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Jimin

-devi fare una cosa per me – sentivo le sue labbra muoversi contro il mio collo, il calore del suo respiro contro la mia pelle nuda

-cosa? – mi avvicinai a lui ancora di più aggrappandomi alle sue spalle, e mi morsi il labbro

-Non lasciarmi – a sentire quelle parole il mio cuore perse un battito e accelerò la sua corsa, dio no che non ti lascerò mai, non l'ho mai fatto e mai lo farò. Mi ritrovai ad annuire e lo strinsi a me, le mie braccia allacciate intorno al suo collo, la sua testa contro il mio petto, in quel momento mi sembrava di avere lì vicino a me tutto quello di cui avevo bisogno. Gli presi il volto tra le mani e lo sollevai fino a far incontrare i nostri occhi, rimasi a guardarlo in silenzio per un attimo che parve infinto e poi mosso da quella voglia incontrollabile di lui posai le mie labbra contro le sue. La sua bocca divorava famelica la mia, le sue mani si muovevano esperte sul mio corpo, quelle grandi mani calde, erano così diverse da quelle di Yoongi spesso fredde. Le sue dita affusolate mi accarezzavano la pelle mentre i brividi mi percorrevano la spina dorsale

-credo tu mi debba qualcosa- sussurrai sulle sue labbra schiuse, che si piegarono in un ghigno malizioso

-tu dici? – annuii, facendo scorrere una mia mano tra i suoi capelli portandogli indietro la frangia, era così dannatamente bello, il mio cervello andava in tilt ogni volta che lo guardavo, aveva la testa leggermente reclinata, gli occhi socchiusi che mi fissavano, mi sentivo nudo sotto il suo sguardo, la bocca schiusa terribilmente provocante, lo spinsi facendolo sdraiare sul materasso e incominciai a lasciargli una scia di baci partendo dalla mascella, scendendo sulla clavicola e sempre più giù, mi ritornò in mente quello che era successo quella sera in bagno e come la paura di essere scoperti avesse reso tutto ancora più eccitante. Sentii il suo corpo spostarsi da sotto il mio e scivolare via, si inginocchiò davanti a me, mi prese il volto con un mano e mi fece inclinare la testa prima da un lato e poi dall'altro

-come li odio- sussurrò con voce roca fissando le macchie violacee lasciate da Yoongi. mi dispiaceva che lui ci stesse male, ma d'altronde Yoongi era ancora il mi ragazzo.

-smettila – dissi cercando di baciarlo, lui scansò la testa e iniziò a baciarmi il collo, dal lato opposto rispetto a quello dove Yoongi mi aveva lasciato i suoi segni, mentre mi spingeva con delicatezza contro il materasso –Tae – sussurrai mentre la sua lingua scivolava lungo la mia giugulare. Avevo bisogno di lui e come se lui sentisse i miei pensieri infilò il suo corpo tra le mie gambe, mi sembrava di impazzire quando stavo con lui, perdevo totalmente il controllo. Mi riempì il corpo di baci sentivo la sua bocca ovunque, la sua lingua che avvolgeva le parti più sensibili del mio corpo, affondando le mani tra i suoi capelli mugolavo il suo nome, sapeva esattamente come e dove toccarmi, era come se fossimo sempre stati insieme. Era questo quello di cui avevo bisogno, avevo bisogno che i nostri corpi si fondessero fino a non capire più dove finissi io e iniziasse lui, avevo bisogno che i nostri cuori battessero all'unisono, avevo bisogno che i nostri respiri parlassero al nostro posto, avevo bisogno che lui capisse che gli appartenevo. Speravo che ormai lo avesse capito.

Taehyung se ne stava sdraiato a letto, le braccia piegate dietro la testa, il volto rilassato un sorriso sul volto.

-togliti quell'aria compiaciuta dalla faccia- gli dissi prendendo il cuscino e buttandoglielo in faccia, se ne liberò subito e la sua mano afferrò il mio polso. Mi stupii di come solo quel contatto fece fremere ogni cellula del mio corpo. dovevo allontanarmi da lui, stare così vicini nello stesso letto non avrebbe portato a nulla di buono. I suoi occhi erano fissi nei miei e mi sentii mancare l'aria, deglutii a vuoto e dopo quella che mi parve un'eternità riuscii a parlare

First LoveWhere stories live. Discover now