|Capitolo 1|

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"Non rimpiango le persone che ho perso con il tempo, ma rimpiango il tempo che ho perso con certe persone"

Canada, Toronto (Ontario).
Nuovo posto. Nuova vita. Nuovo inizio.

Poteva davvero definirsi tale?

Non so quante volte mi sono trasferita negli ultimi due mesi prima di approdare qui. Forse 5 o 6. Ormai non ha più importanza. Ho sinceramente perso il conto.

Ma anche se lo avessi che differenza farebbe? Non ho mai lasciato nulla indietro, se non ricordi della permanenza e della visita delle varie città.

Occhio non vede, cuore non duole, queste le parole che continuo a ripetermi ogni volta che intraprendo un nuovo viaggio alla scoperta di una nuova città, al mio fianco solo la mia svampita mamma.

Una bella donna, porta i suoi quarant'anni alla perfezione. I cenni di rughe sono quasi inesistenti, i boccoli biondi lucenti, gli occhi azzurro chiaro vispi e gioiosi. Un personaggio particolare.

Perché? Beh, una donna che ama il suo lavoro di cardiochirurgo, di famiglia benestante che adora, anzi no, è follemente innamorata dell'idea di viaggiare. Anzi, meglio ancora, ossessionata.

Già Mary Grace è la donna con la macchina fotografica sempre a portata di mano, capace di racimolare un enorme quantità di amici in meno di due giorni, che parla correttamente 7 lingue che mi ha accuratamente insegnato.

"Una buona esploratrice deve far capire agli altri il suo mondo", questa la sua scusa per avermi fatto studiare quelle lingue e la cultura che celavano esse.

Non mi sono mai vendicata, ribellata o altro. Che senso avrebbe avuto?

Mi piaceva viaggiare, si, ma non così. Non volevo cambiare aria continuamente. Può sembrare bello, divertente, entusiasmante e tutto quello che si vuole.

Può sembrarlo.

Ma la realtà è ben diversa. No amici. No ragazzi. No legami.
Queste tre regole e puoi anche sopravviverci, sai?

Non che qualcuno me le abbia impartite, ma ho imparato a mie spese. Non volevo stare male per un'amicizia appena iniziata o per qualche storia "a distanza" che si sarebbe conclusa poi una settimana dopo la mia partenza.

Detto prima "occhio non vede, cuore non duole". Per me ormai è una legge di vita. Ma adesso, non sono la ragazza depressa e triste per i miei continui spostamenti. Oh, no. Celo bene la mia tristezza.

E tutto quello che ho intorno e dentro di me lo trasformo in gioia. Perché se qualcuno é felice grazie a me, o intorno a me, io sorrido con lui. Non so il perché, ma viaggiare e perdere mio padre ha ribaltato completamente il mio modo di vedere le cose.

Apprezzo ogni più piccolo particolare, mi aggrappo a ciò che mi resta, alle piccole cose del mondo. E sto bene con me stessa. Anche se non mi sento del tutto viva, o reale.

E sinceramente, per la prima volta, sento la mia felicità raggiungere alti picchi.

<< So che sei impaziente >> ride la mia fedele ed unica accompagnatrice mentre con occhi meravigliati osservo la città passare per poi scomparire attraverso il finestrino.
<< Sono felice di questo... Emh come dire... cambiamento. >>
Rispondo alludendo all'idea dello stanziamento temporaneo qui, a Toronto, prevista fino alla fine dell'estate.
<< Credevo ti avrebbe fatto bene... e ne ho parlato anche con tuo padre... >> sussurra l'ultima parte, quasi avesse paura di frenare il mio entusiasmo. Ma non sarà così. Non questa volta.

Non so perché mia madre sia tanto convinta che mio padre possa, come dire, suscitare in me emozioni che lei chiama "autodistruttive". Non sono d'accordo con questa sua strana teoria, e soprattutto non la sperimento.

In sostanza, dolore, rancore, desiderio di vendetta, insicurezza, paura e odio, sono le emozioni che ti portano alla tua distruzione. Non la penso così, naturalmente.

Se qualcosa esiste, vuol dire che la natura lo ha voluto. E se la natura lo ha voluto, non può essere nocivo. Tutte quelle cose che noi consideriamo "contro natura" esistono perché é stata proprio la natura a crearle. Quindi, perché rifiutarle? Perché estromettere? Perché non aprire la mente?

Non sono mai stata una dalle amicizie facili. Indipendentemente dai miei viaggi. Anche prima. Per tutti ero la ragazza costantemente solare circondata da amici con la vita perfetta, ignari del fatto che nel frattempo nella mia "fantastica vita" i miei stessero divorziando e della scelta che dovessi intraprendere.

Ma tutte quelle amicizie non erano poi così vere. Si e no, il massimo è stato cinque. Perché? Diciamo che ho una visione un po' differente del mondo. E teorie tutte mie.

<< Ne abbiamo già parlato mamma, sul serio. Non provo rancore per mio padre. Forse solo un po' di nostalgia ma niente altro. >> le rispondo sicura fissando le mie iridi verdi smeraldo nelle sue azzurro chiaro attraverso lo specchietto retrovisore.

<< Sicura? Perché lo sai che le emozioni auto.... >>
<< Siamo arrivati! >> strillo interrompendola bruscamente, per poi scivolare via dal sedile posteriore per ammirare il nostro appartamento in hotel nel quartiere di Queen Street. Abbiamo scelto questo quartiere per l'arte.

Molto rinomato per questo particolare, ospita tantissime attrazioni, ristoranti, variopinta in ogni senso, piena di murales. E dato che io adoro l'arte, perché non scegliere un albergo in un quartiere che ne sprizza da tutti i pori?

Inizio a guardare meravigliata ciò che si erge intorno a me, e subito afferro la mia macchina fotografica iniziando a scattare foto qua e là mentre mia madre mi guarda divertita scuotendo la testa.

<< Andiamo a vedere la camera? Dicono che questo albergo offra un servizio eccellente ad un prezzo ragionevole. Oh, e domani inizierò a lavorare. >> mi rabbuio per un momento e mi giro a guardarla.
<< inizierai già da domani? >> le chiedo sperando di aver capito male.

<< Si - annuisce - ma tu puoi sempre fare un giro della città, no? >>

Annuisco in cenno d'assenso. Non mi va proprio di contraddirla. 14 ore di viaggio in macchina e sono distrutta, quindi decido che il mio giro turistico potrà aspettare. Oh, e anche le foto.

Domani mattina farò un giro in cerca di qualche nuova avventura. O sperando di trovare qualcosa di interessante.

E lo avrei trovato, eccome se lo avrei trovato. Ho trovato l'unica cosa in grado di scombussolare la mia vita e mettere a tacere i miei pensieri, rompendo persino le mie certezze.








Ed eccomi di nuovo qui con una nuova storia. Il primo capitolo è un po' un approfondimento sul punto di vista del personaggio. Spero sia riuscita ad incuriosirvi.

Bye xoxo

Be fast {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora