33 || Virginiti Et Unius

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Gli edifici erano grandi almeno quanto Josh se li ricordava. Infatti, New Americana non era cambiate per niente, sembrava solo che fosse diventata più affollata. Phil e Matty si guardarono intorno a loro con occhi spalancati. Non molte persone avevano le possibilità di visitare il Primo Anello, ed era considerato un'occasione molto importante se ce la facevi.

Onestamente, al rosso non piaceva questo posto (per ragioni abbastanza ovvie). Voleva distruggere la maggior parte della città, specialmente la sezione scientifica dell'Anello.

Dietro di lui, Tyler cominciò a essere sempre più teso mentre si avvicinavano agli edifici in cui era trattenuta la Clique. Le sue mani erano strette in un pugno, e la sua faccia era impallidita. Una goccia di sudore freddo era riuscita a scappare dalla sua fronte. 

Il ragazzo rallentò, lasciando che Matty e Phil lo sorpassassero. Poi aspettò che l'uomo rimanente nel gruppo riuscisse a raggiungerlo di fianco a lui, e poi allungò il braccio per prendere la mano del castano. Gentilmente aprì le dita dell'altro, e mormorò, "Andrà tutto bene."

La mano dell'uomo si avvolse intorno a quella del rosso. "Non puoi saperlo," disse in una voce piccola piccola. "Non andrà tutto bene."

"Sì, andrà tutto bene, Ty." disse lui con sicurezza. "Non cadrai di nuovo nelle sue mani. Non lascerò che succeda."

"Non è quello di cui ho paura."

"Allora di cosa?" insistette lui.

"Ho paura che lei prenderà te." Alzò lo sguardo verso gli occhi dell'altro.

La risposta fu scioccante per lui, che aveva smesso di camminare. Trascinò l'uomo più vicino a lui, allungando le mani fino alle guance del compagno. "Non succederà nulla. Andremo là dentro, combatteremo qualcuno, aspetteremo che arrivi Amber, e andremo a casa con la Clique." promise lui.

Il moro si avvicinò di più, così che le loro fronti si potessero toccare. "Io... Io devo dirt - "

"Tyler! Josh!"

Il più basso spinse via l'altro, girandosi verso Phil. Sembrava leggermente spaventato.

"è questo l'edificio?" chiese, e si girò. Dietro di lui c'era l'edificio che era davvero troppo familiare per il ragazzo. Era ancora alto, stravagante, e pericolosamente bellissimo.

Il castano lasciò andare il compagno, e si avvicinò all'infermiere. "è questo qui," confermò. La sua voce era tremolante. Tutti rimasero lì per un secondo, raccogliendo coraggio.

Il ragazzo dai capelli rossi, ricordandosi che il suo zaino non era vuoto, se lo tolse improvvisamente. "Phil," disse. "Mi serve che tu prenda questo."

Lui lo guardò. "Hmm?"

"Lily," spiegò. "Potrei dover combattere, e non voglio tenerla con me se mi si presentasse l'occasione di doverlo fare."

"Oh." Phil prese la borsa dell'altro con molta attenzione. Dal suo interno, Lilith fece le fusa, mentre stava dormendo. "Va bene."

"Non attaccarti troppo a lei," lo avvertì scherzosamente. "è la mia gatta."

"Non prometto nulla," sorrise lui. Ma il suo sorriso non rimase lì per molto, scomparendo dopo un secondo. "Alcune persone dovranno morire. Sei consapevole di questo, giusto? Possiamo salvare soltanto un certo numero di persone."

"Lo so," disse, con voce stanca. "Ma... Faremo quello che possiamo per tirare fuori tutti. Andiamo, stiamo sprecando tempo restando qui fuori."

"Qual è il piano?" chiese Matty. Sembrava nervoso.

"Andiamo lì dentro, ci nascondiamo da qualche parte finché Amber non arriva, e poi diamo qualche calcio nel culo agli scienziati." Il ragazzo controllò di avere nascoste delle lame tra i suoi strati di vestiti. "Pronti?"

SERUM 21 ✓ [TRADUZIONE]Where stories live. Discover now