Capitolo 27

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 Sento qualcuno che mi chiama in lontananza. Cerco di aprire gli occhi ma non ci riesco, mi sento stanca, voglio dormire. <<Will?>> Riconosco la voce di Logan.

Faccio uno sforzo e alzo le palpebre, anche perché l'odore del disinfettante mi dà la nausea.

<<Willow, finalmente ti sei svegliata.>> Cinguetta un'infermiera. Soltanto adesso noto che sono sdraiata su un lettino.

La testa mi gira leggermente, soltanto ora mi ricordo di essere svenuta dopo aver assimilato la notizia della scomparsa della mamma di Logan. Appunto mi giro subito verso di lui, ma il movimento brusco della testa mi fa vedere le stelle. Mi afferro la testa con le mani e strizzo forte gli occhi.

<<Will,>> sento Logan che mi si avvicina, <<non fare movimenti bruschi.>>

Beh, grazie ma non l'avevo notato! Penso sarcasticamente.

<<Logan>> sussurro. Ho paura di alzare un po' la voce, mi fa male praticamente tutto. <<Mi dispiace tantissimo per tua mamma.>> Lo guardo in viso, la carnagione scura è molto pallida, quasi malata. Gli occhi color cioccolato sono tristi e sofferenti.

<<Non preoccuparti.>> Mi sussurra a fior di labbra. Mi regala un bacio dolce, tenero e sdolcinato. Lentamente cerco di ricambiare, fortunatamente ci riesco.

Alla fine, quando si stacca da me abbiamo entrambi il respiro affannato.

<<Allora,>> l'infermiera che ancora è nella stanza girovaga di qua e di là, <<sembra che sia tutto apposto, non ci sono complicazioni fortunatamente. È meglio che in queste settimane stia al riposo, signorina.>>

Corrugo la fronte, non capisco cosa stia dicendo. Perché mai dovrei stare a riposo? Sono solamente svenuta, capita a tutti. In queste settimane sono stata molto stressata, con la notizia della morte della signora Maxwell evidentemente avrò raggiunto il livello massimo di stress e sono svenuta.

L'infermiera prima di uscire ci fa un sorriso, poi scappa via. La guardo per un attimo: è bassina, ma formosa. Ha i capelli corti rossi, gli occhi blu e delle labbra carnose. È davvero molto bella.

Sono sorpresa del fatto che non abbia fatto la radiografia a Logan. Se l'avesse fatto le sarei saltata addosso.

Ehi, da dove spunta tutta questa gelosia?

Non sono stata gelosa nemmeno nei confronti di Carter, e lui è davvero un ragazzo stupendo.

Guardo Logan, non capisco cosa stia succedendo. <<Logan, ma che voleva dire con la faccenda del riposo?>> Mi fissa negli occhi, sembra titubante.

<<Ecco...>> viene interrotto da suo fratello. Entra nella stanza e dice qualcosa nell'orecchio di Logan. Mi fissano entrambi. Simon prima di andare via mi rivolge un debole sorriso, poi scompare dalla stanza.

<<Logan...>>

Si china verso di me, <<dammi cinque minuti, ritorno subito.>> Poi scompare anche lui dalla stanza. Ora sono completamente sola.

Ma che succede?

La nausea ritorna all'attacco. Non resisto più, questo odore di ospedale mi sta uccidendo. Mi alzo dal letto e vado verso una porta, sperando che si tratti del bagno. Abbasso la maniglia e rilascio un sospiro di sollievo, si tratta proprio del bagno.

Faccio in tempo ad arrivare al lavandino, poi vomito. Non una, non due, ma per tre volte. Sento lo stomaco contrarsi, forse sto per vomitare ancora. I conati ci sono, ma dalla mia bocca non esce nulla. Lentamente mi alzo, mi asciugo la fronte, poi ne approfitto per guardarmi allo specchio. Ho il viso pallido, i capelli sembrano sporchi, anche se li ho lavati ieri sera. Gli occhi verdi sono spenti, non sono vivaci come al solito.

Gemo e apro il rubinetto dell'acqua, mi sciacquo la bocca e lentamente ritorno in camera.

Ma che cavolo mi succede?

Lentamente mi isso sul letto e mi stendo. Sento ancora lo stomaco un po' sottosopra.

Sono sudata come non mai.

La porta si apre, ma non alzo la testa per vedere di chi si tratta, non ho nemmeno la forza per respirare.

<<Will,>> Logan si precipita subito da me. <<Che succede?>>

Mugolo e lo guardo in viso, <<ho vomitato.>>

Lui chiude gli occhi, <<merda.>>

Gli tocco la mano con la mia, <<mi vuoi spiegare che cosa sta succedendo?>>

<<Ah, Willow.>> Si passa una mano tra i capelli folti. <<Sembra strano che debba dirtelo io.>>

Corrugo la fronte, <<non capisco, di cosa stai parlando?>>

Inizio a preoccuparmi sul serio. Forse sono malata, magari in fin di vita.

Gli occhi mi si riempiono di lacrime. Cerco di alzarmi dal letto, ma le forze mi vengono meno.

<<Shh, non sforzarti.>> Logan mi accarezza una guancia.

<<Inizi a preoccuparmi, devi dirmi cosa sta succedendo.>>

<<Okay,>> fa un respiro profondo e fissa i suoi occhi scuri nei miei. Ci fissiamo per parecchio tempo, Logan mi accarezza la guancia e continua a guardarmi intensamente. Il suo sguardo sembra dire fidati di me e io lo faccio. Senza pensarci un attimo: mi fido di lui.

<<Sei incinta, Willow.>> Dice all'improvviso.

Io resto di sale, quasi non respiro. Il silenzio cala su di noi, poi scoppio in una fragorosa risata. <<Mi stai prendendo per il culo?>> Ho le lacrime agli occhi a furia di ridere. Lui è impassibile, sembra quasi sconvolto dalla mia reazione.

<<Non ti sto prendendo in giro, poi dimmi perché dovrei dirti una cosa del genere se non fosse vero?>>

Beh, ha ragione!

Il sorriso mi muore sulle labbra, <<ma com'è successo?>>

Lui inarca un sopracciglio, come per dire ma dai, che domande fai?

<<Il medico dice che sei di due mesi circa.>>

Corrugo la fronte e faccio un rapido calcolo mentale. Ora siamo a inizio dicembre, questo significa che il bambino sia stato concepito verso ottobre.

Mi prendo la testa tra le mani, <<non posso crederci.>>

<<No, no. Willow, devi stare calma, non puoi agitarti.>>

Come non posso agitarmi dopo aver ricevuto questa notizia?

Una nuova vita sta crescendo dentro di me, una vita alla quale dovrò dare delle cure.

Sento gli occhi pizzicarmi, sto per piangere, e questa volta non per le risate.

<<Willow,>> il tono di Logan è serio, quasi mortale. <<Non devi stressarti, non devi agitarti.>>

<<Perché?>> Domando, quasi piangendo. Non voglio piangere, non posso. Non ne posso più di piangere. Sembro una bambina di sei anni che frigna per qualsiasi cosa.

<<Il bambino è in pericolo, troppo stress potrebbe causare un aborto.>>

Questo mi dà il colpo di grazia, scoppio a piangere a dirotto.

È troppo tardi #wattys2018Donde viven las historias. Descúbrelo ahora