don't tell him "no"

4.2K 386 418
                                    

Nella mia testa questo capitolo era mooolto più in là. Apparentemente no HAHAHAHA

Davvero, non ci posso credere che sia passato così tanto tempo da quando ho scritto questa storia. 

E' tanto malvagia? Fatemi sapereeee

- Silby


Quello seguente fu il peggiore dei lunedì per Jungkook.

I suoi compagni di classe e amici che non avevano partecipato alla Mostr(uos)a continuavano a chiedergli uno dopo l'altro di raccontare l'accaduto, volendo sapere la sua versione dei fatti. A detta dei pettegolezzi che serpeggiavano tra i banchi, Taehyung, uno dei pochi writer dell'Istituto particolarmente amato dalle matricole per essere sempre amichevole e disponibile oltre ad essere un gran bel ragazzo, gli si era dichiarato con una lunga e romantica lettera d'amore e i due erano finiti aggrovigliati sul pavimento in un abbraccio un po' troppo appassionato che aveva scandalizzato i numerosi visitatori presenti; per cui, Jungkook era stato espulso dalla Galleria e Taehyung aveva ricevuto una nota sul registro.

Durante le sue adorate ore di disegno il professore aveva evitato di incrociare il suo sguardo per tutta la durata della lezione. Non lo aveva avvicinato neanche quando lo aveva visto seduto al suo solito banco, una valanga di fogli accartocciati, schizzi cancellati e segnacci, le mani nei capelli e uno sguardo tormentato, alla ricerca di un nuovo progetto su cui lanciarsi. Alla fine delle tre ore, Jungkook se ne era andato con la rabbia addosso e l'album di carta da pacco svuotato.

Il ragazzo tornò a casa sfinito, saltò la cena e si rinchiuse in camera

* * *

Quando la mattina del martedì Jungkook svoltò nella strada che lo avrebbe portato all'Istituto Artistico, a bloccare le scale d'ingresso si era creata una piccola folla. Ragazzi e ragazze sbucavano con la testa fuori dalle finestre delle aule che davano sulla strada, la maggior parte con il telefonino alla mano.

Jungkook stava già sperando in un pettegolezzo che eclissasse il suo, ma più si avvicinava alle scalinate che davano sulla porta d'ingresso, più si rendeva conto con orrore cosa creasse tanto fermento.

Una scritta bianca contornata di nero, accerchiata da una miriadi di spruzzi, giochi di colore, forme e contrasti era dipinta sulla parete con i mattoni in vista dall'altra parte della strada. Sarà stata larga tre metri, altezza d'uomo ed era perfettamente centrata nel punto in cui Jungkook ricordava di essersi accasciato la domenica sera precedente dopo aver ricevuto la cattiva notizia.


IN UNA SCALA DA UNO A DIECI SEI UN NOVE. IO SONO L'UNO DI CUI HAI BISOGNO


A lato l'immancabile, rossa "V".

Jungkook si precipitò su per le scale e all'interno dell'edificio, prendendo contro a studenti che non conosceva e pestando loro i piedi. Tra un esclamazione e l'altra qualcuno iniziò a riconoscerlo e ad indicarlo agli altri come "la nuova fiamma di Taehyung".

Jungkook lo avrebbe trovato e lo avrebbe ucciso.

Gli avrebbe spruzzato in gola tutto il contenuto delle sue dannate bombolette e poi lo avrebbe costretto a masticare l'alluminio.

Stupido, stupido Taehyung.

Arrivò in classe come una furia, non parlò con nessuno, ignorò le occhiate interrogative e curiose di tutti e aspetto che iniziasse la lezione.

PAINT & SPRAY (BTS FanFiction - Taekook)Where stories live. Discover now