Capitolo 11

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"Midoriya" lo riportò alla realtà Todoroki.

Izuku scosse il capo.

"dobbiamo parlare" continuò.

Midoriya a quelle parole si sentì lo stomaco in subbuglio.

"dimmi" andò a sedersi sul filo del letto.

Shouto si sedette al suo fianco, intrecciando le dita in un pugno.

"non abbiamo mai parlato di un noi, se non come amici" fece.

"tuo padre non vorrebbe" abbassò il capo Izuku fissando il pavimento.

Todoroki sospirò "a me non importa ciò che vuole mio padre" gli alzò il capo, prendendogli il mento tra l'indice e il pollice, facendolo voltare verso di lui "importa ciò che vuoi tu" terminò.

Midoriya lo guardò come se sapesse che un giorno lo avrebbe perso mentre il labbro inferiore gli tremava.

"ho bisogno di te Shouto" era la prima volta che lo chiamava in quel modo "ma la tua vita è tutto un programma nel quale non rientro" rispose basso.

"allora sconvolgilo, Midoriya, io, ho bisogno che tu entri nella mia vita, ho bisogno che tu cambi il corso del mio destino, perché sei l'unico che può farlo" la sua voce era una supplica.

"se non riesco non ti vedrò mai più" deglutì sonoramente Izuku.

"Midoriya devi dirmi se vuoi provarci" gli accarezzò la guancia e Izuku andò incontro alla mano come fosse un gatto "sapendo sia possibile fallire".

"se mi stai chiedendo di lottare per te, Todoroki" lo guardò negli occhi "non dubitarne nemmeno per un secondo".

Shouto gli sorrise.

Midoriya si sporse verso di lui incerto, volendo provare qualcosa di nuovo, baciandolo.

Todoroki gli afferrò i fianchi, portandolo a sedersi sopra le proprie gambe.

Izuku non sapeva se baciando Bakugo, quella sera, avrebbe provato quella furia interna che lo sconvolgeva come in quel momento con Todoroki.

In quei momenti di affanno e passione Midoriya perdeva la testa, non riconosceva chi era, dove si trovava, quanti anni avesse, solo Todoroki, vi era solo lui in quella tempesta di emozioni.

Shouto introdusse le dita oltre i lembi della t-shirt bianca che Izuku indossava, accarezzando la pelle del ragazzo che teneva tra le dita ciocche di capelli bicolore.

"ragazzi" bussò la donna.

Midoriya scese da Todoroki in un lampo, mentre l'altro si alzò rigido come una statua con il volto in fiamme.

"entra pure mamma" disse Izuku metà tra un balbettio e uno squillo.

La donna entrò e osservò attentamente la scena con occhi sospettosi.

"vi ho portato il piumone, magari aveste freddo" sorrise infine porgendo la coperta al figlio "e Todoroki, spero ti senta a tuo agio, puoi venire a dormire qui tutte le volte che vuoi" disse sull'uscio della porta.

"grazie mille signora Midoriya, lo apprezzo" e con un sorriso la donna uscì.

I due si guardarono a lungo negli occhi, per scoppiare a ridere un secondo dopo.

Era calata la notte e i due si misero sotto le coperte.

Shouto aveva passato il proprio braccio attorno al busto di quello che era il suo ragazzo, stringendolo a sé.

Midoriya nel frattempo non riusciva a prendere sonno.

Si voltò stringendosi al petto di Todoroki.

"combatterai, più avanti?" gli chiese a bassa voce.

"suppongo di sì" rispose l'altro con gli occhi chiusi.

"e lo vuoi?" continuò.

"non posso fare altrimenti" aprì gli occhi.

Midoriya riteneva gli occhi di Todoroki meravigliosi, uno azzurro come l'oceano nel suo massimo splendore e l'altro grigio, come una giornata rilassante di pioggia.

"non voglio ti feriscano" ammise.

"pensi non sia all'altezza?" gli chiese l'altro sorridendo.

"affatto, ma non voglio vederti sporco di sangue altrui" nascose il volto nell'incavo del suo collo.

"non mi vedrai mai in quel modo" disse lui accarezzandogli la nuca.

Midoriya sentiva il profumo di Shouto, il quale era dolce e mascolino a tal punto da farlo addormentare.

Si chiese nel sonno, se era possibile amare una persona in quel modo, con la costante paura di poterlo perdere da un momento all'altro.

La mattina successiva entrambi si alzarono per andare a scuola.

Mentre Izuku si lavava i denti, Shouto si sarebbe fatto una doccia.

Quasi non svenne Midoriya vedendolo spogliarsi.
Arrossì violentemente e abbassò il capo in preda al panico.

"qualcosa non va?" chiese l'altro.

"no- ehm, vado a fare colazione, ti aspetto" e fuggì dal bagno come un codardo.

Gli animi si stavano scaldando troppo nel basso ventre di Izuku, doveva darsi una regolata.

La scuola sarebbe terminata tra tre giorni, esattamente quando la madre di Deku sarebbe dovuta andare in ospedale per una settimana.

Per le festività Deku non avrebbe fatto altro che mettere in forno una pizza surgelata e godersi qualche film a tema in televisione.

Non era poi così importante, sentirsi solo non era una novità per Midoriya.

Mentre percorreva il corridoio che portava alla sezione A, Todoroki gli teneva la mano.

Si era sempre chiesto se non fosse fonte di imbarazzo per gli altri, lui che era esile e di bassa statura, ma con Shouto era diverso, lui lo voleva, voleva che gli altri sapessero, non si vergogna di lui e la cosa rese Midoriya, un ragazzo di 17 anni, l'essere umano più felice sulla faccia della terra.

Entrarono in classe, sotto lo sguardo stupefatto e fiero di alcuni.

Uraraka stava quasi per urlare, appena Todoroki si era staccato da Izuku lasciandogli un bacio sulla guancia, per poi andare a sedersi al suo posto.

A fine lezioni Todoroki si trovò indeciso se salire o no sull'auto del padre, che sostava affianco al marciapiede di fronte alla scuola.

Aveva deciso di accompagnare Izuku a casa, ma non si aspettava quell'inconveniente.

"vai Todoroki, è l'opportunità per riparare le cose" gli disse Midoriya sorridendogli.

E come dirgli di no.

Lo salutò con un lesto bacio a stampo sulle labbra e salì in auto.

"potevi risparmiarti quel gesto" fece Enji con un'espressione disgustata in volto.

"mi dispiace, prossima volta userò la lingua" rispose l'altro sfacciato.

"non essere arrogante Shouto" mise in moto.

"dove andiamo?" chiese guardando dallo specchietto Midoriya che tornava solo a casa.

"a prepararti per il tuo primo incontro" e partì.

Il giorno in cui avrebbe combattuto, arrivò troppo in fretta.


Per la gioia di kurochu ( che ha chiesto :DD ) e di alcuni di voi, doppio aggiornamento.
Sinceramente a me piacerebbe pubblicare tutti i capitoli, ma poi non avrei i miei amati attimi di suspence ~
Al prossimo capitolo di domani ♡

Se fosse per me // TODODEKUWhere stories live. Discover now