Capitolo 8

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Todoroki si era alzato.

Non credeva si sarebbe spinto a tanto.

"allora dimmi" non lo guardò negli occhi quando lo disse.

Midoriya non riusciva a sostenere l'ostilità nella voce di Todoroki.

"perché ti comporti in questo modo?" si chiuse alle spalle la porta della stanza.

"Midoriya, sei venuto qui per un motivo o no?" si sedette sul filo del letto con quella domanda.

Izuku rimase a bocca aperta.

Non era Todoroki, non quel Todoroki che conosceva.

Quello che si era fidato di lui, quello che gli aveva aperto gli occhi, quello dal calore famigliare e dolce.

"se vuoi che me ne vada dimmelo" gli disse freddo.

Shouto non rispose.

"dimmi che non mi vuoi" Izuku stava ribollendo di rabbia.

"dimmi che non sono nulla per te" fece un passo in avanti.

"dimmi che" venne bloccato.

"perché devi peggiorare le cose?" si alzò Shouto minaccioso "perché sei così egoista?" urlò.

Midoriya rimase paralizzato, non sapeva se rispondere, se andarsene.

"non parli più?" chiese spalancando gli occhi "bene" continuò "perché ora parlo io".

E la tempesta che aveva visto nel corridoio di casa Kirishima, si abbatté su Izuku, feroce e inarrestabile.

"mi sono fatto in quattro per te, per vederti sorridere, per vederti felice" gli puntò l'indice contro.

"ma tu non vedevi che Bakugo, il tuo salvatore, colui che alberga il bene del mondo" sbuffò sarcastico "e ora, che lui ti ama, che ricambia, che finalmente può realizzare i tuoi sogni, vieni da me con le false speranze di poter restare amici?" ma sul proprio volto un'espressione di dolore lo tradiva "ma non capisci che tutto questo mi distrugge?" gli occhi bruciavano "quando tu mentre lo guardi vedi tutto quello che io vedo in te?" aveva il cuore che gli batteva a mille.

"ho bisogno di te Todoroki" sfuggì in sussurro a Izuku.

"non è vero, credi di averne bisogno ma non è così" si sedette nuovamente.

"invece tu credi di fare la cosa giusta?" lo accusò Midoriya.

"per te, per te sto facendo la cosa giusta" alzò lo sguardo Shouto.

"no, tu credi, ma nella realtà sei un codardo" sputò acido.

"credi che abbia avuto scelta?" si portò la mano destra aperta sopra il petto "credi davvero che se avessi avuto una possibilità con te non avrei lottato?" e strinse la t-shirt che indossava in una presa ferrea.

"io sono qui per te!" gli urlò contro Izuku chiudendo gli occhi "cosa non riesci a cogliere di questo fatto?" aveva la gola secca.

Todoroki non fiatò.

Forse Midoriya provava qualcosa per lui, ma non avrebbe mai potuto dimenticare Katsuki.

"vattene" fu tutto ciò che riuscì a dire.

Izuku sgomento fece un passo indietro quasi colpito fisicamente da quelle parole.

"Katsuki si è confessato, ieri a notte fonda" disse guardandolo.

Todoroki si chiese perché, perché desiderava così ardentemente ferirlo? dopo tutto quello che gli aveva detto?

"e in quel momento una domanda mi assalì" avanzò di un passo.

"in un'altra vita, mi ameresti?" ripeté Midoriya la domanda che gli era stata posta dal presente.

Shouto alzò di scatto lo sguardo.

"nell'esatto momento in cui stava per baciarmi" sorrise Izuku guardando il soffitto con occhi lucidi.

"e sai, avevo atteso quel momento per anni, il giorno in cui Kacchan si sarebbe accorto che mi amava quanto io amavo lui" procedette "ma l'ho fermato, Todoroki".

Shouto lo vide tremare.

"perché nell'esatto momento in cui mi sono trovato tra le sue braccia" singhiozzò "non ho sentito nulla" deglutì "se non la tua domanda che mi fracassava il cranio" si passò la lingua tra le labbra secche e screpolate dal freddo.

Todoroki si alzò dal letto, nel dubbio di aver compreso l'intenzione del ragazzo e sperò, con ogni cellula del corpo, che non si sbagliasse, che non fosse un altro frustrante sogno.

"è stato comprensivo sai?" una lacrima gli solcò la guancia "non ha urlato" e l'asciugò con il gomito della giacca che indossava.

"Midoriya" Shouto avrebbe voluto farlo smettere, fargli capire che non vi era bisogno.

"io potrei amarti in un'altra vita, Todoroki, e nelle altre mille che varranno" e gli rispose.

Shouto aveva trattenuto il respiro, ma ora capiva che ciò a cui stava pensando non sarebbe mai divenuto realtà.

Perché vi era sempre un ma, sempre un percorso negativo in qualunque direzione.

"ma io ti voglio anche in questa" concluse.

Nelle stanze di Shouto tutto era statico, nulla sembrava essere vivo, neppure i presenti.

Todoroki aveva dimenticato come muoversi, mentre il suo cuore pompava quasi dovesse esplodergli in petto.

Non sapeva se credere alle sue parole, se diffidare, se morire in quell'esatto istante.

Ma tutto ciò che fece fu fiondarsi da lui, avvolgergli il viso con i palmi delle mani e baciarlo.

Sentiva in suo corpo aderire al suo come fossero il puzzle perfetto, le sue labbra schiudersi e lasciarsi assaporare, in un movimento di passione e insicurezza che gli aveva travolti come in un vortice.

Midoriya stringeva la maglietta di Todoroki, portandola contro di se per sentire il calore di colui che sapeva di volere.

Shouto si abbassò, senza mai interrompere il contatto delle loro labbra, giusto il minimo per sollevarlo e far in modo di poter avvolgere le sue braccia attorno al busto di Izuku, mentre l'altro le gambe attorno al suo.

Midoriya sorrise.

"non mi hai chiesto un appuntamento" disse Midoriya mentre la sua schiena venne fatta appoggiare contro il materasso del letto.

Shouto si arrestò, affannato e caldo in volto.

"hai ragione" realizzò, alzandosi da Izuku.

"non volevo ti fermassi" senza pensarci sfuggì a Midoriya, il quale si coprì un'istante dopo la bocca con le mani.

Shouto sorrise, porgendo la mano a Izuku, il quale accettò alzandosi.

"avremmo tempo per farlo, no?" gli chiese con voce roca avvicinando le labbra al suo orecchio.

Midoriya arrossì "certamente" balbettò.

Shouto aveva salutato Midoriya, il quale aveva il timore di far preoccupare la madre per la sua assenza, e si recò subito dopo in cucina, pronto a bollire dell'acqua per del the.

Seduto, sfogliando il giornale, in tavola vi era Enji Todoroki, il padre di Shouto.

"spero per te che sia solo un'avventura"


E da qui entra in gioco Endeavor.
Perché se credete che i casini siano terminati, vi sbagliate.
Mai na gioia.
Spero vi piaccia, ho cercato di dare il mio meglio, ma sono ancora abbastanza scettica sul risultato.
Al prossimo capitolo ♡

Se fosse per me // TODODEKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora