O.S. ; Nico Di Angelo - Speciale 1k

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-Forza Bianca! Non essere così sfaticata, è soltanto una collina, non ti sto chiedendo di scavalcare l'Everest! Questa camminata è una bazzecola rispetto a tutto quello che dovrai affrontare..-
-Ah... allora io me ne torno subito a casa, grazie.- mi girai come per andarmene, ma non feci neppure in tempo a spostare i miei piedi, che una mano mi prese il polso e mi trascinò fino all'entrata di quello che lei chiamava "il campo".
Mentre Claire continuava a tirarmi per un braccio io mi guardavo intorno; la prima cosa che vidi fu un ragazzo con le gambe pelose intento a divorare una lattina: pensai fosse un bell'inizio. La ragazza si accorse che stavo guardando stranita quel.. ragazzo(?) -Lui è Grover, un satiro. Ed è molto importante qui per aver salvato Percy Jackson, il semidio più potente del campo, figlio di Poseidone. Vieni che te lo presento.-
Un po' titubante dissi un timido -okay..- e la seguii fino alla "Cabina 3", sempre se la mia dislessia non mi aveva ingannata.
Claire aprì la porta senza bussare, e si fermò subito, non facendomi vedere quello che stava succedendo all'interno. Dopo pochi secondi si spostò e fece entrare anche me.
Ciò che vidi fu un ragazzo dai capelli neri, che interpretai come il "famoso" Percy, che stava baciando appassionatamente una ragazza bionda girata di spalle, entrambi seduti su un letto. Non si accorsero di noi quindi Claire tossì per attirare la loro attenzione.
Percy alzò gli occhi e si allontanò dalla ragazza, la quale si girò e ci guardò infastidita per aver rovinato il loro momento.
-Claire! Tu non la smetterai mai di intervenire in momenti..ehm... scomodi, vero?- disse il ragazzo alzandosi dal letto.
Per un momento pensai che Claire si sarebbe intimidita e scusata, invece tirò fuori il suo lato peperino. Infatti con un sorrisone rispose -Esatto, Jackson. Ora taci che ti devo presentare una persona.- e con questo girò lo sguardo verso di me.
-Lei è Bianca, è appena arrivata al campo.-
Percy si avvicino a me e mi porse la mano, -Piacere, Percy.- lo guardai e timidamente gli strinsi la mano.
Claire mi presentò anche la ragazza, Annnabeth, e dopo mi portò a vedere le altre cabine.
Mentre mi mostrava la cabina di Zeus un ragazzo abbracciò Claire da dietro. I due iniziarono a parlare ed io mi guardai intorno un po' spaesata, non sapevo cosa fare. Mi soffermai a guardare un ragazzo, carnagione chiara e capelli molto scuri, tutto vestito di nero. Era seduto in un angolo da solo, sembrava pensieroso...
A riportarmi coi piedi per terra fu Claire, il ragazzo con cui stava parlando se n'era andato -Figlio di Ade. Te lo devo presentare?- mi girai verso di lei -Cosa? Ehm.. non lo so.-.
-Andiamo, lo stavi fissando! Vieni dai-
Non dissi nulla e la seguii.
-Nico, lei è Bianca, è appena arrivata al campo. Bianca, lui è Nico.- appena pronunciò il mio nome, il ragazzo diventò ancora più pallido di quanto non fosse già. Non sapevo cosa fare, pensai mi avesse vista mentre lo fissavo, quindi gli porsi la mano e aspettai.
Ma Nico si alzò, mi fulminò con lo sguardo e se ne andò.
-C-cosa ho sbagliato?-
-Oh Bianca tranquilla, lui è fatto così.. non ti preoccupare, tu non hai fatto nulla di male.-

Passarono due giorni ed io ancora non mi sapevo spiegare come Chirone riuscisse a tirare fuori il didietro da cavallo da una sedia a rotelle. Pensavo spesso a Nico, non capivo perchè fosse così scontroso; da quella volta non lo avevo più visto.
-Claire posso farti una domanda..?-
-Certo, dimmi.-
-Perchè Nico è così... scontroso?-
-Nico... diciamo che non ha un passato tutto.. rose e fiori. E tu, insomma, tu hai il nome di una persona a lui molto cara.. una del suo passato..- non capii bene perchè sembrava che Claire volesse evitare l'argomento, ma anuii.

I giorni passavano ed io stavo iniziando a conoscere meglio Percy, avevamo molte cose in comune.
Dopo tanto tempo rividi Nico, uscì dalla sua cabina e si rimise a sedere nel posto dove lo avevo visto la prima volta.
Smisi di guardarlo appena spostò il suo sguardo su di me. I suoi occhi neri erano come un pozzo infinito, in cui avevo paura di cadere. Sentivo il suo sguardo su di me e speravo solo che si girasse e mi ignorasse ma Nico si alzò e venne da me.
-Sentiamo, che c'è?- chiese con tono acido.
-N-niente i-io..- iniziai a balbettare, così lui sbuffò e se ne andò.
Non riuscivo a capire cosa avesse quel ragazzo.. avevo capito che il mio nome era come quello di una ragazza "del suo passato" ma io non gli avevo fatto niente! Cercai di non pensare a lui e di evitarlo, ma ogni volta che lo vedevo non riuscivo a non fissarlo..

Cose da fangirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora