lacrime agli occhi.
"Però poi l'ho steso" dico sorridendo.
E gli scappa una risata.
Sussurro a Sam di lasciarmi qualche minuto da sola con Alex per parlargli.
"Io vado a...a bere l'acqua" dice andando verso l'hotel.
Sorrido per la sua scarsa immaginazione.
Mi siedo accanto a lui e gli appoggio una mano sulla schiena.
Si alza lentamente e guarda da qualsiasi parte,tranne che nei miei occhi.
"Ehi..." dice in un sussurro.
"Ehi..."
"Come stai,Allison?" Domanda.
Come sto? Sinceramente non lo so neanche io come mi sento.
"Bhe...Si va avanti..." dico sospirando.
"Già...certo..." dice torturandosi le mani.
Scatta in piedi.
"Cazzo Allison sai quanti giorni sono passati? Sai quanto sono stato preoccupato per il tuo rapimento? Ti abbiamo cercato dappertutto ma tu non c'eri,dimmi dove ti trovi ti prego,potrei venire lì e portarti via,tra quattro giorni andremmo di nuovo a Manatthan e cosa ci facevi con quel ragazzo che era con te in macchina?...È un mio vecchio amico... E devi stare lontana da lui è pericoloso." dice mettendosi le mani nei capelli.
Resto in silenzio non so cosa dire perché non conosco molto bene Nick ma a me sembra simpatico,non è affatto pericoloso come dice lui.
E poi perché dovrebbe essere preoccupato per il rapimento,anzi io pensavo che mi avessero rapito solo per abusarsi di me,per fortuna non è stato così.
Anche se tutto questo è molto strano,non capisco perché sia un rapimento quando loro mi trattano bene?
Non ha alcun senso...Ci sarà qualcosa sicuramente sotto.
"In che senso un tuo vecchio amico?" Domando.
"Bhe,prima facevo parte di un brutto giro...Ora se sento nominare anche solo quella cosa,mi sale la nausea.
E non voglio che usandoti con i loro giochetti ed altro portino anche te a fare queste cose.
Ti prego Allison vieni con me..." dice con occhi lucidi.
"Giochetti...Come imparare a fare a botte?" Dico incrociando le braccia.
"Sì...Hai per caso preso qualche pasticca o sniffatto qualcosa?"
"Certo che no! Pensi che le prenderei quelle cose? Ma per chi mi hai presa?" Esclamo incazzata.
"Non dico questo...Cazzo Allison smettila! Volevo solo sapere se avevi preso qualcosa,perché potrebbe farti bere qualcosa con le pillole dentro. Ti prego...Ascoltami."
Lo guardo e scorgo un una scintilla di verità nei suoi occhi.
Gli credo,si che gli credo perché noto come gli altri mi guardano quando faccio qualcosa,soprattutto mi tengono sotto controllo dalla mattina alla sera.
"Ti ascolto Alex...ma come potrei fuggire da loro? Se scappo,potrebbero ritrovarmi..."
"Non devi avere paura,ci sono io con te,non ti perderò di vista neanche un secondo." Dice mettendo le mani sulle mie spalle e baciandomi la fronte.
Rabbrividisco a quel contatto.
Rimango imbambolata lì e non lo vedo più.
Mi giro e noto che sta andando verso la macchina di Nick.
Prevedo guai,ma non mi preoccupo tanto.
Gli vado in contro e sembrano più calmi del solito.
Si salutano con un cenno del capo e Alex si gira verso di me sorridente.
Cammina molto lentamente e l'ansia sta avendo possesso del mio corpo.
Mi guarda negli occhi con sguardo luccicante.
"Rimani,soprattutto non ti daranno più alcun fastidio." Dice spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Ora mi sento al sicuro.
"Non so come ringraziarti..."
"Non serve ringraziarmi...oppure potresti..." dice toccandosi il mento.
"Potrei cosa?"
"Potresti ringraziarmi con un abbraccio..." dice diventando rosso in volto.
Oh mio dio.
Ha davvero detto questo? Non ci credo!
È diventato rosso?
"Okay..." dico abbracciandolo,lui ricambia l'abbraccio con una stretta delicata e dolce.
Mi sembra di essere in paradiso.

Un amore senza fine (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora