midnight meeting

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Alloooooooooora

Eccomi qui. So che tecnicamente dovrei pubblicare Underneath the Mirror (e, per chi se lo sta chiedendo, non preoccupatevi. La storia non rimarrà incompleta), ma ho deciso di togliermi il pensiero e pubblicare questa ff anche qui su wattpad. 

Ho scritto e pubblicato "Paint&Spray" quasi un anno fa su un altro sito e non ho avuto il tempo di riguardarla, per cui se trovate che il mio stile di scrittura sia molto diverso o altro è per questo motivo. Rido al pensiero che adesso non riuscirei più a scrivere una storia così leggera e fluff HAHAHAH

E' stata anche la mia prima fanfiction sui bts, per cui ecco, sono abbastanza affezionata. 

Fatemi sapere cosa ne pensate! 


Il cappuccio gli scivolò sulle spalle per la millesima volta e Jeon Jungkook non poté evitare di sbuffare. Cercò di riparare le orecchie dai morsi dell'aria gelida tipica di novembre incassando la testa nella spessa sciarpa che portava al collo, inutilmente. Maledì quella cartellina di cartoncuoio tanto preziosa quanto ingombrante che gli teneva occupate le mani intirizzite.

Avrebbe potuto fermarsi, appoggiarla a terra, calarsi il cappuccio sulla testa e sistemarsi la sciarpa fin sopra il naso, ma non aveva nessunissima voglia di rallentare e rischiare di perdere l'ultima corsa del suo autobus. Continuò imperterrito a camminare a passo svelto tra i marciapiedi desolati e bui, confortato solo da un abbondante cappotto.

Ormai erano le undici e un quarto di una fredda sera di novembre, e tutto quello che Jungkook voleva era tornare a casa.

Era di ritorno dall'Istituto Artistico, la sua scuola, dopo aver consegnato giusto in tempo la tela su cui aveva lavorato notte e giorno nelle ultime due settimane.

Quando il suo professore di disegno dal vero aveva annunciato alla classe che, nonostante fossero solo di quarta, alcuni di loro avrebbero avuto la possibilità di esporre alla Galleria dell'Istituto, Jungkook si era lanciato a capofitto nell'impresa:

essa organizzava ogni anno due mostre, quella invernale e quella primaverile, dove solo le classi dell'ultimo anno potevano far sfoggio di tutte le loro abilità manuali e grafiche davanti a un pubblico numeroso. Succedeva spesso che i quadri migliori ricevessero offerte da collezionisti privati, o che i giovani autori ricevessero commissioni e offerte di lavoro. Ma al di fuori di tutte le conseguenze pratiche a cui poteva portare, esporre alla Galleria con una propria opera originale era da considerare un onore per ogni studente.

Il ragazzo sorrise tra se, sbuffando una nuvoletta di vapore nell'aria.

Stanco sia fisicamente che mentalmente, infreddolito fino a dentro le ossa e affamato, Jungkook si sentiva leggero come una piuma. Liberarsi di quel quadro, poter finalmente dire di averlo finito e di non poter più aggiungere altri particolari, era il più grande dei sollievi.

Era anche abbastanza sicuro di essere stato all'altezza delle aspettative del suo professore. Non vedeva ragioni per cui non avrebbe meritato la sua occasione di esporre.

Già se lo immaginava: il suo quadro appeso solitario a una parete bianco panna,

le persone che passavano e non potevano fare a meno di soffermarsi ad ammirare,

le espressioni rapite di mamme, papà, giovani, vecchi, bambini, studenti.

Qualcuno che legge il suo nome nella targhetta sottostante e lancia un'esclamazione stupita quando si accorge che l'autore è più giovane di un anno rispetto a tutti gli altri.

Di certo non si illudeva di poter vendere niente, ma forse qualche appassionato si sarebbe segnato il suo nome per il futuro.

La Galleria sarebbe stato il suo trampolino da lancio per la sua agognata carriera da pittore.

PAINT & SPRAY (BTS FanFiction - Taekook)Where stories live. Discover now