Capitolo 1: mai vivere la vita degli altri.

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In fondo, la passione sprona a migliorarsi, no? Non in questo caso. Jason capiva che il gioco del calcio fosse proprio in un altro pianeta rispetto al suo, ma cosa avrebbe dovuto fare, lasciare tutto e seguire la sua vera "vocazione", ossia il canto? "Le arti sono cose per froci repressi", questo era il motto di molti ragazzi della Bolton. Proprio queste parole risuonavano nella mente del ragazzo, quasi fossero un mantra, inducendolo a fare la cosa più "virile" che ci fosse per avere l'accettazione della gente:giocare a calcio.Che si trattasse di una partita o di un semplice allenamento, con il pallone Jason dava veramente il peggio di sè. Una volta riuscì addirittura a prendere palla all'avversario, ma rimase paralizzato all'idea della mossa successiva."Dovrei correre?", "Forse è meglio che la passi...", "E se poi sbagliassi e la dessi agli avversari?"Il sudore bagnava la sua fronte e i capelli di un biondo paragonabile all'oro. Le urla dei compagni di squadra, i quali lo incitavano a passarla, erano inutili e, mentre Jason si poneva tutte quelle domande, gli avversari recuperarono prontamente la palla, segnando il gol della vittoria.

Finita la lezione, gli studenti erano tutti trepidanti in vista di una partita molto importante che si sarebbe disputata a breve.Tutti tranne... Miley. A volte sembrava che quella ragazza fosse uno di quei pesci che nuotano contro corrente, quasi nata per fare i conti solo con se stessa, senza aver bisogno di seguire nessun altro. La sua forza era anche la sua debolezza: era evidente che una persona come lei avesse difficoltà a socializzare, sempre intenta ad evitare tutti, nascondendo il viso con i suoi lunghi capelli rossi.In due anni riuscì ad avere una sola amica stretta, ossia Kaylee, la quale cercava sempre di spronarla ad uscire dalla sua "comfort zone" e socializzare.

Kaylee:"quale occasione migliore della partita più importante del campionato per fare amicizia? Ci saranno TUTTI, sono così elettrizzata!"

Miley:"non saprei, non mi interessa il calcio e, sinceramente, neanche socializzare mi fa impazzire.."

Kaylee:"credo che la pensione sia il posto adatto a te; ti ci vedo a lavorare a maglia e scambiare le pillole del mattino con quelle della sera..."

Miley:"E VA BENE, se ci tieni tanto mi sorbirò queste 2 ore di tortura."

Kaylee:"così si fa, adesso sembri una di quelle zie fighe che chiami quando fai qualche cazzata e ti copre con i tuoi genitori!"

Miley *sorride*:"(lo prenderò per un complimento...)"

Benchè fossero nella stessa classe, Kaylee aveva molti più amici di lei, era una sorta di calamita sociale, in particolar modo per i ragazzi, attratti dal suo fisico slanciato e formoso nei punti giusti, forse anche per merito della danza.Si potrebbe dire che quelle due fossero il sole e la luna, l'acqua e il fuoco, insomma... completamente opposte. Apparentemente sicura di sè, Kaylee trovava la sua forza nella compagnia degli altri, quasi come se la sua peggior nemica fosse proprio se stessa, per questo in fondo ammirava Miley.Gli amici di Kaylee erano Caleb, ragazzo alto e magro, il quale faceva danza come attività extrascolastica insieme a lei, Xavier, ragazzo pigro e scansafatiche dal ciuffo sproporzionato , e Tyler, senza peli sulla lingua, il classico buffone che deride un po' tutti e gode delle sventure altrui. La partita ebbe inizio e, come previsto, Jason fece un disastro dietro l'altro, suscitando l'ilarità di tutti gli studenti. Era impossibile non notarlo, alto e impacciato com'era.

Tyler:"è inciampato sulla palla!!! Vi prego, qualcuno mi dica che ha filmato la scena, ne farò uscire la parodia migliore del mondo!"

Xavier:"ma perchè è ancora in campo?Cosa sta aspettando il coach per farlo uscire?"

Caleb:"Jason è un ragazzo molto insicuro e non credo sia realmente interessato a questo sport, c'è qualcosa che non quadra..."

Il discorso di Caleb aveva incuriosito Miley, che si chiedeva perchè Jason stesse facendo qualcosa per cui non provava assolutamente alcun piacere. Come previsto, la partità finì con esito molto negativo per la squadra della Bolton, e i malumori del coach (che lo prese in disparte per parlargli) si riversarono su Jason.Nel frattempo Miley era in cerca di un bagno ma, non essendo mai stata lì (dopo due anni nella Bolton, esattamente), finì per perdersi, quando fu attirata da una voce, qualcuno stava canticchiando qualcosa...Era Jason il quale, dopo la ramanzina del coach, era rimasto solo negli spogliatoi e, mentre faceva la doccia, aveva deciso di fare ciò che più gli piaceva.La voce di Jason colpì Miley: era decisa ma al tempo stesso sembrava accarezzare l'orecchio quasi come velluto sulla pelle, una sensazione difficile da spiegare. Quel ragazzo la aveva affascinata ed era ufficialmente entrato nei suoi pensieri.


Il primo capitolo è finito, spero vi piaccia! Benchè sarò io a pubblicarli, non sono l'unico che si occupa di questa storia, ringrazio AnnabellaOrientale per l'aiuto. Cosa ne pensate dei personaggi? E come si metteranno le cose tra Miley e Jason? E le loro passioni? Continuate a seguirci!

Haccyl: How Art Can Change Your LifeWhere stories live. Discover now