18 || Pridem

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"Immagino di dover cominciare con Jenna," disse Tyler. "Non ti racconterò tutto quello che è successo tra me e lei, perché è una delle poche ultime cose che mi appartengono. Ma Jenna era una ragazza felice. Sorrideva sempre, ed era sicura di sé. Era naturalmente bellissima; anche quando si alzava, era una bellissima vista." sospirò. "Era carina, gentile con tutti."

"Wow," intervenne Josh. Sorrise. "La fai sembrare un angelo."

Lui fece una risatina. "Aveva i suoi difetti, ovviamente. Come tutti. Ma era come una luce nella mia vita. Quando morì... Quando la uccisi," la sua voce si interruppe un momento, e fece una pausa prima di continuare. "Non potevo vivere con me stesso. per poco non morii di nuovo, visto che divenni più spavaldo. Ma poi... incontrai la figlia di Mr. Gullible. Incontrai Penelope." la sua espressione non si riusciva a interpretare.

"Aspetta... Penelope è la figlia di Mr. Gullible?!" spalancò la bocca.

L'altro annuì. "Andiamo indietro un momento: Mr. Gullible si sposò con una donna, prima di suo marito. è lì che ebbe Penelope. Ma sua moglie lo lasciò, ed è allora che Mr Gullible sposò suo marito. A Penelope non piaceva il nuovo compagno di suo padre. A dire il vero, il marito di Mr. Gullible non era molto gentile. Screditava sempre Penelope per non avere un Gene. Fu allora che l'odio di Penelope per i Geni nacque. Uccise il marito di Gullible, e lo seppellì da qualche parte. Gullible non scoprì mai dove fu sepolto, perciò non fu in grado di riportarlo in vita.

"Penelope si immischiò in affari loschi. Si associò al capo degli affari, e finì per essere incinta. Il capo non rimase con lei a lungo, lasciando che se la fosse cavata da sola sia per lei che per il bambino che era in procinto di venire al mondo. Trovò rifugio nella casa di Gullible, dove partorì il bambino. E fu così che nacque Ruby." lo informò.

Anche questo fu un grande shock per il moro. "Aspetta, aspetta... stai cercando di dirmi che Ruby è la figlia di Penelope." 

L'uomo annuì ancora. "Quando Penelope scoprì che Ruby aveva il Gene Angelico, odiò istantaneamente sua figlia e si rifiutò di crescerla. Fu allora che Gullible prese Ruby sotto la sua ala protettiva. Penelope era, infatti, così arrabbiata che sua figlia aveva un Gene, mentre lei no, che lasciò la casa di Gullible. Si trasferì a New Americana, e cominciò a costruirsi una vita sua là.

"Fu allora che entrò a contatto con la scienza e si appassionò ad essa, e alla genealogia, in particolare. Aveva sentito della Clique, un gruppo di persone che avevano i Geni, tutte riunite in un posto. Penelope viaggiò fin là, e fu allora che la incontrai. Era passato solo un mese dalla morte di Jenna. Andammo a parlare, e Penelope mi convinse a unirmi ai suoi ideali. La simulazione prese posto, e cominciai a darle le persone che voleva. Inizialmente, le persone tornavano indietro dopo una settimana circa. Perché lei mi aveva detto che era solo per studiarle. Ma dopo alcuni mesi, il tempo che le persone ci mettevano per tornare indietro era cresciuto fino ad arrivare a diversi lunghi mesi. E poi smisero di tornare.

"Così andai a New Americana e mi confrontai con Penelope. Mi mostrò su cosa stava lavorando, e mi forzò a cooperare. Disse che avrebbe ucciso tutti i membri della Clique che aveva con sé, e quelli all'edificio dove essa era situata se non la avrei aiutata. Con così tante vite sulle mie spalle, decisi di lasciare che continuasse i suoi studi. Continuai a mandarle le persone che voleva." si fermò, all'improvviso. Josh aspettò pazientemente, e poi Tyler lo guardò.

"E poi arrivasti tu. E mi... Mi piacevi. Un bel po'. Eri così curioso, i tuoi occhi erano pieni di sorpresa quando scoprivi qualcosa di nuovo nella Clique. Quando Penelope disse che ti voleva, fui distrutti." ammise lui, le sue mani cominciavano a spostarsi contro le manette. "Non volevo mandarti là. Volevo che tu fossi rimasto, con me. Ma non avevo mai disobbedito alle richieste di Penelope prima di allora, visto che le vite delle persone erano tutte sulle mie spalle, così obbedì al suo piano. Ti portai attraverso gli Anelli, li passammo tutti. Mi fermavo, così potevo passare più tempo con te. Non volevo lasciarti andare."

Questa nuova informazione fu come un mattone addosso al moro, eppure fu come delle ali. L'emozione naturale negli occhi di Tyler, il modo in cui guardava con ammirazione al più basso, gli fece venir voglia di collassare tra le sue braccia.

"Quindi arrivammo là, e non potei resistere ancora vedendo che Penelope faceva esperimenti su di te. Così contattai il Castello, qui nelle Badlands. Gli diedi la posizione esatta dell'edificio, e gli dissi che tu eri la priorità principale da tirare fuori prima di tutti." Cominciò a giocherellare con il bordo del sottile lenzuolo che lo copriva. "Penelope scoprì che fui io a tradirla. Presi il tuo posto, negli esperimenti. Non penso che volesse davvero delle informazioni su di me, sai. Credo che volesse infliggermi questo come punizione. Come tortura."

La stanza cadde nel silenzio, e poi il castano sospirò profondamente. "Quindi ecco qui. Questa è la mia spiegazione."

Josh era seduto sulla sedia, l'informazione che lentamente veniva assimilata.

"Sono perdonato?" chiese dolcemente, speranzoso.

"Sì," mormorò. "Non posso restare arrabbiato con te solo quando stavi cercando di affrontare il problema. Probabilmente l'hai affrontato molto meglio di quanto io non avrei fatto."

Il più alto esalò un sospiro di sollievo. "Grazie," disse con entusiasmo. "Lo sai, in realtà ho solo flirtato con Blake perché così mi avrebbe dato dei voti più alti nella mia terapia. Così mi avrebbero messo prima nella missione. Non mi ha mai interessato."

Anche questo sorprese Josh. "Non lo ha fatto?"

Lui scosse la testa. "Sono interessato in qualcun altro," aggiunse tranquillo.

Lo sguardo del moro cadde sul pavimento. "Beh, dovrei andare." Si alzò in piedi. Indicò le manette. "Posso togliertele quelle."

"Sto bene," lo rassicurò. "Phil mi ha promesso che l'avrebbe fatto dopo."

"Va bene." Torse le sue dita insieme nervosamente. "Devo... Devo andare."

Lui annuì. "Grazie per avermi ascoltato."

Tutto quello che l'altro fece fu rispondere annuendo. "Uh, ciao, immagino." Si diresse verso la porta, e stava per uscire quando Tyler parlò.

"Josh?"

L'interpellato si girò su sé stesso, come si fosse aspettato che il castano avrebbe detto qualcosa con accesa speranza. "Sì?"

Gli sorrise. "Mi piace il marrone," disse, indicando i propri capelli, facendo riferimenti a quelli del moro.

La sua mano si sollevò fino a qualche ciocca sulla sua testa. "Oh. Grazie."

"Ma mi piace di più il rosso," aggiunse.

Lui fece una risatina. "Anche a me, se devo essere sincero." Dopo quello uscì, nessun'altra parola venne condivisa tra di loro.

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I'M SO PROUD OF YOU TWO HONESTLY.

SERUM 21 ✓ [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora