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Non avevo mai provato un sentimento così forte per una persona. L'amore... Non è certo fatto per me, lo so, ma quando si riesce a capirlo nel profondo sentendolo così prevalente nel nostro essere è davvero una sensazione unica in tutta un'esistenza. La mia.

Giro freneticamente l'elastico nero per capelli che tengo stretto al polso destro. Faccio un respiro profondo cercando di ricollegare mentalmente tutti gli avvenimenti da questo pomeriggio fino ad adesso, ma proprio non riesco perchè l'unico pensiero fisso è...

"Eccomi!" Esclama Aiden sorridendo con i fatidici bicchieri di Starbucks.

Arriva con passo svelto al tavolo,dove sono seduta io, e appoggia i bicchieri uno davanti all'altro.

"Eccoti." Ripeto ricambiando il sorriso.

Stacco improvvisamente il contatto, abbassando lo sguardo verso il bicchiere gelido che tengo stretto con una mano. Sto in silenzio osservando bene il mio frappuccino e rimango stupita.

<<"Sì, grazie. Io un latte alla nocciola medio con un donut al cioccolato, mentre lei un frappuccino al cioccolato medio con extra caffè.">>

Mi sembra tutto un flashback.

"Te ne sei ricordato?" Alzo lo sguardo verso Aiden e indico le nostre bevande.

Sorride. Io potrei morire in questo preciso momento.

"Ovvio, dato che tu sei l'unica tra noi due che beve caffè." Cerca di metterla ironicamente e, appunto, ridacchio, mettendomi una mano sul volto.

"Io non ho ancora capito come mai disprezzi il caffè, è così... buono e amaro!"

Aiden assume un'espressione alquanto buffa. "Fai meglio a bere e a non parlare di questo argomento se vuoi risparmiare le mie espressioni facciali."

Sorseggio il frappuccino tentando di non scoppiare a ridere.

"Sì sì, ridi, ridi che quando meno te lo aspetterai avrò in pugno la mia vendetta."

Scuoto la testa sbattendomi una mano sulla fronte. "Certo e quale vendetta vorrai compiere contro di me?"

Silenzio, sembra che ci stia pensando.

All'improvviso Aiden si sporge verso di me e il mio frappuccino, allunga una mano verso la mia e fa intrecciare le nostre dita. Tutto in pochi, ma fatali, secondi.

Il mio cuore accelera di quattro battiti cardiaci.

Prendo un respiro profondo e mi mordo l'interno della guancia.

"Venerdì è il mio compleanno e vorrei che tu ci fossi alla sera per la festa per i miei diciotto 'problemi esistenziali' che tutti chiamano 'anni'."  è come se il suo sguardo così magnetico stesse eliminando in poche mosse i pochi neuroni che mi restano nel cervello quando sono con lui.

"E questa dovrebbe essere una vendetta?"

"In parte" afferma, alzando un sopracciglio scuro. "dato che in realtà saresti come... obbligata." Abbozza un sorriso sospetto.

Sorrido lentamente. "Accetto volentieri la vendetta."




N/A
I'M BACK!
Eccomi qui, ragazze, con un nuovo e zuccheroso capitolo♡ spero tanto che vi sia piaciuto
Come al solito se volete commentate!
Alla prossima!

foolWhere stories live. Discover now